Sostenibilità e resilienza: i temi cardine per la valorizzazione delle nostre specificità
I temi cardine che, nei prossimi cinque anni, guideranno la nostra azione politico-amministrativa sono trasversalmente la sostenibilità e la resilienza, declinate in ogni ambito del vivere quotidiano della nostra comunità, nel continuo confronto con le sfide globali: il cambiamento climatico, la crisi demografica, le transizioni digitali ed ecologiche. Una sostenibilità, vista come grande opportunità di crescita, che possa interessare lo sviluppo economico e le politiche per il lavoro, la tutela del territorio e la sua accessibilità in sicurezza, i servizi alla persona, l’equità sociale, il benessere della comunità e la qualità della vita dei valdostani.
Per affrontare seriamente tali tematiche è necessario, però, sempre tenere in considerazione le specificità del nostro territorio e le nostre peculiarità culturali che devono guidare le scelte politiche ed amministrative.
Il percorso verso questa sostenibilità trasversale deve, infatti, necessariamente prendere avvio da un’azione forte volta a salvaguardare le nostre prerogative, riconosciute dallo Statuto speciale, che si fondano proprio sulle particolarità del nostro contesto territoriale: un’inestimabile ricchezza materiale, ma anche immateriale, linguistica e culturale da preservare e da valorizzare.
La nostra Autonomia deve così essere interpretata concretamente in una visione dinamica, con l’esercizio deciso delle nostre competenze e la difesa della nostra identità, affinché possa essere rinvigorito lo spirito di orgoglio e di appartenenza alla comunità, negli anni un po' venuto meno. Necessario a tal fine sarà consolidare il confronto trasparente e leale con il Governo nazionale.
Ciò vale per quanto riguarda la riforma dello Statuto Speciale: a tal proposito sarà fondamentale lavorare affinché lo Stato riconosca il principio dell’intesa, per poi affrontare la tematica della riforma dello Statuto, a piena garanzia delle nostre prerogative e procedere così ad una sua revisione e ad un suo ammodernamento, con il necessario pieno sostegno del Consiglio regionale.
Altrettanto importante sarà affrontare un serio rilancio dello strumento delle norme di attuazione dello Statuto. Le energie da investire in questa tematica dovranno essere costanti e puntuali, dando priorità ai dossiers già oggetto di esame da parte della Commissione paritetica, tra i quali rivestono particolare rilevanza lo schema di decreto legislativo in materia di concessioni di derivazione d’acqua, sul quale il Consiglio regionale ha già espresso parere positivo, così come le norme di attuazione riguardanti il trattamento pensionistico e previdenziale del personale del Corpo valdostano dei vigili del fuoco e del Corpo forestale della Valle d’Aosta, in un’ottica di equiparazione con i Corpi statali.
Un’attenzione particolare dovrà, poi, essere riservata al dossier relativo al percorso per l’istituzione di Zone Franche Montane e di Zone Produttive Speciali all’interno del territorio regionale, così come delineato dalla proposta elaborata e trasmessa alla Commissione paritetica e oggetto, altresì, di una proposta di legge statale.
Ciò nell’ambito di un contesto economico in evoluzione, al fine di creare le condizioni ed i presupposti necessari per poter cogliere nuove opportunità di sviluppo e di crescita, coniugando i temi della fiscalità di vantaggio e delle agevolazioni all’insediamento nelle zone montane - capaci di sostenere imprese e famiglie, ridurre i costi legati agli svantaggi strutturali delle zone di montagna, favorire l’occupazione e contrastare lo spopolamento - con quelli connessi ai cambiamenti climatici ed alla crescita dell’innovazione e della competitività dell’intero Sistema Valle d’Aosta.
Tale sfida ambiziosa dev’essere colta, oltre che per sostenere lo sviluppo occupazionale e la crescita imprenditoriale, anche per agevolare il ripopolamento e la vitalità delle aree più svantaggiate. Tutto ciò, unitamente ad altre iniziative, dovrà tradursi, dunque, in nuove opportunità per contrastare il decremento demografico e lo spopolamento della montagna, in un’ottica di piena sostenibilità e di antropizzazione equilibrata e senza eccessi.
Il sera donc crucial d’œuvrer afin que les « Terres hautes » continuent d’être habitées et valorisées en tant que lieux de vie et de travail et pour que les services essentiels, ainsi que les opportunités qui permettent d’y rester ou d’y revenir, notamment après des expériences vécues en d’autres lieux, soient garantis à leurs habitants.
À ce propos et à ces fins, il est important de mettre également en évidence la nécessité de souligner avec force la particularité de notre identité de montagne, surtout dans le domaine agricole, à travers la défense de ce qui constitue le premier bastion du territoire de montagne et qui protège le paysage autant que sa biodiversité, mais aussi à travers la défense de la PAC et des Politiques de cohésion, le maintien des ressources destinées au secteur agricole, spécialement en faveur des zones désavantagées, des territoires les plus fragiles et des petites ou moyennes entreprises qui caractérisent notre milieu alpin, et ce, en choisissant de sauvegarder nos particularités et en prenant des décisions autonomes qui relèvent de la compétence de la Région et non pas du gouvernement central.
Il sera fondamental de poursuivre, principalement pour traiter d’autres dossiers de prime importance, le dialogue soutenu avec les décideurs nationaux, notamment dans le cadre des initiatives communes avec les pays qui nous sont proches, par le biais de la coopération transfrontalière qui a d’ailleurs été récemment renforcée par la signature d’accords avec les départements français de la Savoie et de la Haute-Savoie.
L’intensification desdites relations devra impérativement prévoir la participation des autorités et des gouvernements centraux pour traiter les dossiers les plus importants, comme ceux de la modernisation et du développement du Tunnel du Mont-Blanc et du Tunnel du Grand-Saint-Bernard.
Il sera également essentiel de savoir saisir les opportunités que nous offre le Traité franco-italien, c’est-à-dire le Traité du Quirinal, pour affirmer la centralité internationale de notre région, particulièrement
dans le secteur linguistique au sein des zones francophones.
Par ailleurs, il faudra continuer de soutenir la participation de la Vallée d’Aoste aux réseaux, aux associations et aux assemblées de la Francophonie, entendue comme valeur ajoutée pour notre région et ses institutions, de même qu’il faudra travailler pour obtenir une présence plus incisive au sein de l’Organisation Internationale de la Francophonie (OIF).
En effet, il est de notre devoir de sauvegarder et de valoriser le plurilinguisme de la Vallée d’Aoste : garantir aux Valdôtains une pleine maîtrise linguistique signifie transmettre la culture et ouvrir notre région au reste du monde.
Il sera nécessaire de reprendre les contacts avec les Autorités compétentes afin d’arriver à une diffusion étendue des chaînes de télévision francophones, en sollicitant également la télévision publique pour qu’elle renforce les communications en langue française, ainsi qu’en patois.
C’est justement pour soutenir toutes ces actions et valoriser notre particularisme à l’échelon supranational qu’il s’avère également indispensable de lancer une confrontation politique, afin que les règles qui permettent à un représentant valdôtain d’accéder au Parlement européen puissent être définies.
Enfin, d’un point de vue institutionnel, il faudra évaluer l’introduction d’une réforme électorale en mesure de favoriser la stabilité dans le contexte régional et d’assurer une action gouvernementale plus incisive, et ce, en étudiant aussi des solutions, à l’échelon local, susceptibles d’encourager la participation populaire.
Sviluppo economico: dinamicità, competitività ed attrattività
La priorità di questo Governo sarà quella di garantire uno sviluppo economico solido e duraturo, capace di creare occupazione stabile e di qualità.
L’economia valdostana ha mostrato in questi anni, pur nelle difficoltà che abbiamo attraversato, una buona capacità di ripresa e un profondo senso di resilienza: si tratta ora di trasformare le sfide globali in opportunità concrete per le imprese e per le lavoratrici e i lavoratori valdostani.
Occorrerà proseguire il percorso volto a creare i presupposti, da una parte, per lo sviluppo dell’iniziativa imprenditoriale, anche mediante un decisivo sostegno e la creazione di motori di sviluppo locale, e, dall’altra, per accrescere l’attrattività nei confronti dei lavoratori affinché possano trovare opportunità adeguate da cogliere.
Sarà necessario a tal fine rendere il nostro territorio un laboratorio innovativo che possa creare attrazione ed interesse per i lavoratori, in particolar modo per le nuove generazioni.
