Wolfgang Alexander Kossuth
Dinamismo ed equilibrio
Centro Saint-Bénin - Aosta 26 Novembre 2005 - 23 Aprile 2006 MOSTRA CHIUSA
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L'Assessore all'Istruzione e Cultura Teresa Charles ha inaugurato venerdì 25 novembre 2005, al Centro Saint-Bénin di Aosta, la mostra Wolfgang Alexander Kossuth. Dinamismo ed equilibrio, organizzata dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta e curata dal critico d'arte Paolo Levi.
Wolfgang Alexander Kossuth è nato a Pfronten, in Germania, nel 1947. Molto presto si trasferisce in Italia dove si diploma in violino al Conservatorio di Napoli, iniziando una rapida e promettente carriera musicale che lo porta, nell'arco di pochi anni, a dirigere l'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 1979, tuttavia, lascia l'attività di musicista per dedicarsi completamente alla scultura, linguaggio artistico che gli permette di esprimere in assoluta libertà la sua creatività interiore, passando dal ruolo di esecutore a quello di creatore. Le opere di Kossuth, che attualmente vive e lavora a Milano, fanno parte delle collezioni di vari musei italiani ed esteri ed in tutta Europa si susseguono con regolarità esposizioni a lui dedicate.
Scrive Paolo Levi nel catalogo: "Kossuth è un artista che, in ogni suo processo creativo, manifesta una sensuale passionalità visionaria. (…) Nel corso della sua vicenda artistica si è assunto non poche responsabilità oggettive nei confronti della scultura, e prima fra tutte quella di continuare la tradizione classica che appartiene al museo della storia".
Nei lavori dell'artista tedesco si trovano spesso raffigurati personaggi famosi in ambito musicale, letterario, della danza e della mitologia, come Mozart, Paganini, Leonard Bernstein, Mario del Monaco, Milva, Vittorio Sereni, Alessandra Ferri, Mercurio, Dafne, Adone. L'opera di Wolfgang Alexander Kossuth è un solare inno alla vita, una ricerca dell'ordine e dell'armonia. Le sue opere raffigurano visi dall'espressione serena e corpi gentili, che paiono al sicuro dal dolore e a disposizione della danza, della lettura, del sonno, dell'amore. Tra le quaranta sculture in esposizione se ne trovano alcune inedite – come Forze in equilibrio, 2005 (h. cm 280), L'eterno femmineo, 2004 e Massimo Murru "il salto", 2003 – ed altre storiche, tra cui i ritratti di Mario Soldati (1981), di Alessandra Ferri (1994) e di Giorgio Strehler (2000). I visitatori potranno, inoltre, ammirare un'opera del 2003 raffigurante il ballerino Roberto Bolle a grandezza naturale (h. cm 220) ed una selezione di pastelli nei quali l'artista dimostra anche le sue grandi capacità disegnative.
"Fa parte della nostra politica culturale – sottolinea l'assessore Charles – portare a conoscenza del pubblico artisti come questo scultore, la cui poetica esula dai confini locali per espandersi a livello europeo. Questa personale guarda alla musica, alla danza, al mito del bello, della forza e della sensualità."
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