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Latifoglie

Piante a foglie larghe. 

 

Laurea 

Titolo di studio di livello terziario che si consegue dopo aver completato un corso di laurea. Le lauree si articolano in:

-      laurea (triennale, di I livello),

-      laurea specialistica/magistrale biennale (di II livello),

-      laurea specialistica/magistrale a ciclo unico (di II livello),

-      diploma di laurea (titolo del vecchio ordinamento, equiparata al II livello).

 

Lavoratore autonomo

Persona che con contratti d’opera “si obbliga a compiere, attraverso corrispettivo, un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente” (articolo 2222 del codice civile). Le modalità, il luogo e il tempo di esecuzione dell’opera o del servizio sono controllate liberamente dallo stesso lavoratore. Nella rilevazione sulle forze di lavoro i collaboratori coordinati e continuativi, a progetto e i prestatori d’opera occasionale sono classificati come autonomi.

 

Lavoratore con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (Collaboratore coordinato e continuativo – Co.co.co.)

Persona che svolge un lavoro di collaborazione non subordinato caratterizzato da continuità (permanenza nel tempo del vincolo che lega il committente con il collaboratore) e coordinamento (connessione funzionale derivante da un protratto inserimento nell’organizzazione aziendale). Questi contratti sono stati riformati dal decreto legislativo 81/2015 che li ha resi possibili solo in 4 casi:

-      laddove accordi collettivi nazionali prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive e organizzative del relativo settore,

-      nell’esercizio di professioni intellettuali per le quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi professionali,

-      nell’esercizio della loro funzione di componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e di partecipanti a collegi e commissioni,

-      rese a fini istituzionali in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali, associate e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni.

 

Lavoratore dipendente

Persona legata all'unità giuridico-economica da un contratto di lavoro diretto, sulla base del quale percepisce una retribuzione. Sono da considerarsi tali: i dirigenti, i quadri, gli impiegati, gli operai, gli apprendisti, i lavoratori a tempo parziale, i soci (anche di cooperative) per i quali sono versati contributi previdenziali come lavoratori dipendenti, i lavoratori a domicilio iscritti nel libro unico del lavoro, i lavoratori stagionali, i lavoratori con contratto di inserimento, i lavoratori con contratto a termine. Nel numero dei lavoratori dipendenti è compreso anche il personale temporaneamente assente per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni.

 

Lavoratore indipendente

Persona che svolge la propria attività lavorativa in un'unità giuridico-economica senza vincoli formali di subordinazione e la cui remunerazione abbia natura di reddito misto (capitale/lavoro). 

Sono classificati come lavoratori indipendenti: 

-       gli imprenditori individuali,

-       i liberi professionisti e i lavoratori autonomi,

-       i familiari coadiuvanti (se prestano lavoro nell'impresa senza il corrispettivo di una prefissata retribuzione contrattuale e versano i contributi per le assicurazioni previdenziali o di infortunio sul lavoro),

 

-       i soci delle società di persone o di capitali a condizione che effettivamente lavorino nella società.
Per definizione, le imprese in cui è presente la figura del lavoratore indipendente sono quelle organizzate con forma giuridica individuale, società di persona e di capitale e cooperative. 

 

 

Lavoratore temporaneo (ex interinale)

Persona assunta da un’agenzia di somministrazione di lavoro regolarmente autorizzata (impresa fornitrice) e posta a disposizione dell’unità giuridico-economica che ne utilizza la prestazione lavorativa (impresa o istituzione utilizzatrice), per il soddisfacimento di esigenze di carattere temporaneo (somministrazione) o a tempo indeterminato (staff leasing). Vedi anche Contratto di lavoro somministrato.

 

Lavoratori dipendenti a tempo parziale

Lavoratori con un contratto di lavoro a tempo parziale (part time) o, per cause non occasionali, un regime orario di lavoro ridotto rispetto a quello stabilito dal contratto collettivo. Sono inclusi i dipendenti con orario part time orizzontale, verticale o misto, quelli con contratto di lavoro a chiamata o intermittente e quelli con contratto di lavoro ripartito.

 

Lavoro a chiamata o intermittente (Inps)

Contratto mediante il quale un lavoratore si pone a disposizione di un datore di lavoro per lo svolgimento di una prestazione di lavoro "su chiamata". Le misure basate sulla fonte Uniemens indicano i lavoratori e le giornate retribuite calcolate come numero dei codici fiscali distinti nel mese con almeno una giornata retribuita con la tipologia di contratto considerata e le relative giornate.

 

Lavoro a tempo indeterminato

Non prevede alcuna scadenza del rapporto di lavoro e può essere a tempo pieno o part time.

