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Via XXIII Forum. '707 miliardi filiera agroalimentare allargata'
08:55 - 14/10/2025

(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Il cibo è diventato prima ricchezza in Italia, con una filiera agroalimentare allargata che vale 707 miliardi, dai campi all'industria fino alla ristorazione e alla grande distribuzione, un valore pari a quello di oltre venti manovre finanziarie. La superficie agricola utilizzata è di 12,5 milioni di ettari, pari al 42% del territorio nazionale. Questo quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell' inaugurazione del XXIII Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell' Alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House-Ambrosetti, a Roma, a Palazzo Rospigliosi. Il made in Italy a tavola, ricorda Coldiretti, dà lavoro a 4 milioni di occupati ed è sostenuta dall'impegno quotidiano di 700mila imprese agricole e da un'agricoltura da record. L'Italia, inoltre, vanta il primato nella Ue per valore aggiunto con oltre 42 miliardi di euro nel 2024 ed è al primo posto in Europa anche per valore generato per ettaro, quasi 3.000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi. Leadership anche nella qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica: la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Senza dimenticare il primato per il biologico, con 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale. A trainare è anche l'export che ha raggiunto nei primi sette mesi del 2025 il valore di 42,5 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo l'analisi di Coldiretti su dati Istat. Un patrimonio che ha tutte le carte in regola per raggiungere l'obiettivo di raggiungere 100 miliardi nel 2030. "La nostra agricoltura ha dimostrato di essere un motore insostituibile di crescita, capace di generare valore, occupazione e identità - afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - un comparto strategico che va difeso con determinazione soprattutto in un momento delicato con conflitti, guerre commerciali ed effetti dei cambiamenti climatici che minano la sicurezza mondiale". Maltempo e siccità, effetti delle speculazioni come nel caso del grano, e tensioni anche per il vino, settore questo dove ai primi contraccolpi dei dazi americani si combinano profondi mutamenti strutturali, le questioni aperte. (ANSA).