Particolare attenzione dovrà essere riservata alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, anche attraverso collaborazioni tra imprese e organismi di ricerca, potenziando, altresì, i servizi di innovazione a loro rivolti ed avendo un occhio di riguardo per le start-up innovative, all’interno di un contesto dove la ricerca riveste sempre maggior importanza.
Continueremo a gestire le nostre due Pépinières d’entreprises - l'incubatore di Aosta e l'acceleratore di Pont-Saint-Martin - offrendo un supporto cruciale nella fase di avvio e crescita dei progetti innovativi, anche attraverso la collaborazione con il sistema creditizio ed il sistema delle “Confidi”.
Si lavorerà, inoltre, per il completamento dell’iter per la creazione del Centro Unificato di Ricerca Scientifica della Valle d’Aosta: un polo di attrazione per professionalità, anche di ritorno dopo esperienze avute all’estero, accompagnato, nell’ambito di una prospettiva di più ampio respiro, da interventi normativi e da misure funzionali a potenziare le attuali previsioni nazionali in termini di rientro di professionalità.
Quanto al sostegno agli investimenti si darà continuità al bando Zona Franca per la ricerca e lo sviluppo e alle misure per la nuova imprenditoria giovanile e femminile, garantendo il supporto necessario per gli investimenti produttivi, anche valutando la definizione di nuovi strumenti finanziari agevolati per favorire la crescita, la dinamicità e l'apertura ai mercati internazionali delle nostre imprese.
Verrà poi data concreta attuazione alle linee di indirizzo strategiche per lo sviluppo industriale della Valle d’Aosta - formulate e progressivamente implementate con il contributo di Finaosta S.p.A. – promuovendo, innanzitutto, la costruzione di una rete stabile tra le imprese e stimolando, altresì, il dialogo tra realtà territoriali di diverse dimensioni, con l’obiettivo di rafforzare le filiere produttive e generare nuove opportunità di crescita e di innovazione, valorizzando anche le aree industriali attualmente non produttive.
Tali prospettive di sviluppo comporteranno il coinvolgimento del Distretto dell’Energia, che sorgerà nell’ex area Tecdis di Châtillon, del nuovo centro dell’Istituto Italiano di Tecnologia, aperto ad Aosta, e degli organismi di ricerca operanti sul territorio regionale, che convergeranno nel Centro Unificato di ricerca scientifica.
Valorizzeremo, altresì, il ruolo della cooperazione come strumento strategico per lo sviluppo della Regione e come protagonista di una nuova fase di crescita che garantisca la dignità del lavoro e promuova un’economia più equa e sostenibile, rafforzando le alleanze con diversi attori economici e sociali.
Nell’ottica di una più ampia e rinnovata attrattività dovrà, poi, sempre trovare più spazio l’artigianato di tradizione, elemento distintivo del “savoir faire” valdostano, affinché possa essere valorizzato quale settore di interesse, oltre che durante la tradizionale Foire o durante le fiere già consolidate, anche nell’ambito di specifici eventi durante il corso dell’anno finalizzati all’implementazione dell’offerta turistica; ciò anche al fine di creare una prospettiva di occupazione professionale per gli artigiani, specialmente per i più giovani, che possa tramutarsi, anche dopo mirate attività formative, in un’opportunità occupazionale sostenibile con interessanti prospettive remunerative.
Un ruolo centrale in tutto ciò sopra illustrato dovrà essere assunto dalla Chambre Valdôtaine, punto di raccordo tra le politiche dell’Amministrazione finalizzate allo sviluppo economico e le necessità delle diverse categorie produttive, che all’interno della Chambre stessa trovano la sintesi; ciò anche con la creazione di tavoli dedicati volti ad avvicinare le esigenze e le prospettate soluzioni, nell’ambito di un continuo dialogo tra il tessuto economico e il sistema politico-amministrative.
Le politiche per il lavoro: formazione e competenze
Un'economia forte si basa su un mercato del lavoro equo e su competenze adeguate ed è nostra volontà quella di consolidare e migliorare i risultati raggiunti in termini occupazionali, puntando sulla qualità, sulla formazione e sulla sicurezza del lavoro, dando piena attuazione alle priorità definite dal Piano politiche per il lavoro.
Le azioni di sviluppo economico devono essere accompagnate, infatti, da particolari iniziative di formazione e di orientamento indirizzate in modo particolare in favore dei giovani, soprattutto in particolari contesti operativi, oltre che da attività volte a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Proseguiremo così nel rafforzare le politiche di formazione continua, con l’obiettivo di aggiornare le competenze di lavoratrici e lavoratori in linea con le richieste delle imprese, sempre più orientate a rispondere a un mercato in rapida evoluzione.
Consolideremo, inoltre, le attività di orientamento già avviate con specifiche iniziative per facilitare la transizione dalla scuola al lavoro e assicurare ai nostri giovani le migliori opportunità per costruirsi un futuro personale e professionale.
Non dovranno essere dimenticate le azioni finalizzate all’inclusione lavorativa, mediante attività per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, promuovendo l'uso delle clausole sociali negli appalti pubblici e stimolando la responsabilità sociale d’impresa, così come dovrà essere valutata l’introduzione di puntuali misure e di specifiche modalità di lavoro al fine della conciliazione famiglia-lavoro.
Tutti questi obiettivi potranno essere raggiunti anche dando continuità al percorso attuativo dell’Alleanza per il Lavoro di Qualità, proseguendo nei principi e nei progetti ispirati dal documento sottoscritto dal Governo regionale con le parti sociali e ponendo un'attenzione specifica all'attrattività ed al contrasto del lavoro irregolare.
Infrastrutture strategiche e mobilità integrata
Per continuare a far crescere la sua competitività e la sua attrattività, la nostra regione ha bisogno di infrastrutture moderne e di una mobilità efficiente e sostenibile.
I collegamenti, in particolar modo quelli transfrontalieri, e la sicurezza della nostra rete viaria sono infatti essenziali per la nostra economia e per la qualità della vita di tuti i valdostani.
Proseguiremo, dunque, con determinazione le interlocuzioni con il Governo italiano e con le autorità dei Paesi confinanti, mediante una rinnovata azione di stimolo, per sostenere fermamente il potenziamento del Tunnel del Monte Bianco, mediante la realizzazione di una seconda canna o per il tramite di soluzioni tecnologiche alternative per aumentare la sicurezza e la fluidità del traffico, senza aumentare il numero di passaggi.
Allo stesso modo si proseguirà nelle interlocuzioni finalizzate alla modernizzazione del Tunnel del Gran San Bernardo, con l'obiettivo di prolungarne la concessione e realizzare gli indispensabili lavori di ammodernamento.
Per quanto concerne, invece, le vie di collegamento con il Piemonte, quanto alla Frana di Quincinetto, completato il vallo di contenimento, sarà fondamentale proseguire il dialogo già in essere con il Governo italiano e le autorità piemontesi per arrivare in tempi rapidi alla messa in piena sicurezza dell’area in questione, al fine di continuare a garantire la piena fruibilità autostradale.
Inoltre, nell’ambito di un confronto con i soggetti competenti, si lavorerà al fine dell’accelerazione dell’iter per la realizzazione degli interventi per la demolizione e la ricostruzione del viadotto Camolesa sulla tratta autostradale Ivrea-Santhià.
Aeroporto: completata la nuova aerostazione, lavoreremo per giungere alla sua completa operatività, incrementando i voli privati e promuovendo i voli stagionali, aprendo lo scalo anche al traffico commerciale per migliorare l'accessibilità del nostro territorio e garantendo, altresì, i collegamenti con gli aeroporti di Malpensa e Caselle. L’obiettivo, dunque, sarà quello di creare nuove opportunità in un contesto turistico, oltre che di servizio ai cittadini, anche per il tramite della società partecipata.
La riapertura della linea ferroviaria Aosta-Ivrea, completamente elettrificata, è prevista per dicembre 2026. Grazie all'acquisto di nuovi treni elettrici, garantiremo, dunque, un servizio moderno e confortevole, con la prospettiva di collegamenti diretti con Torino, Milano e Genova e l’arrivo in Valle di treni Intercity.
Per quanto concerne, invece, la liea ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier, al momento sospesa, andrà promossa la sua acquisizione da parte della Regione. Contestualmente, andrà valutata con pragmatismo una sua riqualificazione o trasformazione per realizzare in tempi rapidi e con costi contenuti un trasporto pubblico efficiente, esteso fino a Courmayeur, garantendo collegamenti sostenibili e certi lungo l’intera Valle Centrale.
