RISERVA NATURALE
In una piccola superficie si evidenzia il forte contrasto tra la zona umida costituita dal lago e dai suoi immediati dintorni e l'ambiente arido del vicino versante roccioso.
LA RISERVA NATURALE DI LOLAIR
di Nicola Tartaglione
Il Lago di Lolair in autunno.La Riserva è stata istituita con decreto del Presidente della Giunta regionale nell'estate del 1993 facendo propria una proposta avanzata dal Museo di scienze naturali di Saint-Pierre. Con tale iniziativa si è voluto, in particolare, salvaguardare una interessantissima conca lacustre di bassa quota creatasi per sovraescavazione glaciale e la sovrastante parete rocciosa con una caratteristica vegetazione xerotermica. La superficie interessata dalla riserva ammonta a soli 14 ettari e non comprende che una piccola parte della parete sita a monte del laghetto, tuttavia è abbastanza esaustiva delle bellezze naturali che si vogliono proteggere e tutela il vigoroso contrasto esistente fra la fauna e la vegetazione umida presente nelle immediate vicinanze del laghetto e quella della parete rocciosa circostante.
La riserva è sita all'inizio della Valgrisenche, sul versante orografico sinistro, in Comune di Arvier, e si sviluppa altimetricamente fra i 1180 e i 1410 metri. La località appare piuttosto appartata e ha mantenuto un notevole grado di naturalità. Vi si accede lasciando la strada regionale della Valgrisenche all'altezza della località di La Ravoire e percorrendo a piedi per poco più di mezz'ora una strada poderale, a suo tempo costruita per favorire una modesta attività agricola e un percorso più agevole per la realizzazione degli imponenti tralicci dell'elettrodotto del Superphoenix. Un'altra via di accesso è costituita partendo a piedi dalla località Baise-Pierre, a monte della frazione di Planaval.
Il lago Lolair, come i laghi di Villa, in Comune di Challand-Saint-Victor, e di Lozon, in Comune di Verrayes, puo' essere considerato un lago di bassa quota e pertanto condivide con i due laghi prima richiamati una ricca e particolare vegetazione igrofila. Ecco allora presenti i salici, la cannuccia di palude, la salcerella comune, il trifoglio fibrino, la Carex diandra, specie molto rara con poche località note in Valle, e la Dactylorhiza incarnata, un' orchidea con vistose infiorescenze color rosso-porpora, nei terreni fortemente imbevuti d'acqua.
Le acque del lago sono poi adatte alla presenza delle lingue d'acqua, le cui ampie foglie galleggiano sull'acqua.
Canneto ai margini del lago.La parete rocciosa appena a monte della conca lacustre esalta la presenza di piante legate ad ambienti caldi e soleggiati, quali, fra quelle di maggiori dimensioni, il pino silvestre, la roverella, il ginepro sabino, il timo.
Tra le piante erbacee ci sono specie dalla fioritura molto vistosa che rallegrano l'ambiente. La località è conosciuta per essere la principale stazione alpina di Potenti/la pensylvanica, nota per le Alpi in pochissime località e quindi estremamente rara. E ben vero che gran parte di questa specie si trova appena al di fuori dell'area costituita a riserva naturale, tuttavia la mancanza di sentieri e la pendenza delle rocce ne assicurano una tutela efficace. La località costituisce anche la più nota e ricca stazione valdostana di Dictamnus albus.
Il lago ospita inoltre una interessante fauna limnologica, sanguisughe e un ricco assortimento di entomofauna, libellule, ditiscidi e numerose farfalle.
Fra i pesci è presente la tinca. Il lago di Lolair è tuttavia particolarmente importante per la presenza e diffusione di una importante fauna erpetologica.
Non a caso è conosciuto localmente come il "lago dei serpenti": si può infatti osservare la natrice dal collare (Natrix natrix) sulle sponde o nelle sue acque; nei dintorni, negli ambienti xerici, è presente il biacco (Coluber viridiflavus), mentre in particolare nelle zone a copertura arborea e cespugliosa vive il colubro liscio (Coronella austriaca).
Tutte e tre le specie sono comunque in preoccupante diminuzione in Valle, a causa delle continue uccisioni da parte di agricoltori e turisti, nonostante la Regione, sin dal 1984, si sia dotata di una legge che vieta le uccisioni dei rettili e persegua una attenta opera di sensibilizzazione anche sull'utilità della presenza di questi ofidi.
Oltre ai serpenti, nella località sono presenti il ramarro (Lacerta viridis), numericamente ancora ben rappresentato, e la lucertola muraiola (Podarcis muralis). Il lago di Lolair è inoltre una delle attuali poche stazioni di riproduzione del rospo comune (Bufo bufo); da alcuni anni nel lago sono presenti anche alcuni esemplari di rana verde (Rana esculenta) che potrebbero costituire una fonte non indifferente di cibo per le natrici dal collare.
Fra le anatre è presente il germano reale, anche nidificante. Per via delle correnti ascensionali presenti sono facilmente osservabili i grandi uccelli in volo planato, come le poiane e anche le aquile. Notevole la presenza di picchi e della ghiandaia.
Fra i mammiferi sono presenti la volpe, il cinghiale e, occasionalmente, il capriolo.
Insomma la riserva è una zona ricca naturalisticamente che merita sicuramente una visita, da farsi possibilmente nelle mezze stagioni, per evitare l'eccesso di calore.
   
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