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Servono migliori impianti riscaldamento.Migliora situazione nidi
16:30 - 18/09/2025 


(ANSA) - ROMA, 18 SET - E' necessario dotare nei prossimi tre anni le scuole di impianti adeguati di condizionamento e riscaldamento, innanzitutto per far fronte ai cambiamenti climatici ma anche in relazione alla richiesta, che viene da più fronti, di modificare il calendario scolastico. A sostenerlo è Cittadinanzattiva che presenta oggi il XXIII Rapporto sulla sicurezza nelle scuole. Ad oggi, l'impianto di riscaldamento più diffuso nelle scuole è quello centralizzato a metano (69,14%), mentre solo 1.472 sedi scolastiche, pari al 2,45%, sono dotate di impianti solari termici, anche se in aumento rispetto alle 1266 della precedente rilevazione. Riguardo ai sistemi di condizionamento e ventilazione, nonostante le promesse fatte durante e immediatamente dopo il Covid, la loro presenza nelle scuole è davvero irrisoria: ne sono dotate solo 4.457 pari al 7,42%, con un leggero aumento (+490 sedi) rispetto alla rilevazione precedente. Tra le regioni più virtuose spiccano le Marche (30,23%). Nel mese di marzo 2025 Cittadinanzattiva ha inoltre promosso una indagine civica sugli asili nido nei capoluoghi di provincia per valutare le condizioni strutturali dal punto di vista della sicurezza degli edifici ospitanti, attraverso l'invio di una istanza di accesso civico ai 110 Comuni capoluogo di provincia, ai 15 Municipi di Roma e alle 10 Municipalità di Napoli. I dati riguardano 1517 asili nido di 77 Comuni capoluogo di provincia. I dati descrivono una situazione migliore rispetto a quella degli edifici scolastici per la prevenzione incendi (88% dei nidi ne è in possesso), la conformità degli impianti (80%) e la certificazione igienico-sanitaria (85%). Così pure per l'agibilità/abitabilità, presente nel 73% dei nidi ed il collaudo statico, effettuato per il 58%. Elevata la percentuale di nidi nei quali sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria, 93%, indice di una costante attenzione da parte dei Comuni; più bassa ma significativa la percentuale di quelli oggetto di manutenzione straordinaria: 43%. Per quasi un nido su quattro (23%) è stata richiesta l'indagine diagnostica di soffitti, solai e controsoffitti, poi realizzata nel 66% di essi. Elevata la percentuale di nidi nei quali sono stati effettuati interventi di manutenzione ordinaria, 93%, indice di una costante attenzione da parte dei Comuni; più bassa ma significativa la percentuale di quelli oggetto di manutenzione straordinaria: 43%. Per quasi un nido su quattro (23%) è stata richiesta l'indagine diagnostica di soffitti, solai e controsoffitti, poi realizzata nel 66% di essi. Sul fronte del rischio sismico i nidi presentano una situazione meno rosea rispetto alle altre tipologie di scuole: fra strutture che hanno realizzato interventi di miglioramento e adeguamento e strutture che sono state costruite secondo la normativa sismica, si arriva al 22% di nidi "a prova di rischio sismico", contro il 25% degli edifici scolastici statali pubblici. La mensa è interna in quasi tutti i nidi (85%); il servizio è appaltato all'esterno nel 76% dei casi. Sono previste diete speciali ovunque. La gran parte dei nidi dispone di un cortile o di uno spazio verde attrezzato (86%) che, nell'87% dei casi risulta dotato di recinzione esterna. Infine, il 4% dei nidi ha sistemi di videosorveglianza interni e il 14% sistemi esterni. (ANSA).


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