In merito al trasporto pubblico locale su gomma – che vogliamo rendere più efficiente, integrato e sostenibile quale alternativa all’uso dell’auto privata – predisporremo un nuovo appalto che includerà servizi già sperimentati come il trasporto notturno e di biciclette, oltre all’integrazione tra le diverse tipologie di trasporto ferro-gomma.
Confermeremo e potenzieremo, inoltre, le politiche tariffarie agevolate, nel solco delle azioni già intraprese che sono state particolarmente gradite dagli utenti.
Inoltre, procederemo con l’approvazione del Piano Regionale dei Trasporti.
Per quanto attiene il trasporto delle persone con disabilità, intendiamo predisporre una proposta innovativa che risponda ai bisogni espressi dalle associazioni delle persone con disabilità nella fase di concertazione.
Verranno ancora sostenute le politiche riguardante le agevolazioni tariffarie relative alle tratte autostradali, rilanciando con forza le richieste di nuove forme agevolative a favore dei residenti, oltre a lavorare per poter perseguire attraverso politiche di condivisione con le società partecipate nuovi metodi innovativi per la rilevazione dei passaggi e sistemi alternativi e più flessibili di pagamento dei pedaggi. Una particolare attenzione verrà riservata alla tangenziale di Aosta, con la valutazione di misure il più possibile incisive, finalizzate ad alleggerire il traffico nella Plaine e nella città di Aosta e ridurre i tempi di percorrenza nel contesto interessato.
Proseguiremo, infine, nel programma di manutenzione straordinaria e miglioramento della sicurezza della rete viaria regionale e dei versanti, con un’attenzione particolare a ponti e viadotti e alla messa in sicurezza delle gallerie, ponendo particolare attenzione alla viabilità verso le testate di valle. Ciò anche mediante la realizzazione di collegamenti intervallivi che, oltre all’aspetto di fruizione turistica, potranno costituire una valida alternativa per raggiungere le diverse località in situazioni di emergenza.
Significativi sono poi gli investimenti previsti nell’ambito degli impianti a fune, sempre di più caratterizzati da una multifunzionalità e da una fruibilità al di là della stagione invernale, tanto nei grandi comprensori quanto nelle piccole stazioni, così come l’avvio delle procedure per la realizzazione di un collegamento funiviario nelle Cime Bianche, che permetterà di valorizzare quest’area naturalistica tra il Cervino e il Monte Rosa, e il completamento degli studi per quello tra Aosta-Pila e Cogne. Nell’ottica di un continuo rafforzamento nel mercato dello sci e della montagna, proseguiremo nel percorso che porterà ad una gestione unitaria delle società del settore, in modo tale da consolidare la posizione attuale e consentire un continuo sviluppo dell’intero tessuto socio-economico valdostano.
E’, inoltre, in procinto di realizzazione la misura, prevista con legge regionale, per lo smantellamento dei vecchi impianti di risalita ancora presenti sul territorio a beneficio di una rinaturalizzazione dei siti.
Quanto alla Ciclovia Baltea, procederemo con il completamento dell’itinerario ciclo-pedonale di fondovalle da Courmayeur a Pont-Saint-Martin, valorizzando il suo potenziale anche in chiave turistica. In particolare, si darà continuità alla realizzazione del tratto tra Saint-Vincent e Montjovet e tra Hône e Donnas, previsto lungo la Dora Baltea, coniugando alla sicurezza del tracciato l’accesso a tratti di inestimabile e suggestiva bellezza.
Per una Valle d’Aosta più connessa
La trasformazione digitale è una priorità strategica per rendere i nostri servizi più accessibili e la nostra amministrazione più efficiente, superando le distanze fisiche. Concetti quali resilienza e fruibilità dei servizi vanno, d’altronde, di pari passo con la digitalizzazione, anche perché un territorio ben connesso risulta essere attrattivo per vivere e lavorare.
A tal fine andranno proseguiti gli interventi per garantire la copertura di tutto il territorio con la banda ultra-larga, comprese le vallate e le aree più lontani dai centri, riservando una particolare attenzione all’effettiva fruibilità dei collegamenti con le specifiche utenze, a seguito dell’infrastrutturazione dei nodi principali.
Si proseguirà, poi, nell’ ammodernamento del sito istituzionale regionale, implementando il nuovo sistema unico per i pagamenti per semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.
Attraverso la “Rete dei punti di facilitazione digitale”, continueremo a supportare i cittadini nell'acquisizione delle competenze necessarie per utilizzare i servizi online: ciò anche attraverso iniziative innovative di sostegno all’alfabetizzazione digitale, intesa quale capacità di utilizzare strumenti e tecnologie al fine di accedere, gestire e comunicare informazioni.
Infine, avvieremo collaborazioni con centri di ricerca per sperimentare l'uso dell'Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione, al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa.
Agricoltura: fulcro della sostenibilità e primo presidio
L’agricoltura rappresenta, per proseguire nel filo conduttore di questo programma politico-amministrativo di legislatura, il fulcro del concetto di sostenibilità che indirizza la nostra azione di governo, oltre che primo presidio: dunque non solo un settore economico, ma una realtà posta a fondamento della nostra comunità e della sua identità, che garantisce le condizioni per la fruibilità del nostro territorio.
A tal fine intendiamo rilanciare gli investimenti e modernizzare il settore, preservandone nel contempo l'autenticità: attraverso l'attuazione del Complemento Regionale di Sviluppo Rurale e la revisione delle leggi regionali in materia, è nostra volontà garantire il sostegno agli investimenti delle imprese agricole con misure a superficie, aiuti strutturali e contributi specifici.
Occorre, altresì, investire in particolare nella media montagna oggi a rischio abbandono, lavorando in stretto contatto con le associazioni di categoria e i diversi attori del territorio.
Una particolare attenzione dovrà, poi, essere riservata alla multifunzionalità aziendale, anche al fine di una valorizzazione agricola nel contesto turistico, attraverso un aggiornamento ed una revisione degli standard costruttivi delle infrastrutture e una valutazione in merito ai parametri di razionalità, in accordo con le associazioni di categoria.
Sarà, poi, necessario individuare strumenti di supporto all’agricoltura cosiddetta “eroica” della quale abbiamo numerosi esempi sul nostro territorio, sia attraverso risorse regionali, sia attraverso il reperimento di specifici fondi europei. Occorrerà proseguire nel circuito virtuoso che vede strettamente collegati cultura, agricoltura e turismo nell’ambito di una promozione territoriale il più possibile coordinata, anche con l’uso di mezzi moderni ed innovativi che coinvolgano le nuove generazioni.
Andranno, inoltre, supportate le cooperative agricole nell’accesso a strumenti più moderni, che possano consentire loro di effettuare investimenti sulle strutture in uso e svilupparsi, anche assicurando un confronto con l’amministrazione regionale che permetta di raggiungere – quando necessari – gli obiettivi di efficientamento dei processi produttivi e di trasformazione comuni, anche attraverso un ripensamento dei sistemi produttivi.
Allo stesso modo è essenziale la valorizzazione delle filiere, promuoveremo la cooperazione tra operatori e la creazione di filiere integrate, per valorizzare i sistemi locali del cibo e le nostre produzioni di qualità. Un’attenzione particolare dovrà essere riservata alla filiera della Fontina DOP, eccellenza valdostana, anche attraverso il sostegno alle necessarie innovazioni del ciclo produttivo che ne garantiscano le caratteristiche e assicurino la sostenibilità economica, sociale e ambientale, oltre che la sicurezza sanitaria.
I consorzi di miglioramento fondiario, così come le consorterie, andranno adeguatamente sostenuti, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella manutenzione delle infrastrutture, nella gestione idrica e nella conservazione del paesaggio, accompagnandoli e strutturandoli per far fronte alle criticità idriche e ambientali, che richiedono importanti investimenti.
Andrà introdotta la possibilità di creare consorzi di secondo grado volontari e dovrà, altresì, essere assicurato l’accesso ai fondi necessari per il funzionamento dei consorzi e per i necessari investimenti.
Una particolare attenzione dovrà, inoltre, essere riservata alla viabilità rurale ed alle opere accessorie al fine di consentire l’accessibilità ai comprensori, oltre che garantirne la percorrenza, determinante in momenti di criticità.
