La storia dei famosi liquori Saint Roch della Valle d’Aosta si intreccia con quella della famiglia Levi. Alla fine dell’800 Guglielmo e Angelo Levi, discendenti di una stirpe di famosi “grapat” di Campodolcino, fondavano ad Aosta la distilleria omonima, la più antica della Valle.
Ma chi erano i grapat?
Questi umili ma sapienti artigiani erano specialisti della distillazione che, in inverno, scendevano dai monti per scegliere le migliori vinacce.
Stabilitosi ad Aosta, Guglielmo produsse una grappa unica: la grappa Sant’Orso, come il santo più celebre della regione, ma anche come il nome del borgo antico, nel centro di Aosta, dove sorgeva la sua distilleria.
Passano gli anni e, nel 1968, Natalina Levi, l’ultima figlia di Guglielmo, fonda insieme al marito le Distillerie Saint-Roch. L’azienda, oramai ingrandita, si sposta a Quart, alle porte di Aosta: le mura medievali dell'antica distilleria lasciano il posto a modernità e tecnologia, da cui continuano a nascere i sapori tipici dei liquori valdostani e il nuovo idromele Pic du Vol.
Nel dialetto di molte popolazioni delle Alpi Occidentali «genepy»è il nome, di probabile origine celtica, che comprende cinque specie aromatiche della famiglia delle Compositae. L’Artemisia Glacialis è una di queste rare piante localizzate in aree alpine, sopra i 2000 metri di quota su terreni morenici. Da sempre i pastori delle alte vallate valdostane le attribuiscono doti medicinali.
L’Artemisia Umbelliformis Lam, insieme all’artemisia Glacialis, viene utilizzata per produrre Genepy St Roch e Artemisia St.Roch, liquori originali e pluripremiati delle Distillerie St.Roch della Valle d’Aosta.
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