Esercitazioni di paleografia

 

Poiché le scritture dei secoli scorsi e la struttura delle carte medievali sono notevolmente differenti da quelle dei documenti dei nostri giorni, la loro comprensione presenta spesso difficoltà tali da scoraggiare chi si avvicina a esse per la prima volta.

Per questa ragione l’Archivio storico regionale organizza annualmente un ciclo di esercitazioni di paleografia per iniziare alla lettura delle scritture antiche coloro che, per interesse personale o ragioni di studio, intendono avvicinarsi ai documenti autografi valdostani, medievali e moderni.

Tali esercitazioni si svolgono presso i locali dell’Archivio, secondo calendario e orario di norma definiti anche tenendo conto delle esigenze dei partecipanti.

La partecipazione è gratuita e non è prevista una prova d’ingresso. È tuttavia richiesta la conoscenza del latino e del francese.

Le esercitazioni non si concludono con un esame e non costituiranno titolo per il conferimento d’incarico di rordino e inventariazione di archivi pubblici o privati.

 

Un nuovo ciclo di esercitazioni è previsto per i mesi marzo/maggio 2023

 

 

 


 

 

 

ESEMPI DI DOCUMENTI

 

DOCUMENTO CANCELLERESCO

 

 

Documento emanato dalla cancelleria di un'autorità pubblica capace di redigere e rilasciare documenti pubblici autentici. Normalmente presente nel documento cancelleresco, il sigillo era elemento di autenticazione dell'atto.

 

 
CHARTA AUGUSTANA 

 

La charta Augustana è un documento tipico della cancelleria di Aosta contraddistinto da peculiari caratteristiche diplomatistiche, tra cui la doppia redazione sul recto e sul verso. Utilizzato fin dall'XI sec. nelle transazioni tra privati, esso fu progressivamente affiancato, poi definitivamente sostituito, dalla fine del XV sec., dal più versatile instrumentum notarile. L'autenticazione è sancita dalla sottoscrizione del cancelliere o del vicecancelliere.

 

 
INSTRUMENTUM PUBLICUM  

 

È il documento più diffuso negli archivi storici. Veniva redatto da un notaio che, alla presenza di testimoni, registrava su pergamena o su carta la volontà delle parti. Fin dal Medioevo i notai erano dotati di publica fides e avevano il potere di conferire validità pubblica agli atti, mediante la loro sottoscrizione autografa. I notai apponevano sul documento, generalmente all'inizio o accanto alla sottoscrizione, un segno di riconoscimento detto signum tabellionis

 

 



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