Valle d’Aosta figlia dei ghiacci. Miti, realtà ed evoluzione dei ghiacciai valdostani. Autori vari, con il coordinamento scientifico di Claudio Smiraglia. Musumeci Editore. 2006.
Questo volume, sotto il coordinamento scientifico di Claudio Smiraglia, affronta la questione del glacialismo valdostano a 360°: introduzione al glacialismo moderno, le fluttuazioni storiche, il clima e i suoi mutamenti, l’antropizzazione e l’ambiente, gli aspetti storici legati al rapporto tra valdostani e i loro ghiacciai, le leggende, la letteratura e la pittura, l’economia, gli aspetti biologici (vita sul ghiacciaio), i rischi glaciali, la ricerca attuale, le moderne tecniche di monitoraggio, sino ad arrivare alla tematica del permafrost. All’interno delle sezioni sulla ricerca sono anche ampiamente descritti gli interventi di monitoraggio attualmente in corso in Valle d’Aosta.
Nella realizzazione del libro sono stati coinvolti alcuni tra i principali referenti scientifici, rappresentanti del mondo accademico e ricercatori, a livello nazionale e transfrontaliero, per un totale di oltre 30 collaboratori.
“Si tratta – commenta l’assessore Alberto Cerise – di un’opera innovativa nel suo genere, di sicuro interesse scientifico, necessaria per rendere un doveroso omaggio a una risorsa molto importante per la Valle d’Aosta, delicata e minacciata dai cambiamenti climatici in corso. Per la valorizzazione dei ghiacciai l’Amministrazione regionale ha disposto importanti interventi di monitoraggio e approfondimento. La stessa pubblicazione è stata curata nell’ambito delle attività della Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani, cellula appositamente istituita nel 2003 dall’Assessorato e operativa presso la Fondazione Montagna sicura di Courmayeur, che riunisce tra loro i referenti istituzionali in materia: l’ARPA Valle d’Aosta, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto di Prevenzione Rischi Idrogeologici (IRPI) di Torino, il Comitato Glaciologico Italiano, l’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna, il Soccorso Alpino Valdostano, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e la Compagnia Valdostana delle Acque, nell’intento specifico di avviare programmi e progetti comuni sui ghiacciai valdostani”.
Programma Spazio Alpino. Interreg III B, i progetti 2000-2006.
L’obiettivo del Programma Spazio Alpino, ovvero la promozione dello sviluppo territoriale sostenibile, si articola in quattro obiettivi egualmente importanti.
• Rafforzare l'immagine dello Spazio Alpino come un’area strategica nel contesto delle aree europee da sviluppare: ciò richiede la costruzione di un comune sentire riguardo al ruolo dello Spazio Alpino in termini di sviluppo spaziale sostenibile e la conseguente azione per promuovere ciò, attraverso varie attività e misure.
• Attivazione e sostegno delle iniziative di sviluppo sostenibile nello Spazio Alpino, tenendo in considerazione la relazione esistente tra il cuore della regione alpina e le aree di transizione. Ciò dovrebbe implicare una serie di attività transnazionali in diversi settori, dal livello Comunitario fino a quello locale, che pongano attenzione sulle questioni più importanti concernenti lo sviluppo del territorio alpino.
• Risoluzione delle questioni riguardanti l'accessibilità e i trasporti, promovendo le modalità di trasporto e comunicazione maggiormente sostenibili.
• Protezione della diversità del patrimonio naturale e culturale, protezione della popolazione e delle infrastrutture dai rischi naturali grazie allo sviluppo di strumenti comuni, scambio di informazioni e di metodologie di intervento.
I progetti che perseguono tali obiettivi devono sviluppare le proprie attività secondo uno dei tre Assi del Programma Spazio Alpino:
• Asse 1 - competitività e pianificazione territoriale;
• Asse 2 - promozione di sistemi di trasporto sostenibili;
• Asse 3 - promozione della gestione del patrimonio culturale e naturale e prevenzione dei disastri naturali.
Questa pubblicazione raccoglie i progetti del periodo 2000-2006, in molti dei quali è coinvolta anche la Valle d’Aosta.