Occorrerà, poi, agevolare il conseguimento di risparmi idrici, a partire dai sistemi di irrigazione a pioggia, e sarà necessario svolgere un’attenta riflessione in merito all’iter di modifica delle subconcessioni irrigue, anche al fine di una loro valorizzazione per scopi di carattere energetico.
Per quanto concerne in maniera più ampia la gestione della risorsa idrica, attraverso un nuovo Piano di Tutela delle Acque e il Piano d'Ambito del Servizio Idrico Integrato, garantiremo una gestione sostenibile ed equilibrata delle acque, assicurando la qualità della risorsa per uso umano e tutelando gli ecosistemi. Un’attenzione prioritaria deve essere riservata all’efficientamento idrico e all’utilizzo comprensoriale della risorsa idrica, anche attraverso ragionate opere di raccolta e di distribuzione di acque al momento non valorizzate, siano esse acque potabili oppure acque ad uso irriguo e agricolo, energetico e per l’innevamento.
Essenziale sarà a tal fine la prosecuzione delle attività finalizzate alla realizzazione di bacini ad uso plurimo e promiscuo, oltre alla predisposizione di un’attenta pianificazione relativa alla regimentazione delle acque.
Si continuerà, inoltre, a lavorare per agevolare il riconoscimento delle Consorterie che ancora non hanno concluso tale percorso, consci del loro valore sociale, economico e culturale e del loro ruolo nella valorizzazione del territorio e delle relative strutture, anche valutando la predisposizione di eventuali nuovi strumenti di sostegno economico.
Infine, risulta di particolare importanza valorizzare il nostro patrimonio boschivo e lo sviluppo della filiera foresta-legno, sostenendo le imprese locali e garantendo una gestione attiva e razionale delle foreste.
Un territorio sicuro
Il nostro territorio è bene più prezioso che abbiamo. La sua tutela e la sua gestione sostenibile saranno al centro della nostra azione politica. Siamo consapevoli che stiamo assistendo ad una trasformazione accelerata a causa dei cambiamenti climatici, con un aumento della frequenza di eventi estremi e del rischio idrogeologico, e la nostra risposta è una strategia di lungo periodo basata sulla prevenzione e la tutela delle risorse naturali, trasformando le sfide in opportunità.
La sicurezza dei valdostani e la protezione delle infrastrutture sono priorità assolute e le calamità più recenti hanno dimostrato la necessità di un'azione decisa e programmata.
Nello specifico, quanto alla mitigazione del rischio idrogeologico, è nostra intenzione confermare e potenziare gli investimenti per contrastare i dissesti, mettere in sicurezza i versanti e garantire l'accessibilità del territorio, anche mediante la predisposizione di un vasto programma di opere di riduzione del rischio che possa beneficiare oltre che di risorse regionali anche di risorse statali dedicate: un territorio accessibile in sicurezza, d’altronde, è un territorio attrattivo, seppur lontano dai centri più grandi, che può essere vissuto con serenità.
Le nostre politiche dovranno mirare a valorizzare le aree montane, a contrastare lo spopolamento e a promuovere uno sviluppo equilibrato.
Intendiamo, a tal proposito finanziare interventi strategici in favore dei Comuni montani, dalla prevenzione del dissesto idrogeologico alla crescita sostenibile, dalla salvaguardia della biodiversità al contrasto dello spopolamento, così come continueremo a sostenere le Aree interne “Bassa Valle” e “Grand-Paradis” e a implementare la strategia per la nuova Area “Mont-Cervin”, utilizzando i fondi statali per rafforzare i servizi essenziali (istruzione, mobilità, sanità) e promuovere lo sviluppo locale, affinché nessun territorio sia lasciato indietro.
Inoltre, per quanto attiene alla pianificazione territoriale intendiamo completare l'aggiornamento del Piano Territoriale Paesistico e della legge urbanistica regionale per integrare gli scenari di impatto climatico, definendo politiche cautelative per le aree a rischio futuro e guidando lo sviluppo verso zone più sicure. Tale attività deve, peraltro, costituire un’opportunità di rigenerazione urbana, di efficientamento e di valorizzazione particolare dei territori marginali, sempre nell’ottica di una crescita armonica e sostenibile.
Proseguiremo, poi, nel sostegno della ricerca scientifica e nelle attività esperienziali per comprendere e anticipare gli effetti del cambiamento climatico, potenziando, in collaborazione con le realtà attive sul tema, il monitoraggio dei ghiacciai, del permafrost e del rischio valanghivo, anche al fine di sviluppare sistemi di allerta sempre più efficaci e strumenti utili alla pianificazione proattiva.
Con riferimento al bisogno primario di risposta immediata nei momenti di criticità, proseguiremo nelle azioni di potenziamento del sistema di protezione civile regionale.
Sulla base delle specifiche competenze in materia e dell’unicità del modello valdostano di protezione civile, continueremo a investire nelle strutture di presidio del territorio (Protezione Civile, Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino Valdostano), valorizzando il loro ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze e nella prevenzione, oltre che coinvolgendo tutti gli attori del territorio, anche a livello locale, ivi comprese le diverse associazioni di volontariato.
Completeremo, poi, prontamente il percorso normativo per la definizione del nuovo Comparto "Sicurezza e Soccorso" e lavoreremo per giungere ad una sempre maggiore valorizzazione delle componenti di previsione del sistema, quali il Centro funzionale regionale, e di risposta, quali la Centrale Unica del Soccorso (CUS).
Inoltre proseguiremo nel sostenere i servizi di elisoccorso, in particolare quelli notturni, a garanzia di un intervento rapido ed a tutela della sicurezza dei cittadini in difficoltà, in particolare in favore di quelli che vivono nei territori più marginali rispetto ai servizi sanitari ed ai centri maggiori.
Interventi equilibrati in un ambiente tutelato
Il non semplice equilibrio fra lo sviluppo economico e la tutela ambientale rappresenta una delle sfide più importanti da cogliere nei prossimi anni. Dovranno essere, infatti sostenuti progetti ed iniziative di sviluppo di primaria importanza per la nostra comunità in un’ottica di equilibro e di giusto inserimento nelle realtà ambientali che caratterizzano la nostra realtà. La sostenibilità degli interventi deve essere valutata tenendo in considerazione le ricadute degli stessi sulle nostre comunità in un’ottica di valutazione complessiva e se del caso dovranno essere valutate misure compensative in relazione alle specifiche esigenze di tutela.
Una riflessione si impone, poi, in merito nostra biodiversità: un patrimonio unico che intendiamo proteggere e valorizzare. Attueremo a tal fine le nuove misure di conservazione per i siti della rete Natura 2000, prendendo in considerazione le opportunità di ampliamento del Parco Naturale Mont Avic e definiremo il piano di monitoraggio per habitat.
Daremo, inoltre, piena attuazione alla Rete Ecologica Regionale, approvata nel 2024, come strumento per garantire la connettività tra gli ecosistemi e contrastare gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità.
Una tematica che impegnerà la nostra azione sarà poi quella relativa all’economia circolare ed alla gestione dei rifiuti. Con riferimento alle azioni previste dal Piano regionale per la gestione dei rifiuti, si procederà, di concerto con gli enti locali, alla sua attuazione con un’attenzione specifica per le modalità dei nuovi flussi di raccolta dei rifiuti urbani e la riorganizzazione delle discariche dei rifiuti per inerti.
Per questi ultimi, andrà valutata la tipologia gestionale con l’acquisizione della proprietà dei siti di proprietà privata per una loro bonifica.
Una riflessione deve, poi, essere fatta in merito alla necessaria semplificazione della raccolta dei rifiuti, alla razionalizzazione dei costi ed alla riduzione del peso delle tariffe per famiglie e imprese, ma anche finalizzata alla valutazione di nuove tecnologie di trattamento dei rifiuti che garantiscano assoluta sostenibilità ambientale e economica, senza l’aumento di oneri a carico degli utenti.
Inoltre sarà importare valorizzare il più possibile gli interventi realizzati grazie alle risorse stanziate nell’ambito del PNRR nell’ambito della depurazione delle acque e della razionalizzazione del consumo idrico.
Sostenibilità ambientale ed autonomia energetica
La transizione energetica è una leva strategica per la nostra economia e per la sostenibilità ambientale. Il nostro obiettivo è quello di una Valle d'Aosta fossil fuel free.
Ci impegneremo, a tal fine, per l’attuazione del Piano Energetico Ambientale Regionale con le azioni per la riduzione dei consumi da fonti fossili, l'aumento della produzione da fonti rinnovabili e la promozione dell'efficienza energetica.
