L’industria E La Citta' La “Cogne” e Aosta, storia di un secolo
Espace Porta Decumana - Aosta 13 Aprile 2002 - 30 Giugno 2002 MOSTRA CHIUSA
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La mostra ripercorre la storia dell’insediamento, della crescita e della crisi del complesso siderurgico “Cogne” durante il novecento, non trascurando le relazioni tra l’industria siderurgica “Cogne” e il territorio valdostano. Una sezione della mostra, inoltre, è riservata al futuro della riconversione della zona industriale e delle sorti dell’area.
La ricerca e l’allestimento sono stati curati dall’architetto Luca Moretto, che ha coinvolto in un apposito comitato scientifico Jacques Gubler, professore dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, Luca Ortelli, professore del dipartimento di architettura dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna, Carlo Olmo, preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e Corrado Binel, direttore del Museo Minerario di Cogne.
Tre sono gli obiettivi principali della mostra: la restituzione storico-filologica delle vicende nel tempo della “Cogne” complesso siderurgico tra le montagne, atipico per le sue dimensioni, per le sue diramazioni, per il suo impatto con le preesistenze; l’analisi dei rapporti tra la fondazione e lo sviluppo della “fabbrica” e la costruzione della città e della valle; la sintesi della problematica sull’area industriale attualmente dismessa dalla Cogne e sulla sua bonifica in previsione sia di una riorganizzazione urbanistica sia della riconversione produttiva: lo stato dei progetti e delle trasformazioni in corso.
La visuale spazia, pertanto, dalla fabbrica al contesto urbano, attraverso l’analisi dei Piani regolatori, tra cui quello voluto da Adriano Olivetti e firmato dallo Studio B.B.P.R., con riferimenti al sistema delle infrastrutture (minerarie, stradali e ferroviarie), i valichi alpini, la politica dell’autonomia economica e culturale della valle.
Dallo studio emergono figure storiche, sinora abbastanza trascurate, come quelle dei due fratelli Pio e Mario Perrone, ai vertici dell’Ansaldo negli anni Dieci, e del loro architetto Adolfo Ravinetti, sullo sfondo di una grande utopia industriale da realizzare in un periodo drammatico della società italiana.
La mostra presenta numerosi disegni e modelli, tra i quali quelli dello Studio di architettura di Milano B.B.P.R., Roberto Gabetti ed Aimaro Oreglia d’Isola, Emilio Mascheroni, Gio Ponti, Giovanni Antonio Porcheddu, Adolfo Ravinetti, Ettore Sot-Sas Sr., nonché, tra alcune fotografie, quelle di Gian Carlo Dall’Armi.
Il 31 maggio presso la sala conferenze della Biblioteca Regionale, dalle 14.30 alle 19.00, inoltre, si terrà una tavola rotonda organizzata dal Comune di Aosta sul tema "Aosta e la Cogne: dalla fabbrica alla città del futuro." A questo incontro, a cui è invitata la cittadinanza, interverranno i membri del Comitato Scientifico, il curatore della mostra, e le amministrazioni coinvolte.
L'esposizione, al di là dello spessore culturale che indubbiamente possiede, rappresenta un evento in grado di coinvolgere la collettività. La speranza è che, attraverso la riflessione, si possa far riappropriare la popolazione della vasta area “Cogne” che, oggi dismessa, è stata per quasi un secolo parte integrante della fabbrica. In questo modo la "Cogne", nata sotto il segno dell'industria, si trasformerà in un luogo favorevole all'aggregazione, in un ambiente che, oltre a consentire sviluppo economico, contribuirà ad arricchire le nostre possibilità di vita associata.
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