Amianto

Cos'è l'Amianto?

L'amianto (o asbesto) è un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Con il termine amianto, o asbesto, s’intende un gruppo di minerali naturali a struttura fibrosa separabile in fibre molto sottili e resistenti.

La sua elevata fibrosità fa dell'amianto un materiale:

• indistruttibile,
• resistente al calore e al fuoco,
• resistente all’azione degli acidi e alla trazione
• molto flessibile
• filabile
• dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti

Queste caratteristiche, insieme al basso costo di lavorazione, hanno favorito l’impiego di questo materiale in diversi campi, dall’edilizia all’industria ai trasporti.

La fibrosità dell’amianto:

In 1 cm si possono allineare 250 capelli, 500 fibre di lana oppure ben 335.000 fibrille di amianto.

La fibrosità dell’amianto e la sua composizione chimica determinano un rischio per la salute, ecco perché se ne è decisa la completa dismissione (legge 257/1992) e dal 1994 non vengono più prodotti e commercializzati materiali con amianto.

Quando l’amianto è pericoloso?

L’amianto è pericoloso solo quando le fibre di cui è composto possono essere inalate. Non emette radiazioni o gas tossici. Se l’amianto è compatto non esistono particolari rischi per la salute, mentre se è friabile esiste il pericolo di inalarne fibre. I materiali contenenti amianto compatto possono diventare un rischio se abrasi o danneggiati. E’ importante controllare lo stato di conservazione di tutti i materiali contenenti amianto ed evitare gli interventi che possano danneggiarli.

Dove è stato utilizzato l’amianto?

Nel corso degli anni l’amianto è stato ampiamente utilizzato:

nell’industria

• come materia prima per molti manufatti e oggetti
• come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
• come materiale fonoassorbente

• nelle coperture (lastre e pannelli, tubazioni e serbatoi, canne fumarie, ecc.) in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto Eternit)
• come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche, travature, ecc.,
• negli elementi prefabbricati
• negli intonaci
• nei pannelli per controsoffittature
• nei pavimenti costituiti da vinil-amianto e come sottofondo di questi pavimenti
• in alcuni elettrodomestici, nelle prese e nei guanti da forno, teli da stiro, frangifiamma
• nei cartoni posti a protezione degli impianti di riscaldamento

• per rivestire con materiale isolante treni, navi e autobus
• nei freni e nelle frizioni
• negli schermi parafiamma
• nelle guarnizioni

L’uso più massiccio dell’amianto è avvenuto nell’edilizia, soprattutto nel periodo 1965-1983 come cemento-amianto. In ogni caso l’amianto non è più stato utilizzato nei prodotti realizzati dopo il 1994.

Cosa fare

La tutela dal rischio amianto coinvolge tutti i proprietari d’immobili o cose con amianto, compresi gli Enti pubblici.

Quando il materiale contenente amianto è:

• in buone condizioni
• duro e compatto
• difficilmente danneggiabile

deve essere attuato un programma di controllo periodico e manutenzione.

Quando il materiale contenente amianto è:

• friabile
• danneggiato o deteriorato

è necessario un intervento di rimozione e di bonifica.

Le operazioni di rimozione e di bonifica di beni contenenti amianto sui quali risulta necessario intervenire, deve essere obbligatoriamente effettuata avvalendosi  esclusivamente di imprese specializzate, in possesso di un’apposita iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali. L’elenco delle imprese abilitate allo svolgimento delle attività di rimozione e bonifica di beni contenenti amianto è reperibile direttamente sul sito Internet dell’Albo  nazionale dei gestori ambientali (www.albonazionalegestoriambientali.it). L’impresa deve essere iscritta alla categoria 10A se si tratta di beni contenenti amianto legati in matrice resinoide o cementizia (es. eternit), e alla categoria 10B se si tratta di rimozione e bonifica di beni contenenti amianto anche diversi rispetto a quelli utilizzati per l’edilizia.

Presso la sezione valdostana dell’Albo nazionale dei gestori ambientali risultano ad oggi iscritte solo due imprese alla categoria 10A (rimozione e bonifica di eternit), e due imprese alla categoria 10B (rimozione e bonifica eternit ed altri materiali e/o attrezzature contenenti amianto).

La rimozione e la bonifica di materiale contenente amianto deve in ogni caso essere preceduta dalla presentazione a cura dell’impresa specializzata al Servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’USL della Valle d’Aosta del Piano di sicurezza, che deve da tale organismo essere espressamente approvato.

Particolare importanza assume la prevenzione anche nel settore dei potenziali pericoli derivanti dalla presenza di materiali contenenti amianto.

E’, quindi obbligo, ad esempio dei proprietari/amministratori di fabbricati procedere periodicamente alla verifica di quelle parti in cui sono presenti materiali contenenti amianto (es. tetti, canne fumarie, pannelli isolanti, ecc.), per controllare l’integrità di tali materiali e valutare la necessità di intervenire con azioni di messa in sicurezza o di rimozione. Ai fini della verifica dell’integrità di tali materiali è possibile avvalersi della collaborazione delle strutture dell’ARPA o di tecnico specializzato. La valutazione sulla necessità di procedere o meno alla rimozione dei materiali comporta è anche subordinata alla verifica dell’effettivo potenziale pericolo igienico-sanitario.

A chi rivolgersi

In caso di dubbi o perplessità, prima di intervenire su materiali contenenti amianto è meglio chiedere informazioni a enti che operano nel campo della tutela della salute pubblica o della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro.