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Indici dei prezzi al consumo
Le rilevazioni correnti sui prezzi al consumo svolte dall'Istat danno luogo ad un sistema di indici costituito da:
-
l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC)
Misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico; in altre parole considera l'Italia come se fosse un'unica
grande famiglia di consumatori, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate.
Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche
economiche; -
l'indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI)
Si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo).
È l'indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al
coniuge separato; -
l'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell'Ue (IPCA)
E' stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto
come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'Unione Europea, ai fini
dell'accesso e della permanenza nell'Unione monetaria.
I due indici nazionali, espressi entrambi in base 2015=100, sono calcolati anche al netto dei consumi dei tabacchi.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), a partire dagli indici relativi a gennaio 2016, viene diffuso in base 2015=100.
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