Attraverso il costante monitoraggio e l’aggiornamento del Piano e delle leggi regionali lavoreremo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti.
Continueremo poi, come già avviato a seguito dell’approvazione della recente normativa in materia, ad incentivare lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e dell’autoconsumo collettivo, oltre a prevedere contributi per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili a favore di cittadini, imprese ed enti locali.
Proseguiremo nel sostenere le iniziative dedicate agli interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici, nelle abitazioni private, negli immobili e nei processi produttivi delle imprese, utilizzando anche, ove possibile, le opportunità offerte dai fondi europei e le sinergie con altri strumenti statali, con l’obiettivo principale della riduzione dei consumi.
L’idrogeno verde rappresenta un’importante opportunità per la nostra regione: riteniamo perciò doveroso dare seguito ai progetti finanziati dal PNRR per la realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno, esplorando il suo potenziale per la decarbonizzazione, nell’ambito delle attività produttive e nel settore della mobilità per renderla sempre più sostenibile, per il tramite di una continua interlocuzione con le aziende che possono trarne beneficio e valorizzarne l’uso.
Proseguiremo, poi, con il sostegno alle misure a favore dei cittadini e delle imprese valdostane finalizzate alla diffusione di mezzi di trasporto a ridotto impatto ambientale, completando la rete delle colonnine di ricarica.
Turismo: una regione alpina attraente tutto l’anno
Il turismo è un settore essenziale e strategico per la nostra regione: la bellezza dei nostri paesaggi, unita alla qualità dell’accoglienza ed alle infrastrutture turistiche e sportive sono gli atout che hanno dimostrato come si possa ancora crescere e consolidare la nostra attrattività sia a livello nazionale che internazionale, quale destinazione per tutti ed in tutte le stagioni: la destagionalizzazione è un obiettivo cardine da raggiungere.
Ciò necessariamente passa attraverso la valorizzazione delle nostre potenzialità e delle risorse meno conosciute durante la stagione primaverile e quella autunnale, anche per mezzo del cosiddetto turismo “lento” di carattere culturale ed enogastronomico, legato ai cicli produttivi dell’attività agricola, anche attraverso nuove forme di ospitalità che consentono di conoscere da vicino le nostre realtà rurali.
Occorrerà a tal fine continuare promuovere con forza esperienze come il Cammino Balteo e la Via Francigena, per attrarre flussi turistici anche nelle stagioni intermedie, così come valorizzare adeguatamente i nuovi impianti di risalita fruibili durante tutti i mesi dell’anno, in un’ottica di multifunzionalità, e che potranno consentire di vivere esperienze inedite ed affascinanti.
Nell’ottica di tale proposta turistica si inserisce anche la valorizzazione dell’intera rete sentieristica presente nella nostra regione, anche mediante il completeremo della mappatura, la classificazione e la regolamentazione della rete stessa, anche per uso cicloturistico, per implementarne la fruibilità e promuovere una forma di turismo sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Va assicurata, altresì, la piena valorizzazione delle guide escursionistiche e naturalistiche, in particolare nel contesto della parte valdostana del Parco del Gran Paradiso e delle aree protette regionali.
L’obiettivo cardine della sostenibilità, che guida la nostra azione di Governo, potrà essere raggiunto anche per il tramite di iniziative che consentiranno, vedendolo da un’altra prospettiva, di creare delle opportunità lavorative di stabilità, al fine di permettere agli operatori ed alle loro famiglie di continuare a vivere in montagna, anche in un’ottica di contrasto al fenomeno di denatalità, e di rendere vitali le nostre comunità“alte”.
E’, poi, necessario proseguire nel rinnovamento degli impianti di risalita dei vari comprensori con una funzione di sviluppo legato al turismo invernale, avvantaggiato dalla quota altimetrica, ma anche di diversificazione nella stagione estiva, così come avvenuto negli ultimi anni.
La destagionalizzazione va, però, pensata in sinergia con gli Enti Locali, gli operatori dei settori turistico-ricettivo e commerciale e più in generale con tutti i portatori di interesse, in un’ottica di sviluppo di un turismo rispettoso dell’ambiente e sostenibile.
Oltre alla destagionalizzazione, con tutti i suoi aspetti derivanti, un altro aspetto sul quale lavoreremo è l’inclusione turistica, mediante il finanziamento e la realizzazione di progetti di ampio respiro per sviluppare una rete di destinazioni accessibili e accoglienti per persone con bisogni speciali, rendendo la nostra offerta, sia estiva che invernale, veramente inclusiva anche attraverso la formazione dei nostri operatori e dei professionisti della montagna, oltre che il sostegno alla realizzazione di infrastrutture presso le nostre località turistiche.
Riteniamo, inoltre, importante che si proceda alla creazione di un Osservatorio del turismo per monitorare i flussi in modo analitico, raccogliendo dati quantitativi e qualitativi per orientare efficacemente le politiche turistiche regionali, anche al fine di attenuare le situazioni di overtourism che interessano alcuni attrattori turistici in determinati periodi dell’anno.
Opereremo, inoltre, per la valorizzazione di tutti gli eventi sportivi che da sempre caratterizzano la nostra realtà così vivace durante tutto l’anno, con il mutare delle stagioni, anche attraverso l’allestimento di una legge quadro riguardante lo sport e gli eventi sportivi.
Sarà necessario, a tal fine, continuare a sviluppare le necessarie strategie finalizzate all’organizzazione sul nostro territorio di eventi sportivi di caratura internazionale, considerata la capacità organizzativa dimostrata dalle nostre comunità ed il valore promozionale-turistico di tali manifestazioni, anche per consentire in seguito agli eventi al grande pubblico di essere stimolato a svolgere attività sportiva sugli stessi tracciati e negli stessi contesti dove hanno gareggiato i professionisti: ciò in una chiave di sviluppo turistico durevole ed inclusivo.
Nell’ambito del sostegno alle manifestazioni sportive non dovranno essere trascurate le attività sportive amatoriali che da sempre caratterizzano la nostra realtà e che consentono momenti di aggregazione insostituibile, oltre che di confronto fra le diverse generazioni che vi partecipano.
Si continuerà a riservare una particolare attenzione alle professioni della montagna, mediante il sostegno e la valorizzazione delle attività svolte dalle guide alpine, dai maestri di sci, dagli accompagnatori di media montagna e, in generale, da tutte le professionalità legate alla montagna, che consideriamo attività fondamentali per lo sviluppo turistico della nostra regione, oltre che uno sbocco occupazionale interessante per i nostri giovani.
Tutto quanto illustrato dovrà trovare evidenza nell’ambito del nuovo Piano di Marketing Strategico che definirà le linee guida dello sviluppo, della promozione e del marketing del sistema turistico regionale, previo ampio coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle realtà presenti sul territorio, anche al fine di creare i presupposti per la realizzazione di un calendario unico degli eventi.
Infine, occorrerà favorire la riconversione di edifici esistenti al fine di creare alloggi destinati ai lavoratori stagionali del settore turistico, commerciale e della ristorazione, con la previsione di forme di gestione innovative, così da rispondere in modo più ampio alle esigenze di reperimento, fidelizzazione e trasferimento definitivo del personale in tutte le località, in particolare in quelle a più alta intensità turistica.
Peraltro, misure specifiche e adeguate saranno previste anche per il settore commerciale, in modo particolare per quanto riguarda il piccolo commercio di vicinato i cui esercizi, dislocati su tutto il territorio regionale, sono il cuore pulsante delle nostre piccole comunità di montagna.
La salute al primo posto
Il nostro impegno, come più volte già evidenziato in modo trasversale, è per una Valle d'Aosta dove ogni persona possa sentirsi sicura, protetta e inclusa.
Va assicurata una sempre maggiore capacità di riorganizzazione e di integrazione dei servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali, mettendo al centro i bisogni dei cittadini, attraverso un welfare moderno, di prossimità e capace di rispondere con efficacia alle nuove sfide sociali.
La salute è un bene pubblico fondamentale. La nostra azione sarà volta a rafforzare il Servizio Sanitario Regionale, garantendo cure di qualità, riducendo le disuguaglianze e investendo in innovazione e prevenzione.
