Nella terza edizione, Babel ha messo al centro del suo racconto collettivo e multidisciplinare il più grande sogno umano: la libertà. Storie, testimonianze, immagini per cercare di dire che la libertàè condivisione, è progetto, è passione: è gioia di fare e di costruire senza paura.
In questi tempi così globalmente difficili, il semplice pensiero della libertà sembra essere una pura utopia. Ma per Babel la prospettiva può essere capovolta. Parlare di libertà significa ricominciare a credere in noi stessi, nella forza delle parole e dei pensieri: nella certezza che la pazienza del buon lavoro possa dare i frutti di una libertà sociale e collettiva, pienamente democratica.
Scrittori, innanzitutto, ma anche voci di altri testimoni: ciascuno a ripensare, insieme al pubblico di Babel, l’altezza di una umana libertà possibile.
Se la cultura oggi non sapesse pensare la libertà, sarebbe una cultura fatua. Il coraggio e il rigore di Babel vogliono essere invece un preciso luogo di aggregazione e di sintesi per l’Italia e l’Europa