Scheda Esposizione

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Michele Turco. Universi paralleli

Chiesa di San Lorenzo - Aosta
25 Giugno 2021 - 19 Settembre 2021
martedì-domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18

 
L’esposizione, curata da Daria Jorioz e realizzata dalla Struttura Attività espositive e promozione identità culturale, presenta al pubblico una ricca selezione di dipinti e sculture dell’artista valdostano, che documentano la sua ricerca creativa degli ultimi anni. Accanto ai dipinti di grandi dimensioni appartenenti al ciclo pittorico dei Giardini, vi sono recenti tele di medio formato e una serie di originali sculture in legno, che reinterpretano in chiave contemporanea i soggetti dell’artigianato di tradizione valdostano, dai tatà ai santi.
L’Assessore Jean-Pierre Guichardaz afferma: “Le esposizioni temporanee alla Chiesa di San Lorenzo ad Aosta sono ormai un appuntamento atteso e molto apprezzato, che si inserisce a pieno titolo nel contesto della ricca programmazione turistica e culturale 2021 concepita e attuata dal nostro Assessorato, al fine di promuovere e valorizzare la cultura locale attraverso i suoi artisti”.
La mostra è accompagnata da un catalogo in italiano e francese, curato da Daria Jorioz e contenente le fotografie di tutte le opere esposte realizzate da Stefano Venturini, edito dalla Tipografia Pesando e acquistabile al prezzo di 10 euro.

Michele Turco
Michele Turco nasce a Tiggiano (Lecce) nel 1950. Dal 1967 vive in Valle d’Aosta. Inizia la sua ricerca artistica nel 1972, improntandola ad una rilettura del linguaggio delle avanguardie storiche. La sua ricerca lo porta a realizzare cicli pittorici di ispirazione metafisico-surrealista, che confluiscono in una mostra a Bielefeld, in Germania, nel 1983. In seguito, ispirato dall’impressionismo e dall’espressionismo astratto americano, lavora sui rapporti tonali e sui ritmi cromatici, producendo dipinti che descrivono una natura senza tempo sulla linea di confine tra pittura astratta e figurativa. Realizza alcune mostre a Zurigo nel 1989, a Parigi nel 1991, ad Aosta nel 1992, a Venezia nel 1996, a Stoccolma nel 1997. Dal 1998, oltre alla pittura, dilata la sua ricerca sperimentando nuovi materiali, realizzando sculture, dipinti e installazioni con materiali di recupero. Nel 2004 riprende la pittura a olio, adottando accanto all’impostazione impressionista la tecnica del dripping, con campiture monocrome, ed esponendo le sue opere ad Aosta, Parigi, Milano, Torino, Genova, Montreux. Dal 2004 comincia a scolpire il legno e partecipa alla Fiera di Sant’Orso. Nel 2016 vince il Premio Città di Aosta. Franco Balan.
Una sua opera pittorica, Salice Incantato, è esposta nella collezione permanente del Castello Gamba di Châtillon. Nel 2014 e 2015 ha esposto al MAG (Montreux Art Gallery). Nel 2016, classificatosi tra i finalisti del Premio Arte Mondadori, ha partecipato ad una mostra collettiva a Palazzo Reale a Milano.



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