Speciale V.I.A.
L’obiettivo principale dell’intervento è quello di dare una sede unitaria all’ateneo che permetta di accogliere in un unico polo tutte le attività dell’Università: direzionali, amministrative, didattiche, ricreativo-sportive e ricettive.
IL NUOVO POLO UNIVERSITARIO DELLA VALLÉE
di MARIO CUCINELLA
Architetto, progettista.
Il processo progettuale del nuovo Polo Universitario della Valle d’Aosta, all’interno dell’area attualmente occupata dall’ex Caserma Testafochi, nasce a seguito di un accurato lavoro di ricerca sulle esigenze funzionali e sociali degli edifici universitari condotto attraverso l’analisi ed il confronto delle migliori realizzazioni recentemente sviluppate in ambito internazionale ed, allo stesso tempo, è il risultato di un processo che tiene in considerazione una serie di variabili di carattere urbanistico, funzionale, rispetto delle preesistenze, recupero della memoria storica e ottimizzazione delle prestazioni energetiche degli edifici. in questa pagina, alcuni rendering della nuova Università valdostanaSulla base delle informazioni dei documenti di pianificazione è stata verificata la coerenza del Progetto con le prescrizioni e/o gli obiettivi previsti dai diversi strumenti di programmazione territoriale ed urbanistica di settore vigenti così come con gli eventuali vincoli esistenti nell’area di interesse e in riferimento alla connessione con altri progetti e opere previste nelle aree limitrofe. Il concept del campus è stato pensato per rispondere principalmente a tutte le esigenze funzionali richieste dal committente e, al contempo, in modo che l’intervento fosse fortemente riconoscibile come Landmark della città contemporanea di Aosta, attiguo al centro storico delimitato dalle mura romane ed alla zona di espansione della città (Quartiere Cogne). Intervenire in un luogo paesaggisticamente caratterizzato dalla presenza di imponenti montagne ha significato assoggettare l’architettura al contesto naturale ed alle preesistenze della ex Caserma Testafochi, cercando di definire uno sviluppo architettonico il più armonico e rispettoso possibile di questi elementi. Il progetto è fortemente caratterizzato da una architettura innovativa, capace tuttavia di dialogare con le preesistenze storiche ed edilizie più significative. I due nuovi edifici della didattica hanno innanzitutto il ruolo di definire e caratterizzare lo spazio loro circostante, in questo senso la scelta di arretrarne i volumi verso nord risponde ad un duplice obiettivo:
• valorizzare l’esistente mantenendo la palazzina Giordana in primo piano verso piazza della Repubblica;
• liberare lo spazio antistante i lati corti della palazzina Giordana, dando origine a due piccole piazze che funzioneranno da anticamera ed invito allo spazio della principale piazza interna al complesso universitario: a destra la piazzetta dell’Arcate del Plot dove sono posizionati i collegamenti verticali al parcheggio pubblico (zona nella quale è prevista una fermata del People mover), mentre a sinistra è situata la piazzetta d’ingresso al Sacrario militare. Nella definizione degli edifici della Didattica, cuore del campus, si è tenuto conto, da una parte, di aspetti progettuali legati alla funzionalità dei layout interni e dell’altra alla necessità di dare vita ad un nuovo spazio urbano, non più chiuso al resto della città, ma attraente, permeabile ed inclusivo, partendo dalla ridefinizione della piazza principale del campus, localizzata nell’area della piazza d’armi della ex Caserma Testafochi. Queste scelte progettuali sono frutto di un’attenta valutazione del contesto urbano ed architettonico: mantenimento e valorizzazione degli edifici più importanti e razionalizzazione e sostituzione di quelli non più funzionali alle nuove esigenze, grande attenzione all’interazione con il contesto cittadino e urbanistico, tematiche affrontate dallo Studio di Impatto Ambientale che hanno orientato la progettazione del nuovo polo universitario.

Tematica vincoli
Attenzione alle scelte estetiche del restauro dei beni vincolati ai sensi del testo unico della tutela del paesaggio
L’intervento prevede la conservazione e la valorizzazione dei due edifici storici principali: le Palazzine Giordana e Beltricco, che rappresentano la testimonianza del nucleo originario delle caserme degli Alpini. La rifunzionalizzazione si basa su scelte progettuali ispirate al massimo rispetto di quanto previsto nel caso di interventi di restauro. In questo senso le palazzine ospiteranno funzioni compatibili con il loro carattere di edifici storici: la Palazzina Giordana ospiterà la biblioteca mentre la palazzina Beltricco, diventerà la sede del Rettorato con annessi uffici amministrativi e uffici destinati al personale docente dell’Università.
Attenzione per l’area di specifi co interesse archeologico con indicazione di coordinamento tra D.L. e servizio Soprintendenza
Il Progetto ricade all’interno di aree riconosciute di interesse storico-archeologico e pertanto è stato avviato il confronto con la Soprintendenza e, in coerenza alle indicazioni ricevute, è stata prevista a progetto la realizzazione di una serie di sondaggi archeologici e la sorveglianza archeologica sugli scavi.

