Missione Arcobaleno

Valona (Albania)

01 maggio – 12 luglio 1999

La missione Arcobaleno fu un'iniziativa di solidarietà promossa nel 1999 dal governo italiano per aiutare i profughi durante la guerra del Kosovo in fuga da quella regione.

Le attività belliche causarono un immediato flusso di profughi kosovari diretti verso la vicina Albania, la quale si trovò a dover ospitare, nel giro di pochi giorni, circa 250.000 rifugiati, alcuni dei quali gravemente feriti.

Il governo italiano decise di intervenire, gettando sin dal 28 marzo 1999 le basi di una grande missione di rilievo, denominata Missione Arcobaleno, anche in risposta all'allarme lanciato dall'UNHCR, preoccupato dall'entità dell'esodo di massa, la cui misura eccedeva le proprie capacità operative.

Come priorità assoluta fu identificato l'allestimento di un centro di prima accoglienza nell'area di Kukes, dove si stava verificando un alto addensamento di rifugiati stremati e spesso feriti, resa particolarmente problematica dalla prossimità alla zona di guerra. Parallelamente, vennero identificate altre aree nelle quali insediare altri Centri di accoglienza. 

Nelle operazioni sul campo, così come nel supporto organizzativo molto importante si è rivelato il ruolo di numerose ONG e associazioni di volontariato da un lato ed istituzioni statali decentrate (Regioni, Comuni, ecc.) dall'altro.

La Missione Arcobaleno è stata un intervento coordinato di protezione civile che ha visto la partecipazione di 16 Regioni, 2 Provincie (Trento e Modena) ed il Comune di Milano, le quali hanno fornito in totale 2.419 personale volontario e 1.170 personale professionista.

MISSIONE ARCOBALEN0

"Villaggio delle Regioni d'Italia"

Modulo n. 4 Valle d'Aosta

campo

Con atto n. 1241, in data 19 aprile 1999, la Giunta Valle d'Aosta ha deliberato la propria partecipazione all'iniziativa umanitaria "Missione Arcobaleno" con la realizzazione e la gestione di un proprio modulo nel "Villaggio delle Regioni d'Italia" di Valona affidando le attività di organizzazione e di coordinamento dell'iniziativa alla Direzione della Protezione Civile regionale.

E' stata predisposta una colonna mobile articolata su di un nucleo logistico ed un nucleo sanitario che è partita alle ore 04:00 del l° maggio da Aosta per il porto di Ancona e per il successivo imbarco alla volta di Durazzo.

La colonna, composta da 53 volontari e 23 automezzi è giunta a Valona il 3 maggio alle ore 14:00 ed ha dato subito inizio alle operazioni di installazione del campo n. 4 che sono state completate alle ore 19:00 del giorno successivo.

Il giorno 6 il modulo della Regione Valle d'Aosta ha accolto il primo contingente di circa 80 profughi il cui numero ha raggiunto, nei giorni successivi, le 585 unità.

L'attività del modulo n. 4 si è conclusa, dopo 69 giorni, il 10 luglio con l'imbarco al porto di Valona alla volta di Brindisi del personale e dei mezzi della colonna mobile che è rientrata ad Aosta nella notte sul 12.

 

ATTIVITA' PRINCIPALI DEL MODULO

VETTOVAGLIAMENTO

La cucina, inizialmente gestita dal solo personale volontario, è stata successivamente sdoppiata, anche per soddisfare le diverse esigenze alimentari del personale del campo.

Infatti, mentre il personale della colonna mobile ha diretto il funzionamento della cucina ed ha assicurato la confezione dei pasti per il gruppo dei volontari, la preparazione del cibo per i rifugiati è stata affidata ai profughi kosovari.

Dal 6 maggio all'8 luglio, data di dismissione del modulo, sono stati confezionati e distribuiti un totale di circa 95.000 pasti.

ASSISTENZA SANITARIA

L'assistenza sanitaria è stata assicurata da un nucleo regionale composto da mezzi, attrezzature e personale medico, infermieristico e ausiliario fornito dalla ASL della Valle d'Aosta.

Nell'ultimo periodo di funzionamento del campo, tutti gli ambulatori delle Regioni sono stati unificati in un'unica struttura sanitaria dislocata nei pressi dell'Ospedale da campo.

ASSISTENZA MORALE

L'assistenza è stata rivolta in modo particolare verso gli anziani e i bambini.  Con il supporto degli interpreti gli anziani sono stati presi in carico sotto l'aspetto sanitario, psicologico e morale.

Per i bambini, presenti in modo massiccio nel modulo (circa 220 unità), è stata allestita, fruendo della tenda mensa, una scuola il cui funzionamento è stato affidato a insegnanti Kosovari e sono state organizzate, con l'aiuto di alcune giovani studentesse albanesi di Valona, attività ludiche e ricreative.

DISTRIBUZIONE VESTIARIO

Gli indumenti, le calzature, i giocattoli ed altri materiali raccolti in Valle d'Aosta sono stati distribuiti, previa selezione, a tutti i rifugiati, da parte dei volontari del modulo. In casi particolari gli indumenti sono stati integrati con vestiario e calzature acquistati sul mercato di Valona.

INTERPRETI

I rapporti con i profughi sono stati facilitati, soprattutto nell'attività ambulatoriale e nei momenti di supporto psicologico, dall'impiego di tre/quattro interpreti albanesi (di cui uno assegnato dal Dipartimento).

GESTIONE DEL MODULO

La gestione del modulo è stata affidata ad un funzionario della Regione.

Gli ospiti hanno collaborato alla gestione del campo attraverso un Sindaco e un consiglio composto da 7 capi-fila (1 per ogni fila di tende) democraticamente eletti che giornalmente si sono riuniti con i responsabili per dibattere e portare a soluzione i molteplici problemi che si presentavano nel modulo.

TRASPORTI

Per il trasferimento da Aosta a Brindisi (porto di imbarco assegnato dal Dipartimento) del personale in avvicendamento sul modulo sono stati impiegati autobus privati.

Le merci necessarie alla vita del campo, i viveri e gli indumenti raccolti o acquistati in Valle sono stati trasportati in Albania con automezzi dell’Amministrazione regionale e della C.R.I.

PERSONALE VOLONTARIO

Il personale volontario si è avvicendato in undici turni quindicinali di permanenza a Valona, per un totale di oltre 200 unità, con un impegno complessivo di oltre 3000 giornate.  Gli enti di provenienza dei volontari sono:

a)       Amministrazione regionale : n. 56

b)        CRI : n. 38

c)        USL Valle d'Aosta: n. 44

d)       Corpo valdostano dei vigili del fuoco volontari (C.V.V.F.V.): n. 41

e)       Associazioni di volontariato di Protezione Civile: n. 31

           “Unità Soccorso e Ricerca” (U.S.R.) e “Valle d’Aosta Motorsport”

 

Protezione Civile



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