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Al Mauriziano di Torino l'Ia per contornare gli organi a rischio
Un software per i pazienti oncologici sottoposti a radioterapia
10:32 - 26/06/2025

(ANSA) - TORINO, 26 GIU - All'ospedale Mauriziano di Torino l'intelligenza artificiale è al servizio dei pazienti oncologici sottoposti a trattamenti di radioterapia. Grazie a un sistema di deep learning si contornano in maniera precisa gli organi a rischio adiacenti alla lesione tumorale sulla quale intervenire con le radiazioni ionizzanti mediante tecniche radioterapiche avanzate. Il software aiuta così i fisici sanitari a realizzare il piano di cura e a colorare di rosso, giallo o verde le aree da irradiare con dosi alte, medie o basse indirizzate alle cellule tumorali risparmiando i tessuti sani circostanti. Rispetto al tradizionale metodo manuale, ancora oggi indispensabile per l'accuratezza, l'intelligenza artificiale consente di velocizzare il processo con performance in termini di precisione fino al 94%. La corretta definizione del volume neoplastico da irradiare e degli organi critici sani che devono essere risparmiati dal fascio di radiazioni è una condizione indispensabile per la moderna radioterapia. "È una procedura che ci permette di personalizzare i trattamenti di radioterapia in base alle caratteristiche del singolo paziente, con la finalità di migliorare il controllo della malattia e, al contempo, di ridurre la tossicità radioindotta" spiega Maria Grazia Ruo Redda, direttrice della struttura a direzione universitaria di Radioterapia dell'Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano. Nei giorni scorsi la prestigiosa medica britannica Current Oncology ha pubblicato uno studio condotto dall'ospedale Mauriziano col dipartimento di Oncologia della Scuola di medicina dell'Università di Torino e all'ospedale Umberto Parini di Aosta sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale per "raggiungere una delimitazione accurata del volume pelvico del tumore della prostata". Un'analisi che ha confermato l'efficacia del software e che, oltre a quella della professoressa Ruo Redda, porta le firme degli specialisti di Radioterapia del Mauriziano, Chiara Airaldi, Daniela Nassisi, Elisabetta Trino, Lavinia Bianco, Silvia Leardi e Diego Bongiovanni, nonché di Chiara Valero, specialista in Fisica sanitaria, diretta al Mauriziano da Michele Stasi. "La pubblicazione di questo studio e i risultati che porta in dote testimoniano l'importanza e la qualità del lavoro svolto dalla Struttura di Radioterapia del Mauriziano" osserva Franca Dall'Occo, direttrice generale dell'Azienda ospedaliera. "l Mauriziano - ha aggiunto Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte - si pone come esempio virtuoso da esportare, perché mantenendo sempre come obiettivo primario il bene e la cura del paziente, ha saputo innovarsi e affiancare al prezioso lavoro dei professionisti quello dell'intelligenza artificiale». (ANSA).