Il Parco Naturale Mont Avic, primo parco naturale valdostano, tutela dal 1989 la medio-alta valle del torrente Chalamy (Comune di Champdepraz), caratterizzata da interessanti aspetti ambientali e paesaggistici.
La nascita dell’area protetta ha rappresentato l’atto conclusivo di un lungo iter amministrativo iniziato nel 1978 con l’acquisizione in uso novantanovennale da parte della Regione Autonoma Valle d’Aosta di 1604 ettari di terreno di proprietà della Teksid S.p.A., definitivamente passati all’Amministrazione regionale nel 2011. Il contratto di enfiteusi prevedeva l’avvio di interventi di tutela e miglioramento degli ambienti inclusi nell’alto vallone di Champdepraz: tale finalità ha trovato il suo naturale sbocco nell’istituzione del Parco Naturale, avvenuta con il consenso della locale Amministrazione comunale e l’adesione di proprietari privati.
Nel maggio 2003, su richiesta dell'Amministrazione comunale di Champorcher, la Regione Autonoma Valle d'Aosta ha approvato l'inclusione nel territorio del Parco di parte del vallone di Dondena, portando a complessivi 5747 ha la superficie dell’area protetta.
Il Parco è classificato Sito di Importanza Comunitaria (SIC IT202000) e Zona di Protezione Speciale (ZPS IT1202020) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e della Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”. Le sue finalità sono molteplici:
• disciplinare e controllare la fruizione dell’area protetta a fini scientifici, culturali, didattici e ricreativi;
• tutelare, valorizzare e restaurare le risorse paesaggistiche, storiche, ambientali e naturali del territorio;
• studiare e monitorare gli aspetti biotici ed abiotici;
• diffondere la conoscenza del Parco e delle buone pratiche di gestione dell’ambiente;
• promuovere le attività produttive compatibili con la conservazione della natura.
Il Parco è dotato dal 1994 di un proprio Piano di Gestione Territoriale, attualmente soggetto a revisione ed integrazione. L’Ente ha inoltre aderito volontariamente alle norme internazionali di certificazione ambientale, implementando da una decina d’anni un Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 14001 e del Regolamento comunitario EMAS. Tale attività ha consentito il conseguimento nel 2003 della certificazione UNI EN ISO 14001 e della registrazione EMAS: il Parco Naturale Mont Avic è la prima area naturale protetta, in Italia ed in Europa, ad avere ottenuto tale prestigioso riconoscimento dalla Comunità Europea. Il Sistema di Gestione Ambientale rappresenta un valido strumento operativo per tutte le operazioni gestionali, incluso il controllo delle attività di terzi.
Principali attività dell’Ente
Vengono regolarmente condotte campagne di raccolta dati relative alle componenti biotica ed abiotica dell’ambiente. Alcuni archivi vengono gestiti mediante un GIS (sistema informativo geografico) e per una parte delle specie vegetali ed animali monitorate sono disponibili dati quantitativi standardizzati. Il personale del Parco collabora inoltre allo sviluppo di studi ed analisi condotte da specialisti di università e altri istituti di ricerca. Numerose attività di monitoraggio sono state finanziate da programmi comunitari quali Life Natura e Interreg; particolarmente importanti sono stati i risultati ottenuti dai progetti “Habitalp” (sistema di classificazione degli habitat nelle aree protette alpine) e “COGEVAVAHSA Coopération, gestion, valorisation des espaces naturels protégés - Haute Savoie et Vallée d’Aoste” (varie ricerche propedeutiche alla redazione di piani di gestione e programmi di monitoraggio ambientale).
