| Chemistry 
        in English: un progetto di insegnamento della chimica in inglese Lesperienza che presento è iniziata nellanno 
        scolastico 1998/1999 ed è stata sviluppata nellambito delle iniziative 
        del Progetto Lingue 2000 con lobiettivo di potenziare lapprendimento 
        della lingua straniera tramite lapprendimento di unaltra materia, 
        nel caso specifico della chimica1. Due circostanze in particolare hanno favorito 
        la realizzazione di questa esperienza:  a) la richiesta da parte 
        della mia collega di chimica di concordare delle attività per ripassare 
        alcuni contenuti e guidare gli studenti a comprendere il testo di facili 
        problemi attraverso luso della lingua inglese; la sua richiesta 
        era accompagnata dalla disponibilità di materiali specifici per condurre 
        queste attività (un testo di chimica in edizione americana, testi di problemi 
        di chimica in inglese, ecc.). Il possesso di una buona competenza della 
        lingua inglese da parte della mia collega ci ha convinto sin dallinizio 
        a condurre queste attività in L2 e in compresenza;  b) la mia partecipazione 
        a un seminario di informazione su un progetto europeo per promuovere il 
        plurilinguismo attraverso lintroduzione dellapprendimento 
        integrato di contenuti disciplinari e lingua.  Questo progetto denominato 
        TIE-CLIL (Trans- language in Europe - Content and Language Integrated 
        Learning) ha lobiettivo di realizzare materiali e programmi 
        di formazione iniziale e in servizio fondati sulle conoscenze ed esperienze 
        esistenti in questo settore e di approfondirne alcuni aspetti legati alla 
        teoria e alla pratica. Lidea di fondo del TIE-CLIL mette in risalto 
        come la possibilità di utilizzare attivamente la L2 per apprendere possa 
        rappresentare un potenziamento per lacquisizione formale della lingua 
        stessa 2.I progetti documentati nellambito 
        del TIE-CLIL sono serviti quindi da stimolo e da punto di riferimento 
        per lavvio di questa esperienza che è caratterizzata dal fatto che 
        per un periodo di tempo stabilito (20-25 ore in un anno scolastico), sono 
        previste attività di insegnamento da parte del docente di materia utilizzando 
        la L2, mentre il docente di L2 ha un ruolo di supporto.
 Tutte le attività realizzate in classe 
        vengono infatti programmate insieme dal docente di L2 e di materia e sono 
        previste diverse ore di compresenza.
 Segue una scheda informativa sul progetto 
        con la descrizione delle prime due fasi realizzate e una scheda di descrizione 
        dellattività di laboratorio presentata nel video.
 
        
          
             
              | Scheda informativa sul Progetto "Chemistry 
                  in english" LInsegnamento 
                  della chimica in inglese3 |   
              | CONTENUTO | Chimica |   
              | LINGUA | Inglese |   
              | SCUOLA | Istituto Tecnico Industriale Statale "A. Volta", 
                Lodi |   
              | DURATA | Biennale (a.s. 1998/1999; 1999/2000) |   
              | CLASSE | La stessa classe nei due anni (terza: 17 alunni; 
                quarta: 14 alunni) dellIndirizzo scientifico tecnologico |   
              | DOCENTI | Paola Marelli (docente di chimica); Luciana Pedrazzini 
                (docente di inglese) |   
              | ORARIO CURRICOLARE | Chimica: 2 ore laboratorio, 1 ora teoria; Inglese 
                : 3 ore |  
 Maria Pavesi, Daniela Bertocchi, 
        Marie Hofmannova, Monika Kazianka, Introducing CLIL Content and Language 
        Integrated Learning. A guide for teachers and schools to use foreign languages 
        in content teaching , edited in five languages by Gisella Langé - 
        TIE-CLIL project, MPI Direzione Regionale Lombardia, Milano, 2001 Luciana PedrazziniDocente di inglese presso lIstituto 
        Tecnico Industriale "A. Volta" di Lodi e formatrice di lingua 
        inglese.
 Note:1 Le iniziative che possono essere finanziate con i fondi del 
        Progetto Lingue 2000 sono indicate dalle circolari ministeriali 197/1999 
        e 195/2000. In particolare per listruzione tecnica e la scuola media 
        sono previsti corsi extracurricolari (durata massima di 20 ore annuali) 
        per il potenziamento dellapprendimento della L2, tramite luso 
        veicolare della lingua per discipline non linguistiche.
 2 Il progetto TIE-CLIL, avviato nel 1998, è coordinato dallispettrice 
        Gisella Langé del MPI, Direzione Regionale per la Lombardia, in collaborazione 
        con lIRRSAE Lombardia, università e istituzioni di sette paesi europei. 
        Finora sono stati prodotti i seguenti testi e materiali di riferimento:
 a) D. Marsh e G. Langé (a cura di ) (2000), Apprendimento integrato di 
        lingua e contenuti: proposte di realizzazione, Ministero Pubblica Istruzione/ 
        Direzione Regionale per la Lombardia (testo base per il programma di formazione 
        fondato su una ricerca);
 b) Una guida per genitori in dieci lingue: Usare le lingue per apprendere 
        e apprendere ad usare le lingue. Unintroduzione al CLIL per genitori 
        e giovani;
 c) Un foglio notizie pubblicato una volta allanno;
 d) Cinque moduli di formazione per docenti;
 e) G. Langé (a cura di), Insegnare in una lingua starniera. Guida per 
        gli insegnanti e le scuole alluso delle lingue starniere nellinsegnamento 
        delle discipline, M.P.I., Direzione Generale della Lombardia , Milano 
        (in corso di stampa)
 Attività, materiali e ulteriori informazioni sul progetto TIE- CLIL sono 
        reperibili sul sito in cinque lingue: www.tieclil.org
 3 I contenuti di questa tabella sono stati discussi ed 
        elaborati con Paola Marelli, docente di chimica e collega nel progetto.
   
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