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Casolari
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Coro valdostano
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Partigiani
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Sintesi del Gran Paradiso
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Fiori di guerra
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Mongiovetta e Castello di Saint-Germain
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Mucche al pascolo
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L'esposizione temporanea che accompagna l'apertura al pubblico del Castello Gamba è un doveroso omaggio all'artista che, in età moderna, più ha contribuito a far conoscere la Valle d'Aosta al di fuori dei confini locali. Il rilevante numero di opere – 68 per l'esattezza – presente nelle collezioni regionali testimonia l'attenzione che la pubblica amministrazione ha rivolto e continua a rivolgere verso Italo Mus, attraverso un’ininterrotta politica di acquisti.
Curata da Sandra Barberi, la mostra presenta una selezione di circa quaranta opere esemplificative del percorso evolutivo dell'artista, secondo una scelta che privilegia le più significative e quelle databili con maggiore certezza, che possono costituire i poli di ancoraggio per organizzare secondo una scansione cronologica attendibile una produzione quanto mai vasta e non ancora inventariata integralmente.
Nato a Châtillon pochi anni prima che sorgesse il Castello Gamba, Mus si forma nel solco del tardo Verismo piemontese, allargando poi i suoi orizzonti alla pluralità di linguaggi che tra Otto e Novecento, aderendo alla poetica del vero, si fanno interpreti della realtà contadina nel contesto alpino e fuori. Celebrato soprattutto per la sua affettuosa e dolente epopea della quotidianità montanara, che ha consolidato l'immagine di una Valle d'Aosta strettamente legata al mondo rurale e alla religione dei padri, nel corso degli anni Quaranta Mus supera la matrice realista ottocentesca per approdare a una visione artistica più moderna, attingendo alle principali correnti della pittura italiana e francese del Novecento, da Cézanne al Primitivismo italiano. Accanto alle scene di vita agreste, rivisitate alla luce di una nuova sintesi formale, si affacciano nuovi soggetti e nuove sperimentazioni cromatiche. I lavori più tardi introducono una nota fantastica e visionaria nei luoghi abituali e decompongono spazi e volumi attraverso una pennellata sempre più sfatta e sommaria. La sezione conclusiva della stra è dedicata alle opere ottenute con la tecnica del monotipo, largamente utilizzata da Mus soprattutto negli anni Cinquanta.
25 anni dopo la grande retrospettiva aostana dedicata all'artista, Italo Mus: De nouveau sous le soleil (Centro Saint-Bénin, dicembre 1987 - marzo 1988), con questa rassegna mirata l'Assessorato istruzione e cultura della Regione Valle d’Aosta, intende dare l'avvio dal punto di vista metodologico a uno studio filologico sistematico della produzione di Mus, attento alle ragioni storiche e alle componenti culturali che, in un contesto esteso alla prospettiva europea, hanno nutrito il percorso artistico del pittore.
INFORMAZIONI
CASTELLO GAMBA
Località Cret de Breil, 11024 Châtillon (Valle d'Aosta)
info.castellogamba@regione.vda.it
tel. +39 0166 563252
www.castellogamba.vda.it
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