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Glassway
Le stanze del vetro

Museo Archeologico Regionale - Aosta
14 Giugno 2002 - 27 Ottobre 2002
MOSTRA CHIUSA

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La mostra è una vasta esposizione dedicata alla storia del vetro attraverso 400 opere che spazia dall’antichità sino alle nuove applicazioni tecnologiche nell’ambito di una rassegna dove il vetro è elemento guida di un itinerario trasversale nel tempo e nello spazio, che permette l'avvicinamento alle varie culture che nei secoli hanno interpretato e utilizzato tale materiale.
Tale progetto espositivo - ideato e coordinato dall’artista Giuliana Cunéaz e curato da una équipe interdisciplinare di specialisti formata da Rosanna Mollo e Patrizia Framarin per l’archeologia, Rosa Barovier per la produzione vetraria dal XVI al XX secolo, Maurizio Sciaccaluga per l’arte contemporanea - intende offrire al grande pubblico l’opportunità di riunire rarità e capolavori dell’arte vetraria, presentati insieme per la prima volta in questa occasione ad Aosta, per compiere uno straordinario viaggio nel tempo e, in parallelo, per approfondire alcune tematiche delineatesi nel corso dei secoli. Tra i grandi autori del vetro si segnalano Carlo Scarpa, Alfredo Barbini, Alvar Aalto, Flavio Poli, Stanislav Libensky e Jaroslava Brychtovà, Dale Chihuly, Yoichi Ohira, Richard Meitner, Fulvio Bianconi, Napoleone Martinuzzi, Bertil Vallien, Lino Tagliapietra, Gaetano Pesce e Ettore Sottsass. Nell’ambito dell’arte contemporanea sono presenti con specifici lavori in vetro Arman, Joseph Beuys, Louise Bourgeois, Nam Jun Paik, Daniel Spoerri, Wim Delvoye, Jaume Plensa, Chen Zhen, Giò Pomodoro e Gilberto Zorio.
Il progetto si sviluppa intorno alla preziosa e significativa collezione di vetri romani rinvenuti negli scavi delle necropoli della Valle d’Aosta e conservati nel Museo Archeologico Regionale di Aosta. A tale nucleo si aggiungono due pregevoli vetrate istoriate recentemente restaurate, provenienti dalla Cattedrale del capoluogo valdostano.
Le opere della mostra provengono da importanti collezioni private e pubbliche italiane ed estere di vetro antico, moderno e contemporaneo, come il Castello Sforzesco di Milano, il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia), il Museo del Vetro di Altare (Savona), la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, il Museo Archeologico Nazionale di Adria (Rovigo), il Kunstmuseum di Düsseldorf, il Museo Archeologico di Colonia, il Museo Archeologico di Barcellona, il Museo Archeologico di Spalato.
Le opere interagiscono tra loro in un itinerario assai articolato costituito da 10 Stanze tematiche, veri e propri ambienti nei quali sono evidenziati argomenti e suggestioni fra i motivi ispiratori alla base della creazione di oggetti in vetro, che consentono al pubblico un’ampia libertà di movimento nel percorso di visita e possibilità di lettura innovative e sorprendenti. Simbolo e mito, natura e vita quotidiana e molti altri temi si alternano in un percorso che si snoda dalla Stanza dell’Acqua alla Stanza della Natura, dalla Stanza del Gioco alla Stanza della Geometria, dalla Stanza del Frammento alla Stanza dell'Oriente, dalla Stanza del Corpo alla Stanza del Sacro e del Profano, dalla Stanza del Quotidiano alla Stanza del Fantastico. “Ripercorrere il sistema delle immagini circolanti nel mondo delle creazioni in vetro” - spiega Giuliana Cunéaz - “ha significato confrontarsi su assi immaginativi comuni a tutte le epoche e a tutti i luoghi”.
La mostra è completata dalla Sezione Tecnica e Materiali, a cura di Anna Geotti, che ripercorre le varie fasi di lavorazione del vetro dalle materie prime ai prodotti tecnologici vitrei dell'ultima generazione ed esamina la relazione tra il vetro e l’ecologia.



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