A inizio 2024 la popolazione straniera residente in Valle d’Aosta è stimata essere pari a 8.568 unità, corrispondente a un’incidenza sulla popolazione totale regionale pari al 7,0%. Rispetto all’anno precedente si registra una crescita dei residenti con cittadinanza straniera (+2,2%).
Anche nel 2024 i residenti stranieri si caratterizzano per il maggiore peso della componente femminile rispetto a quella maschile, poiché il tasso di femminilizzazione si conferma elevato (53,1%).
Rispetto alla provenienza, gli ultimi dati disponibili mostrano come il Paese di origine più diffuso si confermi la Romania (26,5%), seguito dal Marocco (17,3%), dall’Albania (8,1%), dall’Ucraina (5,3%), dalla Tunisia (3,5%), e dalla Cina (3,4%). Sebbene i cittadini stranieri di questi sei Paesi rappresentino poco meno dei due terzi del complesso di quelli residenti in Valle d’Aosta, va parallelamente notato che le nazionalità presenti nella nostra regione ammontano complessivamente a 120. Se ai cittadini stranieri dei sei precedenti Paesi si aggiungono quelli dei quattro successivi per ordine di importanza (Repubblica Dominicana, Francia, Polonia e Moldova), l’insieme di queste cittadinanze concentra quasi il 73% degli stranieri residenti nella nostra regione.
Il bilancio demografico della popolazione residente straniera per l’anno 2023 evidenzia un saldo complessivo positivo (+186 unità). Questo risultato si è determinato in ragione di saldi positivi sia naturali (+43 unità), sia migratori interni (+86 unità), sia soprattutto migratori esteri (+658 unità), a cui si contrappone un saldo per aggiustamenti statistici negativo (-134), ovvero quello determinato da ragioni amministrative. Va poi anche segnalato che poiché il numero di acquisizioni di cittadinanza (n=467) permane molto elevato, e considerato che questi movimenti anagrafici vengono computati tra le cancellazioni, esse portano a ridurre la presenza di stranieri.
La presenza dei cittadini stranieri riequilibra parzialmente dal basso la struttura per età della popolazione. Gli stranieri hanno, infatti, un’età media di circa 37 anni, contro i circa 47 anni del complesso della popolazione regionale. Inoltre, si rileva che il 20,1% di essi ha meno di 20 anni e circa il 54% ha meno di 40 anni. Per contro, gli stranieri con un’età pari o superiore a 65 anni sono soltanto circa il 8,1%. I minori rappresentano circa il 18% del totale, mentre le persone in età lavorativa (15-64 anni) incidono per quasi il 77% sul totale dei residenti stranieri.
Infine, i cittadini stranieri nel 2023 hanno contribuito alle nascite per circa il 9%, un valore questo ultimo in calo rispetto all’anno precedente. Il dato si riferisce alle nascite attribuibili a genitori entrambi stranieri, questo valore si alza ulteriormente, arrivando al 12,4%, se si considerano invece anche le nascite da almeno un genitore con cittadinanza straniera.