Tematica risparmio risorse
Idrico
Recupero delle acque piovane dalle coperture ed il loro accumulo in apposite vasche interrate, destinate all’irrigazione delle aree verdi, ai servizi igienici e alla pulizia dei piazzali. Saranno inoltre previsti sistemi di irrigazione ad alta efficienza, in modo da ridurre al minimo gli sprechi. Dall’altra parte un impatto positivo sul sistema di approvvigionamento comunale di acqua potabile deriverà dalla cessione all’acquedotto delle acque prelevate dai pozzi per il sistema delle pompe di calore prevista dal Progetto.
Suolo
Il progetto prevede un bilanciamento tra sottrazione e progettazione aree verdi. Il materiale di scavo potrà essere riutilizzato, verificata l’assenza di contaminazioni, per parte delle operazioni di rinterro, modellamento del terreno e sistemazione delle aree a verde previste a progetto (circa il 2% del terreno di scavo), mentre la quota in esubero sarà indirizzata verso idonei siti di recupero o smaltimento.
Energia
L’aspetto dell’efficienza energetica è stato approfondito con particolare attenzione, valutando le migliori soluzioni volte all’impiego di un mix di tecnologie con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili che garantisse il miglior rapporto costi/benefici (pompa di calore ad acqua di falda, caldaie a condensazione, fotovoltaico, solare termico), all’utilizzo di macchinari e dispositivi ad alto rendimento.

Tematica minimizzazione impatti
Contenimento delle emissioni in atmosfera
L’adozione di sistemi in larga parte alimentati da fonte energetica rinnovabile permetterà di ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera, rispetto all’adozione di un sistema di riscaldamento tradizionale a metano. L’utilizzo di sistemi energetici a fonte rinnovabile contribuirà inoltre, in maniera indiretta, alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, apportando una riduzione della CO2. In fase di cantiere saranno adottate opportune misure allo scopo di mitigare la dispersione delle polveri durante le attività di lavoro.
Ciclo integrato dei rifiuti
In relazione alla produzione di rifiuti, l’incremento del carico antropico dell’area inciderà sul ciclo di gestione e smaltimento dei rifiuti a livello locale, con un impatto diretto sulle volumetrie disponibili di discarica. L’impatto sarà comunque mitigato dall’attuazione della raccolta differenziata presso le diverse strutture universitarie.
Attenzione nelle fasi di costruzione (scavi)
Per la soggiacenza della falda e per la presenza del pozzo idropotabile Solarolo è stato suggerito un monitoraggio piezometrico per il controllo delle oscillazioni stagionali della falda prima dei lavori.
Aspetti sociali e collettività
Dal punto di vista sociale, la realizzazione del nuovo campus, oltre all’obiettivo di incrementare l’offerta e la qualità formativa, con lo spostamento della sede in pieno centro cittadino contribuirà a rivitalizzare il centro storico, riqualificando un’ampia porzione di tessuto urbano e creando un nuovo catalizzatore dell’off erta culturale della città.
La creazione del nuovo campus universitario, prevedendo ampi spazi di interconnessione con l’urbanizzato residenziale e commerciale esterno, sarà infatti in grado di creare una connessione armonica con il contesto urbano esistente. Il progetto prevede il massimo livello di integrazione dell’area universitaria con la città, la creazione di spazi destinati alla libreria universitaria, oltre a spazi prettamente commerciali, quali caffetteria e negozi, contribuiranno all’interscambio tra polo universitario e il restante contesto cittadino. Particolare attenzione dal punto di vista delle interazioni sociali è stata posta nella progettazione dello studentato, che ha previsto la creazione di spazi dedicati ad attività ricreative, di svago e culturali, quali un centro benessere, un centro fitness, un nido aziendale, una sala auditorium e altre aree polifunzionali, aperte alla comunità cittadina.
 
Pagina a cura dell'Assessorato territorio, ambiente e opere pubbliche © 2024 Regione Autonoma Valle d'Aosta
Condizioni di utilizzo | Crediti | Contatti | Segnala un errore