Scheda Esposizione

 Scheda dell'esposizione  Catalogo  Sede espositiva

Mario Sironi
Natura, mito e poesia

Museo Archeologico Regionale - Aosta
16 Giugno 2006 - 24 Settembre 2006
Orario: tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 19

Ingresso:
intero € 5,00 – ridotto € 3,50
In abbinamento con l'ingresso alla mostra Enzo Maio. Alberi monumentali della Valle d’Aosta
intero € 6,00 – ridotto € 4,00

 
L’esposizione si compone di oltre centotrenta opere tra olii, tempere, tecniche miste e disegni, che rappresentano alcuni aspetti della produzione sironiana dagli anni giovanili all’ultimo periodo della vita. Il tema affrontato in particolare è quello della Natura come l’artista l’ha interpretata e proposta durante l’arco della sua intensa e variegata attività: mitica, misteriosa, piena di suggestioni tragiche e poetiche.
Attraverso questo particolare excursus è possibile cogliere gli aspetti salienti dell’arte di Mario Sironi: il suo rigore morale nel farsi portavoce dei valori poetici e spirituali dell’Italia in fase di industrializzazione, uno stile “moderno” e classico insieme che si fa veicolo di questa modernità, un’iconografia originale, che non si confonde con i derivati accademici ma che è assolutamente al di fuori della tradizione accademica.
Sappiamo che l’arte, secondo Sironi, aveva il compito di rinnovarsi nella riattualizzazione della tradizione artistica italiana medioevale e rinascimentale, di assumere il ruolo di guida nella società moderna, presentando principi e valori quali il lavoro (simbolo di crescita morale oltre che materiale della nazione), la famiglia (cellula base della società di tutti i tempi), gli ideali di novella romanità che, politicamente, il fascismo rappresentava. Tuttavia, questo atto di fede non impedisce all’artista di esulare dai temi “sociali” e di ricercare anche una poetica dell’intimo che inevitabilmente ha come riferimento costante la Natura, il suo essere madre, spesso matrigna, ma pur sempre ambiente-rifugio, sfera dell’intima tragicità dell’esistenza.
Anche prima che la storia travolgesse l’ideologia alla quale Sironi credeva, le sue opere tradiscono la consapevolezza dell’ignoto, della caducità della vita e del pensiero, tanto che le immagini che egli “registra” sulle sue tele e sui suoi fogli d’album e di taccuino, pieni di disegni e schizzi, ci rimandano alla fatica del vivere, all’angoscia dell’uomo che, pur teso nella necessaria evoluzione della sua condizione sociale, sente che il legame con la Natura è potenzialmente l’unico che conduca all’equilibrio tra essere ed esistere, mentre l’industrializzazione (così ben rappresentata e simboleggiata dalle sue “periferie urbane”) andava a creare uno iato profondo tra umanità e necessità sociale.
La profondità di lettura delle necessità psicologiche e delle frustrazioni dell’uomo moderno e il suo appello accorato alla Natura come madre e ai suoi simboli atavici (le montagne, gli alberi) è evidente in tutte le opere scelte per questa mostra; anche là dove il mito, ossia la grandezza morale dell’umanità sironiana, progressivamente cede il posto alla disperazione e alla solitudine dell’uomo e dell’artista.
La mostra, nata da un progetto di Mariastella Margozzi e Romana Sironi, nipote dell’artista e curatore dell’Archivio Sironi di Roma, annovera in gran parte opere della collezione dell’Archivio Romana Sironi di Roma.


Per ulteriori informazioni:
Uffici stampa:
Matilde Meucci, tel. 050.36985, cell. 349.2381566, e-mail matilde.meucci@tele2.it
Andrea Andruet, tel. 0165.273246, e-mail a.andruet@regione.vda.it
Museo Archeologico Regionale: tel. 0165.275902
Servizio attività espositive: tel. 0165.274401, e-mail u-mostre@regione.vda.it



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