I cambiamenti climatici rappresentano una delle maggiori sfide che coinvolgono società, politica e ambiente. Il riscaldamento globale causa molteplici impatti sugli ecosistemi e sulle attività umane.
Il cambiamento climatico in corso è senza precedenti, in termini di intensità, velocità e omogeneità a livello globale ed è causato dalle emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla attività umane (produzione e consumo di energia, produzione di cemento, trasporti, attività industriali, agricoltura, …). L’evoluzione del clima nei prossimi decenni ed i conseguenti impatti sui sistemi naturali e sulla società dipenderanno dall’efficacia delle politiche di decarbonizzazione dell’economia (i.e. politiche di mitigazione) e delle azioni di adattamento messe in atto a scala locale, regionale, nazionale e sovranazionale.
Nelle aree di montagna, nelle Alpi e quindi anche in Valle d’Aosta, il riscaldamento è maggiore rispetto ad altre parti del pianeta: la Valle d’Aosta, è, pertanto, particolarmente esposta agli effetti dei cambiamenti climatici, al pari dell’arco alpino e delle altre zone montuose del pianeta e deve quindi sviluppare le azioni necessarie per adattarsi a tali effetti in modo da minimizzare la vulnerabilità e saper cogliere alcune opportunità derivanti dall’innalzamento delle temperature.
Sviluppo sostenibile
Il Consiglio regionale ha approvato, a gennaio 2023, la “Strategia di Sviluppo Sostenibile della Valle d'Aosta 2030” concludendo un percorso di elaborazione avviato nel 2019 dalla Presidenza della Regione con il supporto operativo del dipartimento Ambiente. La Strategia valdostana di Sviluppo Sostenibile 2030 (SRSvS2030) è una declinazione territoriale della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), che il Parlamento nazionale ha approvato con la legge n. 221 del 28 dicembre 2015 e che il Governo nazionale ha trattato tra ottobre e novembre 2017, approvandola infine nel suo dettaglio con una delibera CIPE del 22 dicembre 2017.
Rapport climat
Cambiamenti climatici nell’area del Monte Bianco e impatti sulle attività umane
Il documento è stato redatto nel novembre 2019 a cura dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Valle d’Aosta, in collaborazione con il “Centre de Recherches sur les Ecosystèmes d’Altitude (CREA Mont-Blanc), Observatoire du Mont-Blanc”, Fondazione Montagna Sicura, EDYTEM Lab, University Savoie Mont-Blanc. Analizza i cambiamenti climatici avvenuti nell’area del Monte Bianco – Espace Mont-Blanc - e i conseguenti impatti sulle attività umane.
Strategia adattamento cambiamento climatico
La Strategia di adattamento al cambiamento climatico, predisposta dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, identifica 9 principali settori ambientali e socioeconomici che subiscono gli effetti del cambiamento climatico, definendo le azioni da intraprendere per ridurre gli impatti.
Per ogni settore si è proceduto, sulla base delle conoscenze degli esperti, all’individuazione degli ambiti prioritari di intervento e, di conseguenza, alla definizione degli obiettivi e degli assi di intervento volti a favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici nella nostra Regione.
Fossil fuel free
La Regione Valle d’Aosta ha assunto, nell’ambito degli obiettivi nazionali, europei e internazionali di mitigazione del cambiamento climatico, come obiettivo fondamentale e caratterizzante delle proprie politiche settoriali, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e quello della riduzione della vulnerabilità territoriale e dei rischi legati ai cambiamenti climatici.
Con l’ambizioso obiettivo di rendere il proprio territorio “Fossil Fuel Free" entro il 2040 e di pervenire così a un nuovo modello di sostenibilità ambientale ed energetica, la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha adottato delle linee guida che individuano una serie di azioni volte a perseguire una decarbonizzazione al 2040; la Roadmap per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free al 2040 costituisce pertanto il quadro di riferimento per i Piani/Programmi regionali di settore individuati per perseguire tale obiettivo.
La realtà valdostana, caratterizzata da un'importante produzione di energia idroelettrica e da un ricco patrimonio forestale, si presta allo sviluppo e alla sperimentazione di politiche innovative volte a un utilizzo sempre maggiore delle fonti energetiche rinnovabili, associate però, in via prioritaria, all’efficientamento e alla riduzione dei consumi energetici in tutti i settori.
Al contempo sono diversi i fattori – ambientali e antropici – caratterizzanti il territorio regionale che rendono più difficoltoso tale percorso. L'ambiente montano, il clima alpino, un abitato poco concentrato, ma molto sparso e diffuso, incidono in maniera rilevante sui fabbisogni di energia per il riscaldamento e la mobilità. Il percorso di decarbonizzazione del territorio, declinato attraverso la certificazione delle emissioni e la Roadmap “Fossil Fuel Free 2040", oltre a indubbi effetti positivi sull’ambiente, potrà essere volano di significative ricadute economiche e turistiche, confermando la Valle d'Aosta come una Regione dalla vocazione “Green”. Un percorso sfidante, che intende anticipare i recenti obiettivi UE di completa decarbonizzazione dell’economia al 2050, e difficoltoso, soprattutto in quei settori storicamente caratterizzati da una penetrazione più lenta degli interventi e da necessità alle volte contrastanti con gli obiettivi della Roadmap.
Un cammino che richiederà una forte sinergia tra indirizzi pubblici e volontà private e il dispiegamento di considerevoli investimenti, da attuarsi ottimizzando e facendo leva sulle risorse a disposizione dell’Amministrazione regionale in coordinamento con i fondi statali ed europei.
La Roadmap approvata darà il via ad una fase di approfondimento e di confronto con la società locale al fine di addivenire ad una Strategia regionale di mitigazione che attui l’ambizioso obiettivo di ridurre, fino a quasi azzerare le emissioni di gas climalteranti in Valle d’Aosta.
In dettaglio, nella definizione della Roadmap si è tenuto conto dell’energia utilizzata e delle relative emissioni di gas a effetto serra incidenti sul territorio regionale per i settori: civile, trasporti e mobilità, industria, agricoltura e allevamento, gestione dei rifiuti.