Daremo, così, concreto avvio alla fase di realizzazione del Presidio Unico Ospedaliero Regionale "Umberto Parini", per la realizzazione una struttura moderna, efficiente e sicura, che si integrerà con la città di Aosta ed eviterà l’isolamento anche fisico del paziente e di chi lo assiste e cura. Particolare attenzione sarà riservata alla realizzazione delle infrastrutture a contorno ed a servizio dell’ospedale nell’ambito di un contesto di riqualificazione che deve essere valutato complessivamente ed in maniera organica, anche al fine di garantire una piena ed immediata fruibilità delle strutture sanitarie. Allo stesso modo dovranno essere previste delle sinergie con il Comune di Aosta per ridurre le criticità ed i disagi durante il periodo di avanzamento dei lavori.
Intensificheremo, inoltre, le misure per ridurre i tempi di attesa, attraverso il monitoraggio costante, l’attuazione dei progetti sperimentali di Ospedale Flessibile e la collaborazione con le strutture accreditate, creando così la giusta e necessaria sinergia tra pubblico e privato.
Attueremo, inoltre, il Piano Regionale della Prevenzione, promuovendo gli screening oncologici e le campagne vaccinali.
Occorrerà, poi, valorizzare e, laddove necessario, completare le Case di Comunità, degli Ospedali di Comunità e della Centrale Operativa Territoriale, per una sanità che sia più vicina ai cittadini e garantita su tutto il territorio regionale.
Intendiamo, inoltre, potenziare e modernizzare i centri traumatologici siti presso le località sciistiche, anche in un’ottica turistica, a garanzia di ospiti e residenti.
Completeremo l'adeguamento del Fascicolo Sanitario Elettronico per renderlo pienamente fruibile e svilupperemo la telemedicina per migliorare l'accesso alle cure, soprattutto per chi vive nelle comunità e nei territori più isolati che deve poter usufruire dei servizi primari per poter continuare a vivere la montagna ed a farla vivere.
Occorrerà poi investire in maniera netta sul nostro personale sanitario, promuovendo la formazione, migliorando il benessere organizzativo e attivando nuovi corsi di laurea per le professioni sanitarie per rendere il nostro Sistema Sanitario Regionale più attrattivo e contrastare la carenza di professionisti.
Sarà, inoltre, necessario valutare l’introduzione di strumenti contrattuali mirati che possano fungere da elemento di sostegno e di valorizzazione delle diverse professionalità, oltre che fattore di attrattività, dando così la possibilità di rivedere strutturalmente l’organizzazione del servizio sanitario pubblico.
Sarà, poi, da valutare l’attivazione di nuove forme di collaborazione internazionale al fine di poter usufruire di competenze e di professionalità a supporto di quelle in essere.
La valorizzazione del personale sanitario, per essere efficace, non può prescindere però dalla definizione di metodologie di lavoro innovative e supportate da una dotazione tecnologica all’avanguardia.
Infine, con particolare riferimento alle nuove esigenze di erogazione dei servizi sociali, socio-assistenziali, oltre che socio-educativi, sarà necessario proseguire nell’effettuazione delle opportune valutazioni nell’ambito di un percorso già avviato per giungere alla costituzione di un ente strumentale, con la possibilità di estendere la sua azione, altresì, agli enti locali che saranno chiamati a condividere il percorso intrapreso dall’Amministrazione regionale in tale ambito.
Politiche sociali integrate a favore dei più fragili
Vogliamo costruire un sistema di welfare che risponda in modo integrato e personalizzato ai bisogni delle persone più fragili, avendo piena coscienza del progressivo invecchiamento della popolazione residente.
Andrà, così, definito un nuovo sistema regionale di welfare per una razionalizzazione dei vari interventi, anche con l’eventuale verifica in merito alla possibilità di individuare nuovi indicatori della situazione reddituale, che possano prendere in considerazione la realtà valdostana, al fine di garantire maggiore efficienza ed equità.
In merito al supporto delle persone con disabilità, promuoveremo l'autodeterminazione attraverso progetti di vita individualizzati e personalizzati, costruiti dalle persone con disabilità in base alle loro inclinazioni e aspettative, in collaborazione con i caregiver familiari e con gli operatori della presa in carico, tutto ciò ad integrazione degli altri interventi offerta a sostegno della disabilità e dell’inclusione.
Potenzieremo, poi, le misure di lotta alla povertà, garantendo la continuità dei progetti di emergenza abitativa e i servizi di abitazione temporanea per persone in condizione di grave marginalità, identificando spazi adeguati anche per le situazioni emergenziali in aumento nei mesi invernali, così come andranno assicurati e valorizzati i Punti Unici di Accesso e il Pronto Intervento Sociale per offrire risposte tempestive e qualificate alle emergenze sociali, 24 ore su 24.
Sarà, poi, fondamentale completare l'iter di approvazione della nuova legge regionale per adeguare la normativa al Codice del Terzo Settore, valorizzando il ruolo fondamentale delle associazioni e del volontariato.
Il volontariato, d’altronde, nei diversi settori è una realtà imprescindibile della nostra comunità e ricchezza inestimabile per il territorio. Intendiamo giungere alla realizzazione di una “Casa del Volontariato” che possa diventare un luogo di incontro, di organizzazione e di collaborazione fra le varie realtà, uno spazio fisico che trovi realizzazione anche attraverso il recupero e la valorizzazione di una struttura di proprietà regionale da destinare a tale scopo.
Inoltre, va presa in considerazione l’opportunità di rivedere e riorganizzare la disciplina regionale in materia, valutando anche la predisposizione di un testo normativo dedicato.
Il sostegno alle famiglie
Le famiglie sono il nucleo fondamentale della nostra comunità. Le nostre politiche mirano a sostenerla in ogni sua fase, promuovendo la genitorialità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e l'invecchiamento attivo.
Occorrerà a tal fine potenziare le attività del Centro per le famiglie, offrendo azioni informative, laboratori a sostegno della genitorialità, consulenze psico-educative e supporto per ogni fase della vita familiare. Sarà opportuno valutare attentamente la percorribilità di politiche di sostegno da parte dell’amministrazione regionale per il versamento dei contributi previdenziali volontari da parte di coloro che lasciano il posto di lavoro per assistere anziani così come valutare l’introduzione di mirate misure di defiscalizzazione.
Dovrà essere effettuata a tal proposito una seria riflessione circa l’introduzione di detrazioni regionali per i figli a carico e di un’agevolazione fiscale stabile a favore delle famiglie con figli, in relazione alla manovrabilità consentita. Tale azione dovrà essere valutata nell’ottica di creare fiducia nei confronti di chi decide di formare una famiglia, con particolare attenzione per i nuclei numerosi.
Inoltre, una particolare attenzione, oltre alla valutazione di manovre fiscali attraverso strumenti innovativi già sperimentati in altri contesti, verrà posta alla ricerca di soluzioni, nell’ambito di situazioni caratterizzate da forte pressione inflazionistica, con riferimento all’incidenza delle spese essenziali sostenute dalle famiglie.
Intendiamo, poi, proseguire nella collaborazione con gli enti locali al fine di implementare i servizi a favore dei minori, anche adottando le politiche mirate alla conciliazione delle famiglie nel periodo estivo
Allo stesso modo andranno promosse iniziative per la valorizzazione della popolazione anziana, favorendone la partecipazione alla vita sociale e culturale.
Il rafforzamento della rete delle microcomunità per gli anziani si rende, poi, necessaria per la percentuale crescente di persone in età sempre più avanzata.
Tale rafforzamento va accompagnato da adeguate misure a sostegno del mantenimento e dell’assistenza degli anziani nella propria abitazione.
Queste iniziative dovranno essere necessariamente coordinate nell’ambito della nascita del nuovo modello di gestione, caratterizzato, come sopra detto, dalla nascita di un ente strumentale.
Riteniamo, altresì, importante provvedere a riformare la legislazione regionale per rafforzare le politiche di prevenzione, potenziare il “Reddito di libertà” per l'autonomia economica delle persone vittime di violenza e strutturare servizi di seconda accoglienza e percorsi di presa in carico per i soggetti autori di violenza.
Le politiche per la casa
Il diritto all'abitare è una nostra priorità. Intendiamo riformare le politiche abitative per rispondere in modo più efficace al disagio e garantire a tutti l'accesso a una casa dignitosa.
Va strutturato un sistema integrato che affronti il disagio abitativo in modo multidimensionale, collegando le politiche abitative a quelle sociali, lavorative e educative, anche mediante un intervento normativo di razionalizzazione, anche valutando l’introduzione di interventi di sostegno a favore dei nuclei più fragili.
