Le campane musicali di Mauro Savin
Regalare una campana è un gesto di grande amore. E’ un gesto intimo, non per tutti.
Quando scegli una campana hai bisogno di ascoltarla. Quello che colpisce è il suono, una particolare armonia. Ognuno ha la propria. Un ritmo particolare a cui sei legato da sempre. Scegli quella campana perché ha quel suono che riconosci. Regalando una campana, regali una parte di te.
Quando forgio una campana, prego.
Nella mia officina quando tutto tace, sento il mio suono, la mia armonia. Capite perchéè un posto che amo profondamente?
Con questa mia passione non raggiungo l’indipendenza economica, devo fare anche altri lavori. Ma quando trovo una persona che capisce, condivide la mia passione e mi ordina delle campane, non riesco ad occuparmi di altro.
Mauro Savin ha imparato a fare il fabbro nell’officina del padre che ancora oggi, non più giovane, continua a lavorare. E’ lui che mi ha insegnato la forgiatura. Spesso da piccolo mi capitava di riparare i campanacci e già allora mi chiedevo perché ripararli e non costruirli. Da ragazzo ho iniziato a fare alcune prove, ma senza risultati: non “suonavano” bene.
Accanto all’amore per i campanacci, un’altra passione: la fisarmonica. Ha iniziato a suonarla fin da piccolo. Prima a Verrès con la banda musicale e poi, negli anni successivi, al conservatorio di Pesaro.
A un certo punto nasce l’idea: costruire campane musicali, campane con le note musicali.
Un periodo di lavoro in una ditta di Verrès che produceva pentole gli ha permesso di imparare a lavorare i metalli. E’ poi riuscito negli anni ad aprire un’officina. L’idea delle campane musicali mi ha sempre accompagnato. Dopo alcuni tentativi sono riuscito a creare una piccola scala. Ogni campana ha un suono specifico, sono riuscito a trovare il sistema e le dimensioni giuste.
I primi tempi ho provato a presentarle alla Fiera di Sant’Orso, ma senza successo. I valdostani, affezionati alle Chamonix, non erano interessati ad altri tipi di campane. In realtà per me ogni campana era frutto di un lavoro enorme. Non riuscivo a preparare molti pezzi. Non garantivo un’ampia scelta. La campana è un gioiello per chi la compra: ognuno conosce il timbro delle proprie e quindi desidera comprarne con suoni simili.
Lentamente Mauro è riuscito a far capire la particolarità delle sue campane: riuscire a creare una sinfonia musicale. Nella musica è meraviglioso creare un’armonia. L’armonia composta da 2,3,4,5 suoni che si sposano perfettamente. Il mio sogno era ed è ancora quello di creare una sinfonia di musiche in una mandria di mucche al pascolo.
Nel passare degli anni gli allevatori valdostani hanno iniziato a capire questo mio sogno. Hanno imparato a comprare le mie campane. Ogni volta che tornano mi precisano quale nota hanno già acquistato e quindi continuiamo con quella armonia.
Il mio obiettivo non è costruire una campana, ma creare suoni. E’ questo diventa possibile prevedendo angolature diverse, proporzioni, spessori, apertura della bocca, apertura della cassa armonica: c’è uno studio immenso dietro. Provo, ascolto e modifico e riprovo, riascolto e rimodifico, fino a quando non ottengo il suono che desidero. L’utilizzo del diapason è indispensabile.
Alle campane dell’artigiano si sono interessati esperti dell’Unesco. I quali venuti a conoscenza della peculiarità delle sue opere artigianali hanno chiesto di poterle vedere o meglio di sentirle. Sono alla ricerca di forgiatori di campanacci di tutto il mondo e lui si sta avventurando in questa nuova esperienza.
Piera Squillia