Trasporti e turismo in Valle d’Aosta: un convegno a Saint-Vincent
“Opportunità e sinergie tra sistema dei trasporti e turismo in Valle d’Aosta” questo il tema del convegno che si è svolto il 14 dicembre scorso al Centro congressi del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent ed organizzato dal Dipartimento regionale Trasporti e Infrastrutture sportive dell’Assessorato regionale al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti. I lavori, aperti dall’assessore Ennio Pastoret, coordinati dall’ing. Antonio Pollano che dirige il Dipartimento Trasporti, sono proseguiti con gli interventi di relatori italiani ed esteri dedicati ai principali settori del trasporto in montagna e nell’arco alpino.
“Il modo di fare turismo – ha spiegato l’assessore Pastoret – è cambiato e oggi le destinazioni più favorite sono quelle che possono assicurare migliori collegamenti garantendo tempi brevi per gli spostamenti, più sicurezza, costi più bassi, maggiore qualità e comfort di viaggio. Si comprende dunque come le due tematiche, turismo e trasporti, siano strettamene legate e da qui l’idea di dedicare una giornata di confronto e analisi tra esperti con esperienze nei diversi settori a livello europeo. L’obiettivo di questo incontro non è quello di fare teoria o difendere dogmi, ma di interrogarsi sui sistemi di trasporto efficaci e adatti alle esigenze diverse di tutti i cittadini e non solo di alcune fasce per offrire a tutti una valida alternativa all’auto, per dare autonomia di viaggio e comfort anche durante il tempo libero o le vacanze. È utile capire - aggiunge Pastoret - come il turista si muove, come arriva in Valle d’Aosta, per adottare scelte e favorire una mobilità che, da un lato sia appetibile e conveniente per chi sceglie la nostra regione per le vacanze e d’altro lato per avere mezzi di trasporto moderni e compatibili con un ambiente così delicato come quello di montagna. Allò Bus, le navette Ski-bus, i nuovi bus urbani a metano: sono tappe significative che abbiamo messo in campo per convincere i cittadini a lasciare l’auto in garage non solo nell’uso quotidiano, ma anche nel tempo libero” .
Il convegno è stato suddiviso per sezioni tematiche per toccare vari aspetti quali le modalità di viaggio del turista verso la Valle d’Aosta; il trasporto aereo con i futuri scenari in Valle d’Aosta e con un’analisi delle potenzialità di traffico dell’aeroporto regionale “Corrado Gex” di Saint-Christophe; le ferrovie e le prospettive di sviluppo del settore ferroviario in Valle d’Aosta, con l’ipotesi di prolungamento della ferrovia fino a Courmayeur e con un esempio di linea ferroviaria alpina in Süd-Tirol, la Merano-Malles; le iniziative integrate per la mobilità del turismo in montagna con l’analisi di alcuni esempi nell’arco alpino, dalla Valle d’Aosta all’area bellunese; l’analisi delle opportunità colte con i progetti Interreg, gli impianti a fune con un intervento dedicato alle funivie del Monte Bianco, e il secondo al collegamento tra le valli valdostane del Monte Rosa e la Valsesia.
Nel corso dei lavori tra le iniziative integrate per la mobilità del turismo in montagna, l’ingegner Sandro Pressendo del Consorzio S.I.T. Vallée di Charvensod ha presentato una relazione sulla “Bigliettazione integrata e la bigliettazione elettronica” alla quale viene dedicato un approfondimento all’interno di questo numero.
L’Istituto Scientifico Angelo Mosso riapre i battenti dopo l’incendio del 2000
A un secolo esatto dalla sua prima inaugurazione - e sette anni dopo essere stato distrutto da un incendio - il 15 dicembre 2007 ha riaperto i battenti l’Istituto Scientifico Angelo Mosso, il centro di ricerca dell’Università degli Studi di Torino, tra la Valle del Lys e la Valsesia. Grazie ad un progetto INTERREG III A Italia - Svizzera, con il sostegno della Regione Valle d’Aosta e della Regione Piemonte, la struttura torna così alla sua originaria funzione nel cuore del Massiccio del Monte Rosa.
Nel rinnovato Istituto, accanto ai laboratori per la ricerca scientifica, sono stati creati spazi museali per mettere a disposizione il patrimonio storico culturale degli studi di fisiologia umana in alta quota e per mostre temporanee su temi riguardanti la ricerca scientifica nel territorio alpino. Inoltre, nella torretta al terzo piano è ospitato il Laboratorio Neve e Suoli Alpini (Lnsa) del Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agroforestali (Divapra) della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, di cui è responsabile il professor Ermanno Zanini. I principali campi di ricerca del Laboratorio neve e suoli alpini sono gli effetti del cambiamento climatico sulle condizioni della neve e sullo stato dei ghiacciai, nonché le caratteristiche evolutive dei suoli alpini.
Con la riapertura del Mosso si inaugura anche una nuova stagione di formazione: è in via di perfezionamento il progetto che realizzerà una “Scuola internazionale di alta formazione per la Montagna”. Tra l’Università degli Studi di Torino, la Facoltà di Agraria, il Divapra, l’UNESCO, la Mountain Partnership presso la FAO, l’Assessorato alla Montagna della Regione Piemonte e altri Enti (Provincia di Vercelli, Parco Alta Valsesia, Comunità Montana Valsesia, Comune di Alagna Valsesia, Club Alpino Italiano - Sez. Varallo Sesia) è stata stilata una convenzione per il sostegno e lo svolgimento di un progetto didattico internazionale mirato alla gestione e difesa del territorio montano denominato “IPROMO” (International programme for education and training on sustainable management of Mountain Areas). Il progetto intende realizzare una “Scuola internazionale di alta formazione per la Montagna” con corsi di perfezionamento post-lauream dedicati a tecnici e decisori professionalmente impegnati prevalentemente in aree montane di paesi ad economia svantaggiata.
Il primo corso, incluso nelle azioni del “Decennio dell’educazione per lo Sviluppo Sostenibile” 2005-2014 dell’UNESCO, sarà istituito nel 2008 e avrà sede didattica e scientifica presso le strutture del Laboratorio Neve e Suoli Alpini.
All’inaugurazione, nonostante le rigide temperature, sono intervenute più di duecento persone, provenienti da diverse Regioni d’Italia ed anche dall’estero, a testimonianza dell’affetto della gente per questa gloriosa struttura.