Bianco Su Bianco Percorsi della fotografia italiana dagli anni Venti agli anni Cinquanta
Centro Saint-Bénin - Aosta 14 Maggio 2005 - 25 Settembre 2005 MOSTRA CHIUSA
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L’Assessore all’Istruzione e Cultura Teresa Charles ha inaugurato, venerdì 13 maggio 2005, la mostra "Bianco su bianco. Percorsi della fotografia italiana dagli anni Venti agli anni Cinquanta", organizzata dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta e curata dal Professor Pierangelo Cavanna, incaricato del corso di Storia e tecnica della fotografia all'Università degli Studi di Torino-DAMS.
L’esposizione intende indagare i risultati raggiunti da alcuni fotografi della prima metà del Novecento nel loro percorso verso la sperimentazione astratta, in particolare durante il periodo compreso tra le due guerre, ma rintracciandone le origini nell'opera di alcuni grandi fotografi del XIX secolo. L’ambito specifico nel quale è stata condotta la maggior parte di queste sperimentazioni fu, infatti, quello della fotografia di montagna e di soggetto sciistico; si tratta, quindi, di immagini di alta qualità, che sottolineano le potenzialità espressive della fotografia in un periodo di grande fermento dal punto di vista teorico ed artistico, sempre in stretta relazione con le parallele ricerche in ambito grafico e pittorico. La montagna, soprattutto nel periodo invernale, costituiva il laboratorio privilegiato di questi autori che, affrancandosi dall’intento di riproduzione e documentazione della realtà, hanno raggiunto risultati di grande fascino e interesse.
Il percorso espositivo comprende un centinaio di fotografie, provenienti da fondi di prestigiose istituzioni italiane – tra le quali figurano l'Archivio Storico-fotografico della Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia Autonoma di Trento, la Fondazione "3M" di Segrate, il Museo del Cinema di Torino, il Museo di Storia della Fotografia "Fratelli Alinari" di Firenze, il Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" ed il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto – e da alcune collezioni private. I visitatori potranno ammirare opere di fotografi famosi, come Vincenzo Balocchi, Carlo Baravalle, Gianni Berengo Gardin, Stefano Bricarelli, Jules Brocherel, Alfredo Camisa, Giuseppe Cavalli, Mario Gabinio, Mario Giacomelli, Cesare Giulio, Riccardo Moncalvo, i Fratelli Pedrotti, Domenico Riccardo Peretti Griva, Fulvio Roiter, Federico Vender, Italo Zannier e molti altri.
"Si tratta – sottolinea l'assessore Charles – di un progetto che, nell'ambito dell'attività espositiva regionale, si propone di diversificare ed arricchire l'offerta culturale aostana, accompagnando i visitatori attraverso un percorso accattivante e ricco di spunti di riflessione non solo per gli specialisti del settore, ma anche per un più ampio pubblico, che non potrà non apprezzare l'alta qualità e il fascino degli scatti in mostra."
La rassegna sarà accompagnata da un catalogo bilingue in italiano e francese edito da "Alinari" di Firenze, contenente i testi critici e le riproduzioni di tutte le opere in mostra.
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