VALDIGNE - MONT-BLANC
I ghiacciai sono una risorsa nonché elementi qualificanti e di ricchezza del paesaggio; vediamo la situazione in relazione ai cambiamenti climatici.
I GHIACCIAI DELLA VALDIGNE
di Federica Cortese
Panoramica del Massiccio del Monte Bianco,Sono a casa. La vista dell'immen-sa discesa frastagliata del Ghiacciaio della Brenva dal rettilineo di Derby da sempre significa che sono arrivata a casa. Il Monte Bianco dà così, in modo quasi improvviso, il benvenuto a chi entra in Valdigne. Forse a chi non è abituato, trovarsi quel gigante davanti che ti sbarra l'orizzonte in modo così imponente, può dare un effetto di schiacciamento, di oppressione, può togliere il respiro, ma rimanere senza fiato è anche l'effetto dovuto all'estrema bellezza di queste montagne, che ci fa sentire infinitamente piccoli davanti all'estro della natura nel realizzare paesaggi così incredibili con materiali elementari come l'acqua e le rocce. I ghiacciai sono un elemento fisso del paesaggio e delle attività che caratterizzano il territorio della Valdigne: da Derby appunto, fino a Courmayeur e La Thuile, passando per La Salle, Morgex e Pré-Saint-Didier. In realtà non sono solo un elemento paesaggistico, ma anche economico e culturale. In pochi altri luoghi delle Alpi ghiacciai e presenza umana si trovano ad essere vicini, quasi compenetrati, come qui. Con la loro presenza e le loro fluttuazioni essi hanno quindi modificato e condizionato le abitudini di vita, lo sviluppo economico e culturale delle popolazioni locali. Hanno affascinato i viaggiatori inglesi dell'ottocento, i Reali dell'epoca, hanno fatto nascere e forgiato le guide alpine della Società più antica d'Italia, la Società delle Guide di Courmayeur, guarda caso, la seconda al mondo ad essere istituita dopo quella di Chamonix. Assieme alle sorgenti termali, l'attrazione per i ghiacciai è stata il primo elemento dare origine, nell'Ottocento allo sviluppo turistico della Valdigne. I ghiacciai rappresentano una ricchezza molteplice: i paesaggi così incredibili rendono la Valdigne un luogo di autentica ed unica bellezza e dunque accattivanti per il turismo, con tutto l'indotto che un'economia basata su questa attività comporta. Allo stesso tempo i ghiacciai rappresentano l'acqua in tutte le sue espressioni: fonti e sorgenti, pascoli rigogliosi, agricoltura e allevamento, energia ed attività artigianali, negli anni moderni anche attività ludiche e innevamento artificiale. Nel nuovo millennio l'attenzione verso i ghiacciai è notevolmente aumentata. Ormai da decenni le variazioni dei ghiacciai sono riconosciute a livello scientifico come uno dei principali indicatori delle variazioni del clima. Nello stesso tempo, il riscaldamento globale sta modificando l'estensione e le caratteristiche dei ghiacciai, cambiando le potenzialità delle risorse ad essi legate e facendo nascere a volte nuove situazioni di rischio. Nell'estate torrida del 2003 si è cominciato a guardare ai ghiacciai come il serbatoio di acqua del nostro paese, fondamentale per le attività agricole ed industriali della grande Pianura. È proprio in quest'anno che, dopo il recupero di Villa Cameron, splendida struttura posizionata a Villard de La Palud, all'imbocco della Val Ferret, è nata la Fondazione Montagna Sicura. Il versante italiano del Monte Bianco con il ghiacciaio della Brenva.L'Amministrazione Regionale, con tre enti soci, il Comune di Courmayeur, il Soccorso Alpino Valdostano e l'Unione Valdostana Guide di Alta Montagna, ha creato questo braccio operativo che ha fra i suoi compiti proprio quello dello studio delle dinamiche dell'alta montagna e dunque dei ghiacciai e dei rischi legati agli effetti delle variazioni climatiche su questi ambienti. Fra i ruoli istituzionali della Fondazione vi è quello di coordinare tutte le attività di studio relative ai ghiacciai essendo sede della Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani. Lo studio dei ghiacciai (bilanci di massa, monitoraggi per fini ambientali o di controllo) e del loro comportamento sta acquisendo sempre più importanza; i bilanci di massa o l'applicazione di modelli matematici per il calcolo della fusione nivoglaciale permettono di fare valutazioni e previsioni sulla produzione di energia idroelettrica e sulla quantità di acqua disponibile per le nostre altre attività. Il monitoraggio dei ghiacciai attraverso l'uso delle nuove tecnologie e di strumentazioni all'avanguardia (Gis, GPS, radar...) permette di avere sotto controllo le situazioni di rischio, come i crolli di ghiaccio, le rotte glaciali, i laghi glaciali, al fine di aiutare gli amministratori nella gestione del territorio e del rischio. Chissà cosa penserebbero De Saussure, i numerosi viaggiatori che hanno visitato le nostri valli nel passato, e gli stessi valligiani, di tutti questi studi e tecnologie. Cos'erano queste immense coltri di ghiaccio, quali interrogativi si ponevano osservandone la potenza dei crolli e i danni che si creavano dopo le rotte glaciali del Rutor. Sappiamo che si affidavano alla religione: i curati organizzavano processioni o funzioni particolari e tutto in qualche modo si sistemava. Di sicuro il loro rapporto con questi giganti era diverso, avvolto dal Vista panoramica dalle Grandes Jorasses.mistero e dal romanticismo. Ora sappiamo quasi tutto dei ghiacciai: come si formano, come e perché si muovono, cosa succede se le precipitazioni diminuiscono o aumentano di un percentile e la temperatura si alza o si abbassa (anche se questa probabilità ad oggi sembra molto remota) di 0,1°C. Sappiamo perché il lago del Miage ogni tanto si svuota, che i crolli del seracco delle Grandes Jorasses sono ciclici, tutte informazioni fondamentali per la sicurezza dei luoghi e per il nostro modo moderno di vivere e frequentare la montagna. L'importante è però continuare ad emozionarsi, a sentirsi a casa o comunque i benvenuti scorgendo il Monte Bianco dal Ponte dell'Equilivaz. E allora "benvenuti"! E buon viaggio in Valdigne, regno dei ghiacciai.
   
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