Lo "stato" del sistema acqua è stato desunto, secondo i criteri imposti dal decreto legislativo n. 152/1999, dai dati di monitoraggio raccolti dall'ARPA negli ultimi anni, con particolare riferimento ad IBE, LIM, SACA, nonché ai principali macrodescrittori (figure n. 16, 17, 18 e 19).
In particolare, lo stato ambientale del corso d'acqua (SACA) deriva dall'incrocio dello stato ecologico con lo stato chimico. Poiché in Valle d'Aosta quest'ultimo non modifica lo stato ecologico del corso d'acqua (SECA), SECA e SACA coincidono.
Il monitoraggio condotto sui 30 laghi definiti significativi nel corso degli anni passati, appurato lo stato di buona qualità persistente per 10 di essi, continua attualmente sui restanti 20.
La raccolta dei dati relativi alla qualità dei corpi idrici significativi ha condotto poi alla definizione di un indicatore sintetico di qualità dei corsi d'acqua che riassume grossolanamente le condizioni ecologiche del singolo corso d'acqua nel tratto considerato e viene inoltre integrato mediante l'utilizzo di due subindicatori: valore delle rive e valore del corso d'acqua.
Per la definizione del "valore delle rive" si sono utilizzati i dati di copertura del suolo delle rive stesse; ad ogni tipologia di copertura è stato attribuito un coefficiente di valore ambientale elaborato a partire da un giudizio di rarità/specificità (valutata come ricchezza potenziale in specie rare e di ecosistemi direttamente condizionati dal livello della falda) e da un giudizio di vulnerabilità ecologica. Quest'ultima, intesa come combinazione di sensibilità intrinseca alle pressioni esterne e di rinnovabilità, descrivibile come capacità del sistema ambientale di riprendere autonomamente la condizione originaria dopo un disturbo, può essere assimilata al concetto di resilienza.
Il valore del corso d'acqua è stato invece definito mediante la semplice combinazione dei valori IBE con quelli attribuiti alla qualità del corso d'acqua in rapporto all'ittiofauna.