Proseguiremo, poi, nell’attuazione piano di interventi di recupero e ristrutturazione degli alloggi sfitti gestiti da ARER, per renderli nuovamente disponibili per l'assegnazione con formule innovative e riservare una quota all'emergenza abitativa, potenziando gli interventi di efficientamento energetico sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica, al fine di contenere i consumi e i costi per i nuclei familiari più fragili.
Inoltre si dovrà proseguire, collaborando con gli enti locali e le associazioni operanti sul territorio, nel percorso finalizzato al sostegno di iniziative di housing sociale.
Pour un système éducatif de qualité
Investir dans l’éducation, la recherche et la culture, c’est investir dans l’avenir de la Vallée d’Aoste. Un système éducatif de qualité, une université attrayante et un patrimoine culturel valorisé sont les piliers de la croissance civile, sociale et économique de notre communauté. Nous voulons valoriser pleinement notre autonomie pour former des citoyens conscients et compétents, capables de faire face aux défis de l’avenir et de contribuer au développement d’un territoire dynamique et ouvert au monde, en donnant force à notre plurilinguisme et nos traditions.
L’école est le cœur de notre communauté. Notre engagement est pour un système éducatif équitable, accessible et de haute qualité, de la petite enfance à l’école secondaire, jusqu’aux opportunités offertes par notre Université, une sorte de filière éducative, qui réserve une attention particulière aux petites écoles de montagne.
Le système scolaire-éducatif doit être de plus en plus caractérisé par des éléments permettant de valoriser les spécificités et les spécialisations présentes sur le territoire en matière d’art, d’agriculture, de tourisme et de sport, aussi par le dépassement de la centralisation en quelques pôles scolaires et la création d’un système dans lequel les différentes composantes, caractérisées par une identité propre, puissent dialoguer et compléter l’offre scolaire et formative.
Nous croyons fermement que les programmes scolaires garantissent des cours appropriés de civilisation et d’histoire valdôtaine, ainsi que de notions de droit régional, pour une citoyenneté pleine et consciente.
Il sera également nécessaire de renforcer la dimension internationale de nos écoles, en promouvant des projets d’échange des élèves et des enseignants et des parcours pour obtenir des certifications linguistiques au niveau académique et professionnel, en tenant compte de nos particularités linguistiques dont la valorisation doit être un objectif incontournable.
Nous renforcerons ensuite le système intégré d’éducation et de formation, en promouvant la formation conjointe des opérateurs, la création de pôles pour l’enfance et les coordinations pédagogiques territoriales afin d’assurer la continuitééducative. Le passage de la crèche - de service à demande individuelle à un service éducatif - doit être mis en œuvre, afin que l’accès aux services pour la petite enfance soit durable pour tous avec le développement du système intégré 0-6 ans.
Il sera également essentiel de continuer à réduire le taux d’abandon scolaire.
Nous intensifierons ainsi les actions de contraste à travers des parcours de tutorat et d’orientation, pour renforcer les compétences de base et soutenir chaque élève dans son parcours de vie, également à travers le soutien à la capillarité des écoles sur le territoire, en différenciant autant que possible l’offre pour accroître l’attractivité de l’ensemble du système scolaire.
Des actions visant à soutenir les étudiants-travailleurs, tant publics que privés, seront également nécessaires pour accroître les opportunités qui leur sont réservées, telles que des cours du soir, des aides économiques et des possibilités de conciliation entre la scolarité et le travail.
Nous reconnaissons l’importance de la santé mentale des jeunes et considérons qu’il est essentiel que soient activés des services complémentaires visant au bien-être psychologique des élèves, en particulier pendant les moments critiques de l’adolescence, pour lutter contre les fragilités qui caractérisent la société actuelle.
Quant à la formation des enseignants, il faudra assurer, par des conventions spécifiques avec l’Université de la Vallée d’Aoste et d’autres universités de proximité, le déroulement en Vallée d’Aoste des parcours prévus pour l’obtention des titres habilitants requis pour compléter le parcours de recrutement du personnel scolaire.
Dans le même temps, nous mettrons en œuvre le plan de formation régional, axé sur l’inclusion, le plurilinguisme, le numérique et les disciplines STEM, afin de créer des environnements d’apprentissage innovants et stimulants.
En ce qui concerne les établissements scolaires, nous poursuivrons le vaste programme de rénovation, d’amélioration sismique et d’efficacitéénergétique des bâtiments, comme l'"Ex Manzetti" et l'"Ex magistrali" à Aoste, et des établissements supérieurs sur tout le territoire, pour garantir des immeubles sûrs, adéquats, modernes et fonctionnels, en prévoyant la réalisation et la modernisation des installations d’accueil des étudiants tout au long de leur parcours d’études.
Il faut ensuite préparer un plan extraordinaire d’interventions dans les équipements, les nouvelles technologies et le matériel didactique nécessaires au fonctionnement des différents instituts et à la qualification de l’offre de formation.
L’Université de la Vallée d’Aoste : un pôle d’excellence au cœur des Alpes
L’Université de la Vallée d’Aoste est une ressource stratégique que nous voulons renforcer pour la rendre toujours plus attrayante, enracinée dans le territoire mais avec un regard international.
En ce qui concerne l’infrastructure, nous allons terminer la réalisation du nouveau pôle universitaire à l’ancienne caserne Testafochi, avec la rénovation des immeubles Giordana et Beltricco et l’aménagement des espaces verts, créant un campus moderne et fonctionnel.
Nous soutiendrons également l’Université dans l’activation de nouveaux programmes d’études supérieures dans des domaines stratégiques pour le territoire et dans la consolidation de la formation supérieure (master, cours de perfectionnement), même en accord avec d’autres universités italiennes, françaises et européennes.
L’Université de la Vallée d’Aoste se développe et il est donc temps de la caractériser par rapport aux thématiques qui qualifient notre réalité territoriale alpine, d’une part en cultivant les relations internationales et, d’autre part, en mettant en œuvre des parcours d’études universitaires et post-universitaires qui puissent bien valoriser le contexte montagnard, en synergie avec les réalités vertueuses du territoire, qui doivent être impliquées, toujours dans le but de « ouvrir » l’Universitéà l’extérieur.
Nous considérons, ensuite, qu’il est indispensable de poursuivre la réalisation de nouveaux logements pour étudiants, à partir de celui déjà programmé dans le « Palais Cogne » d’Aoste, afin de répondre aux besoins en logements.
Afin de continuer à soutenir concrètement les étudiants et leurs familles, nous évaluerons également les montants des bourses d’études universitaires afin de vérifier leur adéquation aux différentes situations.
Nous renforcerons également les centres de recherche de l’Université et la collaboration avec le tissu socio-économique régional, pour garantir que la recherche universitaire produise un impact positif et concret sur notre territoire.
Sauvegarde et valorisation de notre patrimoine culturel
Notre patrimoine culturel –- archéologique, architectural et paysager - est un héritage précieux que nous devons protéger et rendre accessible.
Dans ce but, nous souhaitons compléter et mettre en œuvre le Plan stratégique pour la culture, issu d’une démarche participative, pour définir une vision commune et renforcer la gouvernance culturelle régionale, en intégrant les politiques culturelles aux autres vocations du territoire.
Nous poursuivrons les travaux de restauration, d’entretien et de valorisation de nos sites emblématiques, tels que les monuments romains d’Aoste, le château Gamba, le château de Quart et le château d’Aymavilles, et cela grâce notamment aux fonds du PNRR.
Il est également nécessaire de consolider et d’élargir le circuit des sites culturels accessibles au public, en conciliant leur valorisation constante avec leur mise en réseau, en particulier à travers des modèles de gestion innovants, susceptibles de développer et de valoriser les profils professionnels, en passant notamment par des parcours de formation appropriés, et ce, dans le but d’assurer des services de qualité pour des sites d’excellence.
Le rôle capital du Fort de Bard en tant que pilier culturel s’est désormais affirmé et, à ce propos, sa modernisation et des investissements supplémentaires sont prévus. En outre, suite à l’achat du château d’Introd, des travaux de mise en valeur seront entrepris. Par ailleurs, les interventions concernant le château d’Arvier seront menées à bien, tout comme le développement d’infrastructures desservant les châteaux d’Aymavilles et de Saint-Pierre, ainsi que le chantier du château de Quart.
En ce qui concerne le MégaMusée (Aire mégalithique), nous souhaitons garantir au site une plus grande autonomie de gestion, afin de consolider son rôle de pôle culturel d’envergure internationale.
