Scheda Esposizione

 Scheda dell'esposizione  Catalogo  Sede espositiva

La Forza Delle Cose
Tradizione valdostana e design

Chiesa di San Lorenzo - Aosta
28 Giugno 2003 - 21 Settembre 2003
MOSTRA CHIUSA

ALESSANDRO MENDINI

ALESSANDRO MENDINI

CONSTANTIN GRCIC

CONSTANTIN GRCIC

E.GONZO-A.VICARI

E.GONZO-A.VICARI

CLAUDIO BITETTI

CLAUDIO BITETTI

ALDO CIBIC

ALDO CIBIC

ETTORE SOTTSASS

ETTORE SOTTSASS

JOANNA LYLE
Il Paiolo magico

JOANNA LYLE Il Paiolo magico

DAVID PALTERER
Lo Scudo luminoso

DAVID PALTERER Lo Scudo luminoso

PAWEL GRUNERT
Lo Sgabello scolapasta

PAWEL GRUNERT Lo Sgabello scolapasta

CARLO MOLLINO
La sedia valdostana

CARLO MOLLINO La sedia valdostana

ANTONIO CAGIANELLI
La Stufa-strega

ANTONIO CAGIANELLI La Stufa-strega

ERNEST GAMPERL
Il tagliere

ERNEST GAMPERL Il tagliere

 
La mostra, a cura di Fulvio Irace, intende analizzare gli oggetti tipici della cultura popolare in base ad una nuova prospettiva critica.
Oggetti della vita quotidiana come sedie, pentole, culle, grolle, slitte, girelli, ferri da stiro, cavalli a dondolo e lanterne, sono lo spunto per una serie di rielaborazioni in chiave postmoderna realizzata da tredici designer italiani e stranieri tra cui maestri riconosciuti come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Vico Magistretti, Aldo Cibic, David Palterer e designer più giovani come Claudio Bitetti, Antonio Cagianelli, Ernst Gamperl, Elisabetta Gonzo, Alessandro Vicari, Konstantin Grcic,Joanna Lyle e Pawel Grunert.
A ciascuno di loro è stato assegnato un oggetto da reinterpretare liberamente in base al linguaggio della contemporaneità. Ne è emersa una rassegna originale, ricca di spunti di riflessione che consente un dialogo tra passato e futuro, dove si spazia dall’antropologia alla rivoluzione tecnologica, nell’ambito di un riesame complessivo di modi, forme e stili solo in apparenza superati.
La mostra presenta gli oggetti della tradizione con accanto il nuovo modello creato dai designer contemporanei e, non a caso, prende le mosse da un grande protagonista, Carlo Mollino, che si è ispirato proprio alla tradizione per realizzare la sua celebre sedia valdostana con tre gambe, oggetto essenziale e moderno nella sua atemporalità.
“Gli oggetti della tradizione”, scrive Sandra Barberi nel catalogo, “hanno per noi la straordinaria capacità di raccontare delle storie, di suscitare un’emozione, diversa ma non meno intensa di quella scaturita da un manufatto artistico vero e proprio”.



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