Fuori regione per interventi cuore, in testa Calabria e Trentino

Iss, il 30% dei pazienti calabresi parte per un bypass
13:57 - 06/06/2025 


(v. ANSA "Malattie del cuore, al Sud meno cure..." delle 11.53) (ANSA) - ROMA, 06 GIU - Calabria, Trentino Alto Adige e Basilicata sono le regioni che vedono la più alta percentuale di pazienti costretti a recarsi fuori dalla propria Regione per sottoporsi a interventi complessi, come quelli al cuore. A descrivere con chiarezza le differenze regionali nell'accesso alle cure cardiochirurgiche, misurate attraverso il tasso di fuga sanitaria, è il secondo rapporto del gruppo di lavoro su equità e salute nelle Regioni dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). In base e ai dati raccolti attraverso la sorveglianza Passi, la Calabria registra i valori più alti in assoluto: nel 2023, quasi il 30% dei pazienti calabresi sottoposti a bypass aortocoronarico ha ricevuto l'intervento fuori Regione. Ancora più critica la situazione per gli interventi su valvole cardiache, con un tasso di fuga del 60%, sintomo di fragilità strutturale nella rete cardiochirurgica regionale. Al secondo posto, il Trentino-Alto Adige. Nonostante si trovi nel Nord Italia, una delle aree con i servizi sanitari più avanzati, le due province autonome presentano un tasso di mobilità del 33% per i bypass e del 43% per gli interventi valvolari: le cause potrebbero essere legate alla distribuzione non uniforme delle strutture o alla mancanza di centri specializzati. Segue la Basilicata, con un tasso di fuga del 17% per i bypass e del 40,4% per le valvole cardiache. Anche in questo caso, la mobilità sanitaria riflette una rete ospedaliera limitata, che obbliga molti pazienti a cercare assistenza altrove per interventi complessi. Per quanto riguarda gli anni di vita persi per le malattie ischemiche del cuore, come l'infarto, gli uomini nel Mezzogiorno hanno registrato i tassi più alti: in Campania sono stati persi 664,4 anni di vita ogni 100.000 abitanti, in Calabria 634,0, e in Sicilia 607,6. Anche tra le donne i numeri sono significativi, con la Campania a 362,8, seguita dalla Calabria con 323,6 e dalla Sicilia con 269,9. A titolo di confronto, la media italiana è di 569,5 anni persi per gli uomini e 240,9 per le donne. (ANSA).


Notizie del giorno



Torna su