Gentili lettori, dopo una pausa di qualche mese, dovuta ai tempi di espletamento delle procedure d’appalto per la stampa della nostra rivista, siamo lieti di riprendere la pubblicazione, offrendovi qualche novità: un potenziamento dell’offerta informativa con la previsione di pubblicare alcuni numeri o inserti tematici, dedicati di volta in volta ad argomenti di attualità; un rafforzamento del rapporto con voi lettori attraverso l’aggiornamento del sito che prevede la predisposizione di uno spazio per commenti, suggerimenti e richieste. In ultimo il calendario, che sarà disponibile a fine anno, si presenterà con una nuova veste grafica.
Insomma, intendiamo innovare per i prossimi anni la comunicazione ed il contatto con tutti voi, affezionati e appassionati lettori di Environnement, con l’obiettivo di mantenere alto il vostro interesse e di stimolarlo in nuovi lettori.
Riprendiamo dunque, con questo numero, il percorso attraverso le Comunità Montane, iniziato da ovest con la Valdigne, per approfondire tutti quegli aspetti rilevanti in tema di ambiente, di uso del territorio e delle sue risorse, per illustrarne le strategie di gestione adottate a livello locale portando alla luce punti di forza e fattori di criticità.
Come detto nel numero precedente, per il lancio di questo cammino, l’obiettivo è di offrire spunti di riflessione, immagini da ricomporre in un quadro che sarà il frutto per ognuno di noi di un personale esercizio di pianificazione. Affinchè con un maggiore coinvolgimento, ognuno di noi si senta più partecipe nella definizione di obiettivi e strategie di sviluppo della nostra regione.
Questo numero, dedicato alla Comunità Montana Grand Paradis, apre con un articolo sul Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo parco ad essere stato istituito in Italia, offrendo una panoramica sulle attività di ricerca in campo naturalistico svolte dall’ente.
La natura è certamente uno degli elementi caratterizzanti questa comunità montana: altri scorci di elevato interesse naturalistico vengono pertanto descritti nel numero, così come viene trattato il ritorno del lupo in Valle d’Aosta, attraverso un recente progetto didattico in cui sono descritte le peculiarità di questo animale.
Tra i punti forti nella gestione e valorizzazione di questo territorio abbiamo inoltre messo in evidenza il recupero del castello di Aymavilles, le attività legate alla viticoltura, le certificazioni ambientali ottenute dai Comuni di Rhêmes-Saint-Georges e di Saint-Pierre, la Carta Qualità per i rifugi, il progetto sperimentale “Turismo per tutti” perché il territorio possa essere vissuto anche da persone con particolari necessità.
L’itinerario non trascura la tradizione e la storia, attraverso un ripercorrere la realtà dell’attività estrattiva delle miniere di Cogne e la proposta di un percorso escursionistico di grande interesse, che porta con sé anche una valenza storico-culturale, la processione di San Besso, una tradizione che si rinnova ancora con una forte partecipazione delle comunità interessate.
Buona lettura.