EDITORIALE
EDITORIALE
Manuela Zublena
Assessore al territorio e Ambiente

La creazione di un nuovo Assessorato specificamente dedicato all'Ambiente risponde a due diverse esigenze, una di ordine tecnico ed una di ordine politico.
Dal punto di vista tecnico infatti va riconosciuto che l'ambiente, che rappresenta una costante preoccupazione nel programma di maggioranza nella gestione di ogni settore, richiede una politica trasversale, che tocca tutti gli ambiti dell'Amministrazione Regionale: è quindi bene che le competenze siano ricondotte a un Assessorato specifico, che si ponga in qualche modo al di fuori dalle parti ed assicuri una verifica coordinata delle iniziative per garantire la massima efficacia nella salvaguardia della qualità della vita nelle nostre montagne.
Dal punto di vista politico la creazione dell'Assessorato ha invece come principale motivazione la volontà di promuovere una nuova accezione culturale del termine stesso: di passare cioè da un concetto di "ambiente" visto soprattutto nelle sue implicazioni negative, e cioè come attività regolamentare, di autorizzazione e controllo, ad una cultura di azioni positive, in cui l'ambiente sia considerato nel suo valore di patrimonio comune suscettibile di investimenti e in grado di generare nuove offerte economiche.
E proprio in questo tempo, in cui giornalmente i media ci bombardano con notizie che ci richiamano alle nostre responsabilità nell'uso delle risorse del pianeta, e in cui cominciamo a riflettere sulla necessità di una vita più sobria e meno schiava dei consumi, più mirata alla qualità che alla quantità, più aderente all'essenziale, la cultura tradizionale della montagna può riscoprire nel concetto di ambiente la sua modernità; e ritornare ad essere il punto di confronto tra l'uomo e il suo territorio - il punto in cui si misura la nostra capacità di stare al timone, invece di farci portare dalla corrente.

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La nostra rivista vede un avvicendamento alla guida della redazione: Flaminia Montanari, dopo un lungo periodo di attività, conclude la propria esperienza di Direttore responsabile andando in pensione. Vorrei ringraziarla, non solo a nome dell'Assessorato ma di tutta l'Amministrazione regionale, per aver seguito il suo lavoro con passione e competenza e aver saputo dare charme ad una rivista prettamente scientifica, senza dimenticare il rigore dovuto all'informazione tecnica, facendone quindi un piacevole momento di dialogo e confronto con il lettore.
Al Direttore entrante, Paolo Bagnod, faccio i più cordiali auguri di buon lavoro per il nuovo impegno, che va a riconoscere la collaborazione prestata alla rivista negli ultimi anni.

 
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