Enfin, nous mettrons en œuvre les investissements du PNRR pour la numérisation de notre patrimoine culturel, afin de le rendre plus accessible et de garantir sa conservation dans le temps, ce qui reste essentiel.
Une communauté vivante est une communauté qui produit de la culture et en profite : c’est pourquoi nous soutiendrons une offre culturelle riche et diversifiée, en mesure de faire participer tous les citoyens et d’attirer les visiteurs.
Nous nous engageons à continuer d'investir et de soutenir les activités liées à l'éducation et à la formation musicale des jeunes, entendues comme outil d'émancipation et de culture, mais aussi d’incontournable agrégation sociale, et ce, grâce à l'important engagement du Conservatoire de la Vallée d'Aoste, des fanfares et des chorales sur le territoire. Par ailleurs, nous ne manquerons pas de mettre en avant les meilleures expressions musicales, surtout juvéniles, présentes sur le territoire et d’apporter notre soutien à des projets expérimentaux, nouveaux ou déjà en cours.
Nous soutiendrons également les événements et les activités théâtrales, la musique, la production cinématographique par le biais de la Film Commission, ainsi que la promotion de la lecture - grâce au système bibliothécaire - et la valorisation de nos langues.
Nous continuerons d’organiser des expositions d'importance nationale et internationale au Musée Archéologique Régional et au Centre Saint-Bénin, ainsi qu’en l’ancienne église Saint-Laurent, dans le cadre d’une valorisation plus large et plus complète de l’ensemble historique, monumental et culturel de Saint-Ours.
Nous continuerons également de soutenir la Saison culturelle en tant que rendez-vous phare de notre offre.
Nous développerons ensuite notre adhésion à l'Association Abbonamento Musei avec le Piémont et la Lombardie, afin de consolider la promotion de notre patrimoine dans une perspective macro-régionale.
Il conviendra également de poursuivre avec conviction la démarche de valorisation des Sociétés savantes, détentrices de la culture et de la tradition valdôtaine dans différents domaines, et ce, notamment par une action de modernisation progressive et de soutien visant à y associer les nouvelles générations, tout en garantissant l’autonomie desdites sociétés. Une réflexion devra être engagée sur l'opportunité d’encourager des formes d'agrégation physique sur leurs territoires respectifs.
Il faudra ensuite assurer la continuité et le soutien de toutes les réalités spécifiques de notre culture et de nos traditions, y compris le théâtre populaire, la musique locale et les sports traditionnels, qui doivent être considérés comme des manifestations majeures du savoir, de la culture et de réunion, à valoriser en tant qu’atouts cruciaux et essentiels de la Vallée d'Aoste que nous souhaitons transmettre à nos enfants.
Enfin, une attention toute particulière devra être consacrée au véritable fondement de notre culture et de notre particularisme linguistique : au francoprovençal (notre patois), au titsch et au töitchu, les langues de notre tradition, afin qu'elles ne tombent pas en désuétude, mais continuent d’être vivantes et parlées, enseignées et transmises, employées dans la toponymie et dans la communication institutionnelle et ce, grâce aussi à des outils innovants et attrayants, même pour les jeunes générations.
Solidità economica, certezza di risorse e ordinamento adeguato: un sistema complesso e coordinato
Tutto quanto sinora illustrato - deve essere ben evidenziato - è possibile perseguirlo e realizzarlo solamente se si verificano determinate condizioni.
Innanzitutto è fondamentale una solidità economico-finanziaria, un bilancio solido con solide fondamenta, situazione attuabile per il tramite di un’oculata e costante programmazione di investimenti ed un giusto equilibrio di spese correnti.
A tal fine è necessaria una certezza di risorse e, inoltre, è essenziale una continua interlocuzione con il Governo italiano, oltre che la puntuale verifica di tutti i provvedimenti statali: una vigile attenzione affinché vengano sempre garantite le nostre particolarità e rispettato il nostro ordinamento speciale costituzionalmente garantito.
A cascata, tale certezza di risorse la Regione la deve garantire agli enti locali, cosa che negli ultimi anni e a seguito di notevoli sforzi programmatori è già stata assicurata.
Il quadro normativo, poi, deve essere chiaro, la cornice ed il perimetro ben delineato, così, come anche in tal caso, ben definiti devono essere i criteri di riparto delle risorse assegnate alle amministrazioni locali. A tal proposito sarà necessaria una riflessione sull’eventuale revisione delle norme che definiscono tale riparto, anche in relazione alle mutate valutazioni riguardanti i nuovi bisogni.
Occorre poi ampliare l’orizzonte, perché il sistema economico pubblico valdostano non comprende solo la Regione e gli enti locali: un ruolo essenziale lo rivestono sicuramente le società partecipate.
Le società partecipate, unitamente agli enti strumentali, rappresentano, infatti, un elemento cardine della realtà economica valdostana, anche per il loro ruolo di braccio operativo della Regione.
Proprio in relazione a tale importanza strategica del settore delle partecipate, si rende importante effettuare una loro valutazione complessiva di utilità, mission e funzioni. Sarà, inoltre, utile disporre di un Tavolo di Coordinamento tra società partecipate per condividere buone pratiche su appalti, personale e risposte alle esigenze del socio pubblico.
Un’attenzione particolare, fra le società partecipate indirettamente dalla Regione, va riservata, per il suo peso economico e per l’impatto del suo ritorno sul bilancio regionale, alla CVA S.p.a. alla quale deve essere confermata e garantita la sua missione pubblica con particolare riferimento all’attenzione ai costi dell’energia, al mantenimento delle entrate per la Regione, alla tutela dell’occupazione, alla diversificazione degli investimenti ed al posizionamento nel panorama delle energie rinnovabili anche nel settore dell’eolico e del fotovoltaico, garantendo alla società stessa le migliori condizioni per competere ed investire.
Quanto a Finaosta S.p.a., deve continuare a svolgere ed a rafforzare il suo ruolo di direzione e coordinamento sugli indirizzi strategici regionali, procedendo alla verifica periodica degli obiettivi e delle decisioni fondamentali, vedendo sempre garantita autonomia gestionale. Va, altresì, stimolata una sempre maggiore sua operatività a favore delle imprese e dell’occupazione, anche ricalibrando i fondi rotativi e attraverso ulteriori forme di contributi e di sostegni, anche favorendo il partenariato pubblico-privato e stimolando l’elaborazione di nuovi strumenti finanziari a sostegno del tessuto economico regionale.
Con riferimento, infine, alla società Casinò de la Vallée: dopo il Concordato, va valutata con pragmatismo l’opportunità di affidare con gara ad un privato l’eventuale gestione della Casa da Gioco e del collegato Grand Hôtel Billia, sulla base di valutazioni e considerazioni conseguenti alle risultanze degli studi e degli approfondimenti affidati a Finaosta S.p.a. attualmente in fase di realizzazione, con particolare attenzione alle ricadute occupazionali, mantenendo le condizioni di lavoro degli attuali occupati, ed all’economia del territorio.
Mi avvio a concludere l’illustrazione di questo documento programmatorio: un documento sicuramente non esaustivo, ma che costituisce comunque sia una buona base di partenza per un importante lavoro per la programmazione delle attività da svolgere nei prossimi 5 anni, sia il presupposto concreto per un confronto con le parti sociali al fine di individuare il miglior approccio possibile per rispondere alle esigenze del territorio e dell’intera comunità, elementi sui quali lavorare per dare delle risposte ai valdostani nel quinquennio a venire.
Un’ultima annotazione. La realizzazione dei punti di questo programma passa necessariamente attraverso l’essenziale collaborazione delle strutture amministrative, il determinante contributo di personale qualificato e la passione che ogni attore sia politico che tecnico-amministrativo deve e possa apportare alla realizzazione dio quello che deve essere un progetto collettivo che riguarda un’intera comunità.
Per dar corso all’attuazione del programma di governo come sopra riassunto si propone la seguente articolazione degli Assessorati:
- Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile
- Assessorato Affari europei, Innovazione, PNRR, Politiche nazionali per la montagna e Politiche giovanili
- Assessorato Agricoltura e Risorse naturali
- Assessorato Bilancio, Finanze e Politiche creditizie;
- Assessorato Istruzione, Cultura e Politiche identitarie
- Assessorato Opere pubbliche, Territorio e Ambiente
- Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali;
- Assessorato Turismo, Sport e Commercio.