RECENSIONI
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La Valle di Champorcher, AA.VV., La Traccia.
La Valle di Champorcher è un ottimo esempio di come la grande bellezza e le attrattive naturali e paesaggistiche della Valle d'Aosta non siano caratteristica esclusiva delle località di villeggiatura e delle stazioni sciistiche più rinomate; qui il territorio si svela al visitatore in modo più discreto, quasi con una certa ritrosia, ma proprio per questo è in grado di offrire autentici gioielli che, grazie a questa nuova guida, potranno essere scoperti.
Ecco dunque un'occasione per conoscere meglio i tre comuni che appartengono in senso stretto alla Valle di Champorcher: Hône, Pontboset e appunto Champorcher, a cui si aggiunge Bard, geograficamente estraneo alla valle dell'Ayasse ma storicamente ad essa legato come importante punto di riferimento di fondovalle.
Questo territorio è stato testimone di eventi storici di grande importanza (basterà citare la strada romana, la "stretta di Bard" con il suo forte, i vali-chi di comunicazione con Piemonte e Valle di Cogne) e in molte località con-serva ancora edifici che ci aiutano a capire il modo di vivere tradizionale; il tutto nella cornice di un paesaggio geologicamente ricco e variato che ha consentito nel passato attività di sfruttamento minerario, che ospita una flora e una fauna tra le più interessanti della regione, dove le attività delle popolazioni locali hanno saputo nella maggior parte dei casi integrarsi con gli equilibri naturali senza sconvolgerli.
Questa guida si rivolge dunque a tutti, sia abitanti del luogo sia visitatori, invitando a scoprire i segreti di queste vallate con trenta itinerari escursionistici che si snodano, tra storia e natura, nei quattro comuni senza trascurare qualche puntata nell'importante realtà confinante del Parco naturale del Mont Avic.

Tree Doctor - diagnosi delle principali avversità degli alberi forestali e da ornamento, autori vari, IPLA 2001.
Da alcuni decenni le malattie, i parassiti e gli stati di deperimento vegetativo che affliggono gli alberi in foresta, nelle piantagioni e nelle formazioni da ornamento e da ombra si stanno via via diffondendo per ragioni di diversa natura e origine: intensificazione degli scambi internazionali, adozione di pratiche selvicolturali e gestionali intensive, fattori abiotici di pressione, quali stress idrico e inquinamento che, dall'ambiente urbano, vanno sempre più estendendosi.
Per offrire un moderno supporto di riconoscimento e interpretazione di tali eventi l'IPLA (Istituto per le piante da legno e l'ambiente) ed altre Istituzioni di ricerca, formazione e assistenza tecnica operanti nei campi forestale e dell'arboricoltura in Francia, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito, grazie al sostegno della Commissione Europea e nell'ambito del programma Leonardo da Vinci, hanno pertanto ideato il CD Tree Doctor.
Esso permette, grazie alle 2600 illustrazioni grafiche e le oltre 1000 immagini, di identificare le patologie più frequenti su 49 generi di alberi fra i più diffusi in Europa, grazie all'analisi e selezione diretta a video dei sintomi osservati dal vivo: l'utente, mediante un percorso stabilito secondo una semplice logica diagnostica, può risalire rapidamente all'origine dei vari agenti di sofferenza.
Con l'ausilio di questo strumento innovativo si può anche navigare, grazie ai legami ipertestuali, fra la banca dati riguardante gli ospiti arborei e quella dei loro aggressori, il glossario e i dati bibliografici.
Il CD, frutto originale dell'integrazione e dello scambio scientifico a livello europeo di approcci, metodi e conoscenze organizzati per identificare le cause agenti delle malattie degli alberi, è posto in vendita in versione unica multilingue (francese, italiano, inglese ed olandese).
Per informazioni:
IPLA S.p.A
Sig.ra Piantavigna Patrizia
Tel. 011/89.98.933
Fax 011/89.89.333
e-mail: ipla@ipla.org
sito: www.ipla.org


2° Rapporto sullo stato delle Alpi, AA.VV. - CIPRA, Centro Documentazione Alpina.
"Le Alpi, otto nazioni, 6200 comuni e più di 13 milioni di abitanti; sono numeri importanti che non rappresentano quel cliché di montagna come luogo delle fiabe o terra dei vinti che ritroviamo in tanta letteratura, bensì una realtà complessa costituita sia da distretti industriali che da oasi naturali, sia da importanti località turistiche che da piccoli paesi che rischiano l'estinzione: è una realtà fatta di grandi risorse e inevitabilmente di grandi problemi. La sfida che ci pone il 2002 Anno Internazionale delle Montagne è la sfida, dalla parte dei montanari, della complessità che possiamo vincere solo grazie ad una conoscenza approfondita della realtà che ci circonda : il 2° Rapporto sullo stato delle Alpi - con contributi di oltre 90 autori provenienti dai 7 paesi alpini - costituisce, quindi un'opera utile per la discussione fra tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Alpi e che desiderano comprendere una realtà in costante evoluzione."
In questo modo Luciano Caveri, presidente del Comitato Italiano per il 2002 "Anno Internazionale delle Montagne", presenta il 2° Rapporto sullo stato delle Alpi, che prosegue una tradizione. Come la prima edizione, anche il secondo volume raccoglie le conoscenze specialistiche internazionali, è una sorta di barometro dei recenti sviluppi e si presenta come una piattaforma per iniziative e modelli aperti al futuro. Esperti di tutto i paesi alpini, dalla Francia alla Slovenia, hanno fornito il loro contributo per l'analisi più ampia e completa sull'arco alpino.
Attraverso capitoli come "popolazione e cultura", "Sviluppo capace di futuro", "Politica alpina e reti", "Cambiamenti climatici" si delinea una nuova immagine di quella che è la "Vita nelle Alpi". Saggi brillanti e relazioni tecniche accessibili anche ai profani sono integrati da ricerche e dati raccolti esclusivamente per il Rapporto. Con questi strumenti vengono analizzati i temi "Agricoltura di montagna", "Foreste montane", "Energia" e "Pianificazione territoriale e difesa del suolo".
Questo libro rappresenta perciò un'indispensabile fonte per tutti coloro che nelle Alpi abitano e lavorano, fanno progetti e politica. Ma anche per i turisti che nei loro viaggi non si limitano ad attraversare un paese, ma lo vogliono anche capire.

 

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