Descrizione dello stemma araldico del Corpo forestale della Valle d'Aosta
"Scudo inquartato: al primo trinciato di rosso e di nero, al martello forestale rivolto in palo d'argento; al secondo d'oro all'aquila di nero imbeccata, membrata e linguata di rosso; al terzo d'oro al monte Cervino innevato movente dalla punta al naturale, alla fede attraversante in bandiera di carnagione; al quarto trinciato di rosso e di nero alla banda ondata attraversante sulla partizione d'argento; al tortello sul tutto in cuore d'azzurro, caricato di un'aquila rivoltata nascente dalla punta al naturale, accompagnata nel cantone sinistro del capo da quattro abeti accollati al naturale, alla bordura d'argento caricata delle scritte centrate: CORPO FORESTALE DELLA VALLE D'AOSTA in capo e CORPS FORESTIER DE LA VALLEE D'AOSTE in punta.Lo scudo è sormontato e tenuto da un'aquila sorante d'oro e sostenuto da due rami, di pino a destra e di quercia a sinistra, di verde fruttati d'oro e legati da un nastro partito di rosso e di nero, un nastro tricolore verde, bianco e rosso e un nastro d'azzurro seminato di stelle d'oro".
Motto: IN NATURA HOMINIS RADIX
Il primo ed il quarto quartiere riprendono i colori della bandiera valdostana (rosso e nero) e dello stemma araldico dell'antico ducato d'Aosta (di nero al leone d'argento armato e linguato di rosso, al capo di rosso caricato di una croce d'argento).
Il martello forestale, che figura nel primo quarto, fa parte dell'equipaggiamento delle guardie forestali; la banda ondata, nel quarto quartiere, simboleggia un corso d'acqua, la cui sorveglianza è affidata al Corpo forestale.
L'aquila che capeggia nel secondo quartiere, oltre a simboleggiare la fauna tipica delle Alpi,oggetto di tutela da parte del Corpo forestale, ricorda il primitivo stemma comune alle dinastie dei conti di savoia e dei visconti di Aosta (poi divenuti conti di Challant), che, in qualità di funzionari imperiali, esercitavano sul territorio valdostano i poteri di regàlia, fra i quali figurava l'esclusivo dominio sulle foreste.
Il terzo quartiere si riferisce all'ambiente montano nel quale operano le guardie forestali, simboleggiato dal monte Cervino, e allo scopo sociale del loro servizio, che consiste nel portare aiuto agli abitanti che ne abbiano necessità, in uno spirito di solidarietà che corrisponde pienamente alle tradizioni delle popolazioni alpine.