Concessioni e subconcessioni di derivazione d'acqua

L’acqua, ancorché non ancora estratta dal sottosuolo, è un bene demaniale ai sensi dell’articolo 144, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per poterla utilizzare occorre ottenere la concessione di derivazione d’acqua. 

Con l’approvazione dello Statuto speciale della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, approvato con legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948, le acque pubbliche utilizzate a scopo irriguo e potabile furono trasferite al demanio della Regione. Le ulteriori acque esistenti nella Regione, inoltre, furono date in concessione gratuita per novantanove anni, rinnovabili, direttamente alla Regione. 

Più recentemente con il decreto legislativo 21 dicembre 2016, n. 259, tutti i beni del demanio idrico situati nel territorio regionale, con esclusione dei beni dell’alveo e delle pertinenze della Dora Baltea dalla confluenza della Dora di Ferret con la Dora di Vény fino al confine con la regione Piemonte fanno parte del demanio idrico della Regione. 

L’Agenzia del Demanio, con apposito verbale in data 19 luglio 2017, ha formalmente consegnato all’Amministrazione regionale tutti i beni del demanio idrico situati nel territorio della Regione Valle d’Aosta, ad eccezione di quelli afferenti alla Dora Baltea, in ossequio alle disposizioni di cui al d.lgs. 259/2016. 

In ragione delle suddette disposizioni normative, nel territorio della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, l’autorizzazione all’utilizzo delle acque della Dora Baltea, ad eccezione degli impieghi ad uso irriguo e potabile, si configura più propriamente quale subconcessione del bene demaniale. Tuttavia, per brevità nelle successive sezioni, verrà utilizzato il termine concessione per identificare anche le subconcessioni di derivazione d’acqua. 

Chiunque intenda derivare ed utilizzare l’acqua nel territorio della Regione deve ottenere l’apposita concessione di derivazione d’acqua da parte dell’Amministrazione regionale. Solo la raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera in base all’articolo 167, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. 

La concessione viene rilasciata previa presentazione all’Amministrazione regionale di apposita domanda, che viene istruita sulla base delle disposizioni contenute nel regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e nella legge regionale 8 novembre 1956 n. 4. 

Il prelievo d’acqua deve essere coerente con le finalità e gli obiettivi fissati dal Piano regionale di tutela delle acque, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 1788/XII in data 8 febbraio2006, affinché l’Amministrazione regionale possa procedere al rilascio della concessione. 

La concessione ha generalmente durata trentennale e può essere rinnovata qualora alla sua scadenza persistano i fini della derivazione e non ostino superiori ragioni di interesse pubblico. Rimane comunque a discrezione dell’Amministrazione regionale la valutazione di una diversa durata a seconda della tipologia della derivazione e dell’utilizzo effettuato. In particolare, per l’utilizzo idroelettrico, la durata dei rinnovi delle concessioni è attualmente stabilita dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1757 in data 22 luglio 2011. 

Il titolare della concessione, per tutta la durata del rapporto concessorio, deve versare a beneficio della Regione Autonoma della Valle d’Aosta l’importo annuale del canone demaniale, stabilito sulla base dell’apposito tariffario approvato dalla Giunta regionale con propria deliberazione ed aggiornato con cadenza annuale. Fanno eccezione le acque utilizzate a scopo potabile e irriguo che non sono soggette ad imposizione di canone in base alle disposizioni dello Statuto speciale della Regione. 

Il pagamento del suddetto canone deve essere effettuato all’Amministrazione regionale, tramite bonifico su conto corrente bancario, codice IBAN: IT 67 Q 02008 01210 000003867729, intestato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta, Agenzia Unicredit s.p.a. – Servizio di tesoreria – Avenue Conseil des Commis 19, o tramite la piattaforma regionale dei pagamenti telematici, predisposta nell’ambito del sistema di pagamenti elettronici nazionale Pago PA, a seguito di specifica comunicazione dell’Amministrazione regionale recante le modalità di pagamento da utilizzare. 

Copia dell’avvenuto pagamento del canone concessorio, quindi, deve essere trasmessa alla Regione (anche mediante E-mail all’indirizzo: difesa_suolo@regione.vda.it).

 

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