BARBARA TUTINO
Adriano
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BARBARA TUTINO
Antinoo
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BARBARA TUTINO
Nerone
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MARINA TORCHIO
Drappeggio N° 1
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MARINA TORCHIO
Drappeggio N° 2
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MARINA TORCHIO
Busto N° 1
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Marina Torchio e Barbara Tutino hanno esposto insieme le loro opere in altre occasioni, parallelamente ma separatamente. Questa volta, però, non si tratta di due personali concomitanti, ma di un'unica mostra nata da un progetto comune, in cui le due artiste valdostane – l'una scultrice, l'altra pittrice – si cimentano, ciascuna secondo una distinta angolazione, sul tema comune della Caduta di un impero.
Di quale impero si tratta? Naturalmente dell'impero per eccellenza nell'immaginario collettivo: l'Impero romano. La configurazione ambientale scelta per l'allestimento di questa esposizione contribuisce in misura determinante a creare la giusta atmosfera, tanto che potremmo definire la manifestazione evento ambientato, non soltanto perché la mediazione letteraria può naturalmente trovare nella Biblioteca Regionale una propria motivazione, ma anche perché la particolarità degli spazi utilizzati entra in gioco con un proprio notevole carico di memorie. Infatti, lungo il corridoio di accesso alle stanze espositive si trovano pavimenti trasparenti che mostrano le fondamenta antiche illuminate e sul muro romano all'ingresso è proiettato uno spezzone tratto dal film Spartacus di Stanley Kubrick.
A Marina Torchio sono dedicate tre stanze, in cui si possono ammirare cinque torsi cavi – tre busti maschili a grandezza naturale e due figure femminili drappeggiate – in terracotta grezza, collocati secondo un effetto propositivo particolare, giocato sulla forte esposizione luminosa in un contesto semibuio.
Barbara Tutino consacra due stanze a suggestioni letterarie, dalla Yourcenar per l'opera "Adriano" a Camus per "Caligola", in ritratti pittorici di grandi dimensioni realizzati a tecnica mista su carta vetrata. In un'altra stanza, poi, il visitatore può osservare da vicino venticinque ritratti di imperatori romani, realizzati a matita e acrilico su carta da presepio "incorniciata" da nastri di passamaneria.
Come hanno lavorato le due autrici intorno a questo progetto?
Marina Torchio assiste agli scossoni inferti all'elegante mondo imperiale, vede rovesciare le statue di cui raccoglie i frammenti e ci annuncia il fallimento di un potere che si credeva, ahimè, immortale.
Barbara Tutino vede nei ritratti degli imperatori il disfacimento di un'epoca, cogliendo nei loro occhi bagliori di egoismo, di follia, di megalomania, raramente di saggezza.
"Le due brave artiste della nostra Valle – sottolinea l'Assessore all'Istruzione e Cultura Teresa Charles – sono giovani donne entusiaste, diverse nel carattere e nel sorriso, l'una più riflessiva, l'altra più imprevedibile. Un denominatore comune: donne del nostro tempo che dell'arte hanno fatto il loro lavoro, che hanno avuto coraggio, iniziativa, ardire ma che, con la prudenza dei forti, sono consapevoli di poter contare sulla loro attività, che le appaga completamente".
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