TERRITORIO
Un grande progetto per lo sviluppo sostenibile e un valido strumento di tutela delle risorse naturali e storico-culturali.
P.T.P. IN ARRIVO: DOPO UN'ATTESA DI 36 ANNI!
di Josette Mathiou
Il progetto 1996 di Piano Territoriale Paesistico è il risultato della rielaborazione della prima proposta progettuale di PTP del 1992, disciplinato dalla legge n. 1 del 1993 e concretizza la previsione già contenuta nella legge regionale del 1960 che con grande lungimiranza, aveva prefigurato un "piano regionale urbanistico e paesaggistico". Tale ridefinizione è stata messa a punto con il confronto e il contributo del comitato tecnico degli enti locali (CTEL) costituito ad hoc dagli enti locali medesimi. Rispetto alla vecchia versione, il nuovo progetto ricopre un ruolo più di indirizzo che prescrittivo e risulta semplificato, più chiaro alla lettura e all'interpretazione, affidando un ruolo più consistente e più impegnativo alle comunità locali. Ultimate le consultazioni con i Comuni e le Comunità Montane della Regione e tenuto conto dei pareri che saranno espressi anche dalla terza commissione regionale consiliare permanente territorio, dal comitato regionale per la pianificazione del territorio (CRPT) e dal comitato scientifico per l'ambiente (CSA), la giunta regionale adotterà il PTP. È pertanto attualmente in corso la seconda consultazione, precedente l'adozione, di tutti gli enti locali in merito alla bozza di PTP. Non va dimenticato infatti che una prima proposta era già stata diramata all'inizio del 1993, cui avevano fatto seguito le osservazioni degli enti locali e la conseguente ridefinizione del PTP, avvenuta con il contributo del comitato tecnico degli enti locali (CTEL), appositamente costituito da questi ultimi.
COS'È IN CONCRETO IL PTP
Il PTP è un grande progetto finalizzato ad orientare lo sviluppo della regione nel prossimo futuro. Esso è anche uno strumento di tutela delle risorse naturali e storico-culturali, di cui la Valle d'Aosta è particolarmente dotata. Si tratta di un piano che presenta al tempo stesso due valenze: quella di tipo urbanistico-territoriale (e questo aspetto serve a regolare lo sviluppo del territorio dei prossimi anni) e quella di tipo ambientale-paesistico, tendente alla tutela e alla valorizzazione non soltanto del patrimonio già ampiamente conosciuto e tutelato, quanto soprattutto dell'insieme di beni (nuclei storici, sistemi di aree sensibili, ecc.) disseminati in tutta la Valle e che, pur essendo ancora sconosciuti ai più, meritano la massima attenzione in quanto fortemente strutturanti e caratterizzanti la nostra regione. Per poter svolgere le funzioni appena illustrate, il PTP è gerarchicamente sovraordinato rispetto ai piani locali e rispetto ai piani regionali di settore, allo scopo di indirizzarne e coordinarne le azioni. Esso deve infatti costituire il quadro di riferimento per tutte le attività, pubbliche e private, che investono l'assetto del territorio, gli sviluppi urbanistici, la tutela e la valorizzazione del paesaggio, dell'ambiente e del patrimonio storico.
QUALI PROPOSITI
I1 PTP si propone di aiutare gli organi della regione e gli enti locali ad affrontare e porre rimedio ai problemi che in vario modo interessano il territorio della Valle d'Aosta. Si tratta di problemi di ordine socio-economico (eccessivo peso del settore turistico che pone problemi di esposizione congiunturale; presenza di spinte alla reindustrializzazione, difficili da guidare; necessità di migliorare l'inserimento nel contesto europeo senza aggravare la situazione del traffico di attraversamento; ecc.), problemi di tipo urbanistico-territoriale, (eccessiva congestione insediativa nel fondovalle e nelle stazioni turistiche; preoccupanti fenomeni di abbandono e sottoutilizzo nelle aree agricole e nei numerosi nuclei storici, ecc.), problemi di tipo paesistico-ambientale (incremento del rischio di degrado e di distruzione di risorse soprattutto in prossimità delle maggiori concentrazioni insediative; alterazioni paesistiche; diffusione di inquinamento; ecc.). Tali problemi non possono essere efficacemente affrontati e risolti in sede di pianificazione locale e settoriale, perciò il PTP si sforza di offrire una base unitaria per sviluppare politiche integrate e coerenti. Esso persegue dunque congiuntamente obiettivi di miglioramento delle prospettive di sviluppo, anche mediante un più razionale utilizzo del territorio ed un più efficace inserimento nei circuiti internazionali, obiettivi di miglioramento delle condizioni di vita e delle opportunità di sviluppo e di partecipazione alla vita civile per tutte le comunità ed infine obiettivi di tutela e arricchimento della qualità del territorio e della sua fruibilità.
L'ATTUAZIONE
Il PTP verrà attuato secondo regole che hanno lo scopo di indirizzare e coordinare i piani comunali e i piani di settore e che lasciano comunque ampio spazio all'iniziativa degli enti locali. Pertanto le regole del PTP, più che essere ordini ai quali ubbidire, rappresentano altrettanti stimoli all'autonoma responsabilità degli enti locali e dei diversi enti amministrativi coinvolti nella gestione del territorio. Si tratta di una condizione fondamentale per introdurre un processo di dialogo, di interazione e di collaborazione tra i diversi soggetti pubblici, allo scopo di conseguire una gestione collaborativa, anziché dirigistica e burocratica, del territorio.
La probabilità di successo del PTP e il suo grado di efficacia nei confronti della protezione delle risorse e dello sviluppo del territorio dipenderanno, da una parte, dall'evoluzione del quadro normativo attuale e, dall'altra, dalla capacità locale di mettere in pratica gli indirizzi di sviluppo e le indicazioni di tutela forniti dal progetto. Non va infine dimenticato che il PTP costituisce strumento di coordinamento delle attività che hanno ricadute sull'ambiente e sul territorio. Affinché tale funzione possa essere utilmente svolta, il PTP sostituisce alla vecchia logica di campanile quella della cooperazione. Il PTP si qualifica quindi come
- un'impresa anzitutto, piuttosto che semplice attività di controllo e di protezione. Sarà pertanto necessario, nella fase della sua attuazione, programmare la spesa pubblica in diversi settori (trasporti, servizi, abitazioni, turismo, agricoltura,
industria, ecc.), allo scopo di evitare che le azioni di tutela e quelle di sviluppo procedano in modo strabico, ovviando alle incoerenze e alle contraddizioni che ancora oggi troppo spesso caratterizzano l'azione pubblica. Risulta dunque evidente che l'attuazione del PTP tenderà a sviluppare l'iniziativa degli enti locali e a stimolarne la progettualità, riconoscendo l'esigenza di promuovere programmi e progetti integrati che coinvolgono una pluralità di soggetti e un insieme di azioni che devono essere fatte convergere: tali progetti e programmi potranno interessare specifiche aree oppure specifici settori di intervento. Per la loro migliore riuscita sarà necessario poter contare sull'iniziativa degli enti locali, i quali meglio di qualunque altro soggetto conoscono le esigenze e il contesto in cui i progetti e i programmi integrati dovranno formarsi e attuarsi. In questo senso, il PTP non potrà trovare completa attuazione senza il concorso delle collettività locali.
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