 

Legge 104/92

Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L. 05/02/1992 n.104).

 

Legname da combustibile

La produzione legnosa destinata direttamente alla combustione (legna da ardere e fasciname), nonché quella destinata alla carbonizzazione (legna da carbone e carbonella).

 

Legname da lavoro

Assortimento ricavato sul luogo dell’abbattimento della massa legnosa grezza, la quantitàè quella effettiva della massa legnosa utilizzata, valutata dopo le operazioni di allestimento ed esbosco.

 

Legnosa agraria

Coltura praticata sulle superfici fuori avvicendamento, investite a coltivazioni di piante legnose agrarie che occupano il terreno per un lungo periodo.

 

Libro

Documento a stampa non periodico in forma codificata (Norma UNI/ISO 2789:2014).

 

Licenza di scuola secondaria di primo grado (ex licenza di scuola media inferiore) 

Titolo di studio che si ottiene con il superamento degli esami al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado. A partire dall’anno scolastico 2004/2005, a seguito della riforma dei cicli scolastici, è stato soppresso l’esame conclusivo della scuola primaria (con il superamento del quale si conseguiva la licenza elementare). 

 

Liquidazione coatta amministrativa

Procedura concorsuale a carattere amministrativo, nel senso che la liquidazione dell'impresa è attuata da organi amministrativi e non da organi giudiziari. Si tratta di una procedura che si applica a una serie di imprese indicate da leggi speciali (istituti di credito, imprese bancarie, imprese assicurative, società cooperative etc.) le quali, anche se in misura e secondo modalità diverse, sono tutte assoggettate ad un'attività di vigilanza da parte della pubblica amministrazione, giustificata dalla particolare importanza collettiva che riveste l'attività da esse svolta.

 

Lista elettorale

L’elenco delle persone aventi diritto di partecipare alle elezioni politiche e amministrative e alle altre consultazioni pubbliche come i referendum. L’iscrizione degli aventi diritto nelle liste elettorali è effettuata dall’ufficio elettorale del comune di residenza anagrafica. Ai comuni spetta, infatti, la rilevazione del corpo elettorale residente in Italia e all’estero per la tenuta e la revisione delle liste elettorali.

 

Località abitata

Area più o meno vasta di territorio, conosciuta di norma con un nome proprio, sulla quale sono situate una o più case raggruppate o sparse. Le delimitazioni che individuano le località abitate (centro e nucleo abitato) sono ottenute tracciando delle linee che corrono lungo il limite esterno degli edifici posti ai bordi di un raggruppamento di almeno quindici fabbricati. I confini delle località includono orti e altre pertinenze degli edifici considerati, evitando di includere aree limitrofe non edificate (come ad esempio campi coltivati e/o incolti), lasciando al di fuori dei raggruppamenti anche gli edifici posti ad una distanza superiore ai 70 metri nel caso di centri abitati e 40 metri nel caso di nuclei abitati. Se gli edifici inclusi nella nuova località sono adiacenti o in prossimità (al massimo una distanza pari a 140 metri per i centri abitati e 60 metri nel caso di nuclei abitati) di elementi lineari, quali infrastrutture di trasporto o limiti idrografici, la linea di confine delle località dovrà correre lungo o sarà estesa fino alla mezzeria di tali elementi. Si distinguono in centri abitati, nuclei abitati e case sparse:

-      il centro abitato è un aggregato di case contigue o vicine con interposte strade, piazze e simili, o comunque brevi soluzioni di continuità caratterizzato dall’esistenza di servizi od esercizi pubblici (scuola, ufficio pubblico, farmacia, negozio o simili) che costituiscono una forma autonoma di vita sociale e, generalmente, anche un luogo di raccolta per gli abitanti delle zone limitrofe in modo da manifestare l’esistenza di una forma di vita sociale coordinata dal centro stesso, i luoghi di convegno turistico, i gruppi di villini, alberghi e simili destinati alla villeggiatura, abitati stagionalmente, devono essere considerati come centri abitati temporanei, purché nel periodo dell’attività stagionale presentino i requisiti del centro,

-      il nucleo abitato è una località abitata, priva del luogo di raccolta che caratterizza il centro abitato, costituita da un gruppo di almeno quindici edifici contigui e vicini, con almeno quindici famiglie, con interposte strade, sentieri, piazze, aie, piccoli orti, piccoli incolti e simili, purché l’intervallo tra casa e casa non superi una trentina di metri e sia in ogni modo inferiore a quello intercorrente tra il nucleo stesso e la più vicina delle case manifestamente sparse,

-      le case sparse sono case disseminate nel territorio comunale a distanza tale tra loro da non poter costituire nemmeno un nucleo abitato.

 

Glossario e metodologie



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