La Comunità montana di cui è Presidente comprende Comuni con peculiarità molto diverse tra loro. Quali ritiene siano i punti di forza dal punto di vista ambientale del territorio interessato?
La comunità montana Monte Emilius è composta da 10 comuni situati nella valle centrale della regione: 3 comuni sono all'adret, mentre gli altri sono all'envers. Sono tutti nella cintura di Aosta, eppure rimangono con la loro caratteristica di paesi montani, immersi nella natura. La sede della comunità è al Villair di Quart, in un vecchio caseggiato di recente ristrutturazione. Sul territorio della comunità ci sono diversi servizi importanti, tra i quali microcomunità per gli anziani, asili nido e scuole medie.
Il turismo è per alcuni comuni solamente a livello familiare e non ha un grosso impatto sull'ambiente, anzi aiuta a mantenere certe peculiarità, mentre per la conca di Pila lo sviluppo turistico è stato notevole ed è un turismo invernale di massa, ma ultimamente tutti gli interventi sono stati effettuati col rispetto del territorio. Nei nostri comuni abbiamo anche un turismo culturale grazie a monumenti e siti di notevole interesse, come i castelli di Fénis e Quart, la zona umida di Brissogne, Quart e Saint- Marcel o le miniere di rame a Saint- Marcel che andranno maggiormente rivalutati. Lungo la Dora scorre la pista ciclo-pedonale ed è già emersa l’idea di mettere in relazione la rete della mobilità dolce con le attività sportive legate all’acqua.
Quali sono stati invece in questi anni i problemi di carattere ambientale che si sono presentati?
Per la gesione dei rifiuti è stato indetto un nuovo appalto con cui ci proponiamo di attuare iniziative volte alla riduzione della produzione dei rifiuti urbani e al potenziamento della raccolta differenziata. Per consentire il raggiungimento degli obiettivi ci proponiamo di promuovere lo sviluppo dell'autocompostaggio domestico nei centri poco urbanizzati e interventi mirati all'eliminazione o alla riduzione di prodotti a perdere. Questi interventi devono soprattutto essere rivolti al rispetto del nostro ambiente e devono cercare di sensibilizzare in modo particolare i giovani.
Su tutto il territorio c'è una buona quantità di acqua sia per uso domestico che irriguo. Bisognerà comunque prevedere la razionalizzazione e una migliore gestione al fine di ottimizzarne l'utilizzo.
Il territorio di montagna in cui viviamo richiede una pianificazione territoriale che prevede un’attenta gestione dei rischi naturali (valanghe, frane, inondazioni). Quali sono stati i principali interventi nel territorio in questa direzione? Il nostro territorio, purtroppo, ha subito gravi danni e perdite umane nell'alluvione del 2000. A tutt'oggi sono stati effettuati importanti interventi per la difesa del territorio. Tutti i comuni hanno mappato le loro zone a rischio idrogeologico ed in particolare i comuni di Fénis e Pollein (tra i più gravemente colpiti nel 2000) oggi fanno anche delle prove di evacuazione della popolazione con il supporto della protezione civile. Inoltre la frana della Becca di nona è costantemente monitorata.
Cosa vede nel futuro della Comunità montana in termini di sviluppo (potenziamento di agricoltura/turismo/attività produttive) e di gestione del territorio? La strategia di sviluppo della comunità tende al riequilibio economico e sociale tra le zone maggiormente sviluppate dal punto di vista turistico con le aree rurali e a forte vocazione agricola.
La comunità, inoltre, organizza manifestazioni sportive, enogastronomiche e culturali per promuovere le attività economiche e turistiche presenti sul territorio. Cosa vuol dire per lei essere Presidente della Comunità montana?
La comunità montana svolge funzioni di competenza comunale che, per le loro caratteristiche tecniche e dimensionali, non possono essere svolte dai singoli comuni (servizi sociali, contabili, smaltimento dei rifiuti, gestione del territorio, ecc...).
Mi rendo conto di quanto sia delicato il compito di gestire un ruolo che ricopro solo da quattro mesi; ma la mia volontà è di operare nel rispetto delle esigenze del territorio e di chi vi abita. Intendo lavorare per conservare e rafforzare un gruppo coeso, intensificando anche i rapporti istituzionali con gli altri enti. Solo così si può raggiungere l'obiettivo principale: ”Promuovere e valorizzare il territorio, mettere insieme le risorse e le iniziative culturali”. Occorre poi ottimizzare le risorse, solo così l'ente montano potrà svolgere al meglio la sua funzione di coordinamento degli enti comunali, ed in particolare delle funzioni che esse esercitano. Non mancherà il confronto con le altre comunità montane su temi comuni e si lavorerà coinvolgendo tutte le parti interessate.