Per le attività scientifica e di educazione e divulgazione ambientale il Parco collabora col Museo Regionale di Scienze Naturali di Saint-Pierre, con vari dipartimenti universitari, aree protette e gruppi di ricerca internazionali. È inoltre fra i fondatori del “Coordinamento Aree Protette Ofiolitiche”, gruppo con finalità sia scientifiche sia divulgative che riunisce Parchi e Riserve caratterizzati dal particolare substrato delle ofioliti. Le ricerche promosse dal Parco Naturale Mont Avic sono pubblicate in via preferenziale sulla “Revue valdôtaine d’Histoire Naturelle” e vengono edite come estratti nell’ambito della collana “Cahiers du Parc” (24 contributi sino al 2010), trattando argomenti che spaziano dall’idrologia, alla botanica, alla zoologia, alle scienze forestali e agronomiche. L’attività editoriale di taglio divulgativo comprende invece numerosi opuscoli e pieghevoli illustrati, monografie e carte geografiche. In collaborazione con diverse università italiane e straniere il Parco organizza stage e lavori di tesi su argomenti ecologici; vengono inoltre effettuate varie attività didattiche con classi di scuole elementari, medie ed istituti superiori. Presso il Centro Visitatori - descritto nel n° 8 di Environnement - il Parco mette a disposizione del pubblico un laboratorio didattico, il dispositivo di volo virtuale “ViViAlp” che consente di sorvolare l’intero Arco alpino alla scoperta delle aree protette, un plastico in scala 1:5.000, nonché l’esposizione museale “il parco segreto”. Vari sentieri guidati descrivono particolarità naturali e storicoculturali del territorio. A ciò si aggiunge un servizio informativo fornito al pubblico da personale specializzato (guide escursionistiche naturalistiche) sia presso il Centro Visitatori che lungo la rete sentieristica. Nella sede di Fabbrica a Champdepraz è stata allestita una biblioteca a carattere naturalistico, consultabile su prenotazione; il catalogo dei documenti ivi contenuti è accessibile on-line tramite il sito Internet del Parco. L’Ente gestore aderisce infine ad Alparc (Rete Aree Protette Alpine) e a Federparchi, organismi che promuovono a livello nazionale ed internazionale la tutela dell’ambiente e la conoscenza del sistema europeo delle aree protette. Per ciò che concerne la gestione e manutenzione del territorio, l’Ente Parco affitta a conduttori privati i pascoli ad esso affidati in concessione dall’Amministrazione regionale. La rete sentieristica è oggetto di periodici lavori di manutenzione e all’occorrenza vengono effettuati interventi di recupero di aree degradate. Il Parco ha realizzato ex novo il Centro visitatori di Covarey, nonché il ripristino funzionale di tre fabbricati concessi in uso dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta (progettazione, appalto dei lavori e collaudo delle strutture); a Champorcher è in corso il recupero di un ulteriore fabbricato di proprietà dell’Ente per la realizzazione di un secondo centro visite.
La sorveglianza è affidata al Corpo Forestale della Valle d’Aosta e ai guardaparco. Le principali attività svolte da terzi e soggette al controllo del Parco sono la frequentazione turistica, la gestione di strutture ricettive e di ristoro, le attività agropastorali e selvicolturali, la pesca, la gestione delle opere di regimazione idraulica, di impianti di distribuzione dell’energia elettrica e di cantieri. Il personale deve provvedere infine a tutte le operazioni amministrative e contabili connesse al funzionamento del Parco, impegno non trascurabile vista la notevole diversificazione delle attività dell’Ente.
Progetti e prospettive per il futuro
Nel breve e medio periodo i principali obiettivi dell’Ente Parco riguardano l’adozione del nuovo Piano di Gestione Territoriale, l’applicazione a tutte le attività di rilievo pubblico di un nuovo progetto di immagine coordinata e la gestione dei progetti “Giroparchi” (PAR FAS Valle d’Aosta 2007/2013), “Recupero di Villa Biamonti” (POR FESR Competitività regionale 2007/2013) e “Phénoalp” (Programma obiettivo cooperazione territoriale ALCOTRA Italia-Francia 2007/2013).
“Giroparchi” include numerose attività di valorizzazione di itinerari escursionistici che collegano i parchi del Mont Avic e del Gran Paradiso, gestite dall’Amministrazione regionale con il concorso del Parco Naturale Mont Avic, di Fondation Grand Paradis e dei Comuni interessati. Tali attività rientrano in un quadro strategico generale di promozione del sistema delle aree protette regionali (“VDA Nature Métro”).
“Phénoalp - Phénologie alpine”, progetto pilotato da ARPA Valle d’Aosta che vede come partner italiani il Parco e il Servizio aree protette della Regione, prevede la realizzazione di studi e azioni di monitoraggio e divulgazione riguardanti la fenologia di organismi vegetali e animali e l’influenza dei cambiamenti climatici in atto.
Il recupero di Villa Biamonti, infine, consentirà di realizzare un secondo centro visitatori dedicato agli ambienti di alta quota.
INVITO ALLA VISITA
Il Parco è attraversato dal Sentiero intervallivo n° 102, dall’Alta via n° 2 e dall’itinerario blu della Via alpina (itinerario che collega gli otto paesi firmatari della Convenzione delle Alpi). In totale i visitatori possono usufruire di oltre 100 km di sentieri segnalati, che attraversano tutti gli ambienti dell’area protetta. Si raccomanda di non uscire dagli itinerari indicati dai segnavia regionali, in modo da minimizzare l’impatto sulla vegetazione ed il disturbo alla fauna.
Maggiori informazioni e contatti su: www.parks.it, www.montavic.it, social networks.
Direzione del Parco: Champdepraz, loc. Fabbrica 164 - tel. +39 0125 960643 - email info@montavic.it.
Centro Visitatori: Champdepraz, villaggio di Covarey - tel. +39 0125 960668 - email centrovisitatori@montavic.it.