Autoritratto
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La Beneficenza, il vecchio e la bambina
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Endimione dormiente
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Giocatrici di astragali
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Danzatrice con i cembali
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Maddalena
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Francesco I d'Austria
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Veduta allestimento al Centro Saint-Bénin
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Busto di Napoleone Bonaparte
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Danzatrice con le mani sui fianch
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La mostra "Antonio Canova. All’origine del mito" è dedicata a uno dei più affermati scultori e pittori italiani (1757-1822), ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo, che nelle sue opere ha fatto rivivere la bellezza dell’antica statuaria greca e i temi della mitologia classica.
L’esposizione, curata da Mario Guderzo, direttore del Museo Gipsoteca di Possagno (Treviso), paese natale di Canova, e dallo studioso Giancarlo Cunial, rappresenta un’occasione unica per ammirare, per la prima volta in Valle d’Aosta, un nucleo consistente di gessi dell’artista, alcuni dei quali sono pezzi unici poiché non esistono più gli originali in marmo, andati perduti.
La mostra di Aosta presenta al pubblico una selezione di oltre sessanta opere: preziosi gessi, alcuni marmi, acqueforti, tempere e dipinti ad olio, tutti provenienti dalla Fondazione Canova, che documentano l’origine del mito - come giustamente recita il sottotitolo della mostra - dallo schizzo iniziale al bozzetto in terracotta, alla statua in argilla fino al modello in gesso su cui venivano fissati i chiodini (chiamati “repère”), grazie ai quali era possibile trasferire nel marmo le esatte proporzioni dell’opera. Tra le opere esposte ricordiamo i gessi Danzatrice con le mani sui fianchi (1812), Endimione dormiente (1819) e i busti in marmo Francesco I d’Austria (1804) ed Ettore (1816).
«Questa esposizione dedicata a Canova – dichiara l’Assessore Emily Rini – rappresenta un’iniziativa culturale affascinante, perché evidenzia il processo creativo di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo. La realizzazione della mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta e la Fondazione Canova di Possagno, cittadina natale di Canova, da cui provengono le opere in prestito. Sono lieta di sottolineare l’importanza di questa sinergia tra istituzioni che operano in campo culturale, che ha consentito di portare per la prima volta in Valle d’Aosta un nucleo significativo di opere che illustrano la genialità del grande artista veneto.»
Antonio Canova nacque a Possagno (Treviso), a circa 80 km da Venezia, nel 1757. Giovanissimo rivelò una spiccata inclinazione per la scultura. Nel 1768 cominciò a lavorare nella bottega d’arte dei Torretti, che lo introdussero nel mondo veneziano ricco di fermenti culturali e artistici. A Venezia, Canova frequentò la scuola di nudo all’Accademia e studiò disegno traendo spunto dai calchi in gesso della Galleria di Filippo Farsetti. Nel 1779 Canova compì il suo primo viaggio a Roma, dove produsse le sue opere più belle. Egli fu anche pittore, soprattutto nel periodo che
trascorse nuovamente nel suo paese natio, poiché Roma era stata occupata dai francesi. Gran parte dell’opera pittorica dell’artista rimase di sua proprietà e oggi è possibile ammirarla al Museo Gipsoteca Canoviana di Possagno.
Per la perfezione compositiva e la bellezza delle sue ambitissime sculture, Antonio Canova fu venerato e conteso dalle principali Corti europee che consideravano lo stile classico come l’unico capace di celebrare i fasti del loro potere.
Il comitato scientifico della mostra è composto da Mario Guderzo, Presidente e Giancarlo Cunial per la Fondazione Canova, Daria Jorioz per la Regione autonoma Valle d’Aosta e Beatrice Buscaroli, docente dell’Università di Bologna. L’esposizione dedicata a Canova ospitata ad Aosta rappresenta il risultato di una importante collaborazione istituzionale tra la Fondazione Canova e la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta.
Il catalogo bilingue italiano e francese, riccamente illustrato, è pubblicato da Silvana Editoriale e sarà posto in vendita in mostra al prezzo di 30 euro.
L’esposizione resterà aperta sino all’11 ottobre 2015. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano; entrata gratuita per i minori di 18 anni.
Per ulteriori informazioni: Assessorato Istruzione e Cultura
Attività espositive: tel. 0165.274401
u-mostre@regione.vda.it
Centro Saint-Bénin: tel. 0165.272687
www.regione.vda.it
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