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Il nuovo complesso funiviario, “Skyway Monte Bianco”, è proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta ed è gestito dalla Funivie Monte Bianco S.p.A. La sua realizzazione, sancita con un Accordo di programma del 2004 stipulato tra la Regione stessa, il Comune di Courmayeur e le Funivie Monte Bianco S.p.A., ha comportato un investimento di oltre 100 milioni di euro e cinque anni di lavori in un contesto assolutamente unico ed estremo. Alla presenza del premier Matteo Renzi, le nuove funivie sono state ufficialmente inaugurate il 23 giugno 2015, e sono ora in esercizio da diverse settimane.

 

Si tratta non solo di un’opera funiviaria, ma di  un’importante infrastruttura che intende costituire uno dei punti di forza del turismo per Courmayeur e per tutta la Valle d'Aosta: “Skyway Monte Bianco” è prima di ogni cosa un sistema integrato nell'ambiente.

Le nuove funivie e le stazioni sono un esempio di architettura ed ingegneria d’avanguardia, che si pone l'obiettivo di stupire i visitatori concentrandosi sulla cornice mozzafiato del Monte Bianco ma anche attraverso l'uso di materiali e di tecnologie innovativi ed attuali. 

Le Nuove Funivie Monte Bianco si configurano in due tronconi e tre stazioni (LINK http://www.montebianco.com/ ), con  partenza a Pontal d'Entrèves (1300 m circa), stazione intermedia al Pavillon du Mont Fréty e arrivo ai 3462 m di Punta Helbronner, con un dislivello complessivo di oltre 2000 metri ed una portata oraria di circa 800 persone/h.

Le nuove funivie sono state progettate da un raggruppamento di professionisti coordinato dalla società Dimensione Ingenierie s.r.l., mentre il progetto architettonico è stato sviluppato e curato nei minimi dettagli dell’architetto genovese Carlo Cillara. I lavori sono stati realizzati dal Consorzio Cordée Mont-Blanc, su tecnica funiviaria Doppelmayr Italia.

Per la realizzazione del complesso funiviario e delle infrastrutture connesse è stata data particolare attenzione all’impatto ambientale, alla ricerca tecnologica, al risparmio energetico e all’applicazione di fonti rinnovabili di energia: pompe di calore ad alta efficienza e pannelli fotovoltaici consentono al sistema di non ricorrere all’uso di combustibili fossili, con l’unica obbligata eccezione dei gruppi elettrogeni di emergenza.

Le stazioni sono costruite utilizzando come materiali principali il cemento armato, il legno l’acciaio e il vetro, con grandi aree panoramiche al loro interno.

La stazione di partenza è ubicata a Pontal d'Entrèves, vicino alla funivia della Val Veny nei pressi dell'imbocco italiano del Traforo del Monte Bianco e della fine dell'autostrada A5. Il disegno della copertura ad onda fornisce alla struttura un aspetto modernamente aerodinamico, capace di adattarsi e saldarsi alla morfologia del terreno naturale, con cui si fonde dolcemente. L’imponente struttura, con la sua vasta area verde che fa da cornice, accoglie i turisti ed è dotata di ogni confort: ampi parcheggi in grado di ospitare circa 350 autovetture e una decina di autobus e, oltre alle biglietterie, uffici informazione, bar e infermeria.

 

La stazione di partenza di Pontal d'Entrèves La stazione di partenza di Pontal d'Entrèves

 

La stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty ha grandi superfici vetrate sorrette da slanciate strutture in acciaio ed offre al visitatore un contesto panoramico sui versanti contrapposti della Val Veny e della Val Ferret, esaltando l’imponente salto di quota verso il Monte Bianco. Ad ovest, verso il Monte Bianco, racchiusa da una ampia copertura ad ala, la struttura ospita gli spazi destinati all’accoglienza ed al ristoro del pubblico, integrati fra loro da un percorso che attraversa zone commerciali, una sala di proiezioni di 147 posti a sedere, due ristoranti, bar, fino a raggiungere la vecchia stazione, che, come detto, verrà ristrutturata e destinata ad area museale. L’itinerario interno alla stazione permette al pubblico di spostarsi agevolmente ed al coperto tra un piano di imbarco e l’altro, mentre percorsi esterni conducono al già citato giardino botanico e al solarium.

 

La stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty La stazione intermedia del Pavillon du Mont Fréty

 

Alla stazione terminale di Punta Helbronner, situata a quasi 3500 m di quota, una terrazza panoramica circolare di 14 m di diametro permette di godere di una vista completa a 360° dalla vetta del Monte Bianco (4810 mi), sino al Dente del Gigante e alle Grandes Jorasses e, in caso di emergenza, può essere utilizzata come piattaforma per l’atterraggio di elicotteri di soccorso. Gli spazi disponibili, ridotti,  determinano uno sviluppo della stazione principalmente in verticale e con una successione di terrazze a sbalzo. Ad ovest si trova la grande sala panoramica rivolta verso il Monte Bianco, punto di convergenza dell’intera struttura, attrezzata per le informazioni al pubblico con sistemi multimediali e sede della mostra dei cristalli. Ai piani superiori trova spazio il bar-ristorante self-service, con vista sul Monte Bianco, e l’uscita verso la terrazza panoramica esterna, che confina con la Francia. Sul lato di levante, di fronte all’immenso scenario delle Grandes Jorasses, sono realizzate le aree destinate al bar ed il percorso di trasferimento che porta i visitatori alla stazione di partenza della “Liaison” con la Francia.

 

La stazione terminale di Punta Helbronner La stazione terminale di Punta Helbronner

 

Le due cabine, di capacità superiore a quelle precedenti, sono di forma sferica, interamente vetrate e dotate di un sistema di riscaldamento che evita la formazione di condensa e di ghiaccio sui vetri. All’interno sono impreziosite da luci a led e dotate di impianti multimediali (tv, schermi per la proiezione di filmati e notizie sull’ambiente circostante), mentre , ruotando su loro stesse durante il viaggio, permettono ai visitatori di fruire della visione a 360° di tutte le zone attraversate, garantendo un'esperienza unica!

 

Le cabine ruotanti con visione a 360° Le cabine ruotanti con visione a 360°


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