VALDIGNE - MONT-BLANC
Il terreno dell'alta montagna non deve essere considerato un luogo ostile e impossibile. Grazie all'esperienza delle guide alpine si può imparare a conoscerlo ed apprezzarlo.
RISORSA MONTAGNA
di Arrigo Gallizio
Dal forte di Bard al Monte Bianco la Valle d'Aosta si presenta come un salotto in cui si parla di vere emozioni e di vera tradizione legata alle montagne che sono il patrimonio fondamentale per l'economia valdostana. Gli scenari che si presentano al turista appena giunge in Valle d'Aosta sono esclusivi, con una sequenza in progressione di emozioni che coinvolgono e preparano il turista allo spettacolo più affascinante e maestoso che è il Monte Bianco. Il percorso arricchisce il turista, man mano che si inoltra nella Valle, di tutta la cultura valdostana, prima agricola/contadina, poi montanara/pastorizia ed in fine alpinistica. Il denominatore comune è - e rimane - l'amore per il proprio territorio e la salvaguardia dello stesso con una particolare attenzione alle proprie radici culturali che sono state forgiate nei secoli e che sono ancora oggi il legame della gente che vive in simbiosi con le montagne. Queste caratteristiche sono evidenti e ben radicate nella professione della Guida Alpina che nell'Alta Valdigne ha come terreno d'azione il Monte Bianco. Con suoi 4810 metri di altitudine è la montagna più alta d'Europa ed è considerata dagli alpinisti "l'Himalaya" delle Alpi. Il Monte Bianco offre alla Valdigne ed in particolare a Courmayeur i versanti più affascinati e più belli, teatro di grandi imprese alpinistiche: i versanti est, sud ed ovest. Proprio su questi versanti le Guide Alpine di Courmayeur hanno scritto la storia dell'alpinismo fin dal 1850, anno della costituzione della loro Società. La prima in Italia e la seconda al Mondo. Il Museo, che si trova nei locali della Società Guide Alpine Courmayeur, descrive con oggetti, fotografie, testimonianze di Guide storiche il percorso di quasi 200 anni della formazione delle Guide Alpine il cui contributo è stato fondamentale per lo sviluppo dell'economia rivolta al turismo. Ancora oggi ripercorrendo le vie aperte dalle Guide di Courmayeur si respira quanto fosse grande il loro desiderio di scoprire il fascino segreto delle creste, delle pareti verticali inviolate, dei couloirs vertiginosi, degli infiniti ghiacciai del Monte Bianco. La loro traccia solcata con tenacia e determinazione è ora il testimone che le Guide Alpine della quarta generazione di quei valorosi uomini, hanno raccolto portandolo nel futuro come emblema di una cultura alpinistica vera e storica che oggi, grazie al progresso, è evoluta in un turismo d'alta montagna, offrendo con sicurezza quelle emozioni che i nostri predecessori hanno provato. Legarsi con una Guida Alpina è un gesto di fiducia del turista ed è per la Guida una prova di vera amicizia e passione con la voglia di trasmettere e far apprezzare quel che la montagna comunica: i colori infuocati dell'alba e del tramonto, il sibilo del vento, la voce della montagna fatta di impercettibili segnali, ma importanti per la
Guida che ne interpreta il giusto significato per una traccia sicura. Sono cambiati i materiali, la tecnologia, l'abbigliamento in modo sostanziale, ma quello che rimane è l'antico gesto della Guida Alpina che facendo scattare il moschettone si lega in cordata affidando la sua vita al cliente come in un gesto di estrema e reciproca fiducia. Le Guide Alpine hanno percorso l'evoluzione dell'alpinismo e del turismo, diventando inoltre i veri ambasciatori del nostro territorio alpino valdostano, e rispondono bene alle domande del nuovo turismo alpino che oltre alle classiche vie storiche, richiede vie ferrate, escursionismo estivo ed invernale con racchette da neve, cascate di ghiaccio, freeride, sci fuori pista, eliski, canyoning, mountain bike, grandi trekking, iniziazione all'alpinismo per i ragazzi. Quale migliore teatro se non quello della Valle d'Aosta per fare in totalità queste specialità ed altre ancora. È la sola Regione in cui in un sol giorno si possono raggiungere i 3500 metri di Punta Hellbronner con le Funivie del Monte Bianco, fare attività alpinistica o godersi l'esclusivo panorama e, volendo, ritrovarsi poi sulla spiaggia in Liguria. I più sedentari, dopo una fantastica gita, una discesa mozzafiato, un canale ripido per provare l'ebbrezza del verticale, possono trovare rilassamento e benessere alle Terme di Pré-Saint-Didier. Quante volte, solcando gli immensi e vergini pendii in neve polverosa del ghiacciaio del Toula, si sente ripetere con entusiasmo "è meglio che in Canada". Gli amanti di questa specialità hanno trovato nel comprensorio del ghiacciaio del Toula, servito dalla Funivie Monte Bianco, un luogo esclusivo, un luogo paragonabile ad un salotto di appassionati che dopo una giornata di tracce sulle nevi immacolate, si ritrovano al Ristorante del Pavillon e, nel gustare le specialità gastronomiche, si scambiano i loro entusiasmi, le loro emozioni trascorse, progettando la discesa del giorno dopo. Sono questi i piaceri di una giornata trascorsa: un saluto, un arrivederci, un'informazione sulla neve, sulla meteo… Dialoghi in famiglia tra amici. Questa è la nostra montagna! Quella che sa ancora di parole e di volti di uomini che vivono oggi quello che un tempo le Guide Alpine hanno saputo con umiltà seminare affinchè non vada disperso questo patrimonio che è fonte di benessere ed orgoglio per la Valle d'Aosta.
45
EDITORIALE
NOTIZIE
INTRODUZIONE
I GHIACCIAI DELLA VALDIGNE
UNO SGUARDO "NATURALE" SULLA VALDIGNE
RISORSA MONTAGNA
LE TERME DI PRE' SAINT-DIDIER
RISORSA ACQUA
DOVE VA L'ACQUA DEL TRAFORO?
UN INNOVATIVO BACINO PER L'INNEVAMENTO
QUALITA' DELL'ARIA IN QUOTA
IL RADON IN VALDIGNE
LES TRANSPORTS AU PIED DU MONT-BLANC
UN PROGETTO PILOTA A LA SALLE
IL PATRIMONIO VITI-VINICOLO DELLA VALDIGNE
UNA DIAGNOSI TERRITORIALE DELLA VALDIGNE
IL TOUR DU MONT-BLANC
RECENSIONI
Pagina a cura dell'
Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche
© 2024
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo
|
Crediti
|
Contatti
|
Segnala un errore