Festival des peuples minoritaires

 

Tre giorni di incontri e di scambi all'insegna della fratellanza, al termine dell'estate, sotto il cielo accogliente della Valle d'Aosta: ecco come si è presentata la terza edizione del Festival des peuples minoritaires.

Questa nuova edizione ha proposto attività ed eventi sempre più ricchi e appassionanti. Anche quest'anno è stato dato grande spazio ai giovani, com'è giusto che sia in ogni rivendicazione, come la nostra, legata alle battaglie per un ideale e, con loro, spazio alla musica che calma lo spirito, riappacifica i cuori, avvicina le diverse sensibilità e rinforza i legami. Spazio quindi alla festa che rafforza le nuove alleanze nate dai profondi legami che uniscono i diversi popoli del mondo. Ma anche spazio alla riflessione comune, alimentata da esperienze maturate a latitudini diverse, in ambienti unici e particolari. Quebecchesi, sardi, galiziani, ospiti d'onore di questa edizione, valdostani e tutti gli altri peuples frères, uniti in una lotta comune, si sono presentati attraverso le loro pubblicazioni nei rispettivi stand, ma anche, e soprattutto, nei forum consacrati quest'anno ad una riflessione comune sulle proprie radici: la storia, la lingua, il sistema di valori, l'organizzazione sociale, le particolarità culturali. È attraverso la conoscenza delle proprie radici che si acquisisce la piena coscienza di ciò che si è; che si comprende cosa si vuole diventare; che si ritrovano le ragioni della lotta delle minoranze e la forza per portarla avanti. Possa questo incontro annuale, che la Valle d'Aosta è stata felice di proporre ai peuples frères, aver fatto riscoprire il piacere di stare insieme e creare nuove sinergie indispensabili alla realizzazione dei nostri progetti di pace, di rispetto reciproco e di libertà.

Laurent Viérin
Assessore all'Istruzione e Cultura
della Regione autonoma Valle d'Aosta

 



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