Le attestazioni archeologiche legate alla romanizzazione prendono le mosse dal plastico di Augusta Prætoria con la ricostruzione, in scala 1:200, dei principali monumenti della città di Aosta risalenti alla fase del I-II secolo d.C. per proseguire, con l'ausilio di due postazioni video, alla scoperta del territorio e della Via consolare delle Gallie fino all'insediamento dei castelli medievali.
I reperti della sala sono l'importante base in arenaria di una statua (mai ritrovata) che i Salassi dedicarono ad Augusto poco dopo la fondazione della città, la collezione di monete rinvenute negli scavi aostani - che coprono un arco cronologico che va da Ottaviano Augusto (63-14 a.C.) a Romolo Augusto (459 circa - dopo il 511) - e il miliario costantiniano rinvenuto a Sarre recante la distanza di IV miglia da Augusta Prætoria.
Nella sala sono ricostruite due scenografie che ripropongono la bottega di un vasaio e il cantiere di costruzione della cinta urbica e del basolato stradale.