Tatà, Pouette, Borioule...
- Aosta 24 Giugno 2005 - 16 Ottobre 2005 MOSTRA CHIUSA
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La mostra, inaugurata nel giugno 2004 e visitata da circa 9.000 persone, viene ripresentata quest'anno arricchita da un campionario di libri per bambini, ragazzi ed adolescenti di proprietà di Pierino Daudry. "I testi – spiega l'Assessore Charles – sono tutti anteriori al 1950 ed il più antico di questi, Cento giuochi liberali et d'ingegno. Novellamente ritrovati et in dieci libri riscritti, risale al 1551. Fra i tredici volumi, è di particolare interesse l'Encyclopédie Méthodique. Dictionnaire des Jeux del 1742, esemplare eccezionale, in perfetto stato di conservazione, che termina con sedici tavole di illustrazioni, alcune utilizzate per giocarci, come il Gioco dell'oca o la Poule di Enrico IV."
Gli oltre 800 oggetti esposti, tutti di fabbricazione artigianale e provenienti soprattutto dalla Valle d'Aosta e dalle aree limitrofe, appartengono, ad eccezione di pochi pezzi prestati da privati, alla collezione di giochi e giocattoli antichi radunati in più di trent'anni – e acquistata dall'Amministrazione regionale nel 1997 – da Pierino Daudry, fondatore e per molti anni presidente della "Federaxon Esport de Nohtra Tera". "Le raccolte e le esposizioni museali incentrate su questo tema si contano numerose in Europa – aggiunge l'Assessore –, ma la collezione Daudry si distingue dalle altre per lo spiccato carattere territoriale che ne ha guidato la formazione. Non è la prima volta che viene presentata al pubblico: l'occasione precedente si era verificata con la mostra Giochi e giocattoli della tradizione popolare valdostana, tenutasi alla chiesa di San Lorenzo di Aosta nel marzo 1990, che aveva riscosso un grande successo, confermando il fascino e la curiosità che i giocattoli esercitano non soltanto, com'è naturale, sui bambini, ma anche sul pubblico adulto."
Le cornaille, o vatse de bouque – che sono le piccole mucche stilizzate ricavate da un rametto di albero biforcuto –, giocattoli rustici tipici della tradizione montanara e così diffuse, anche nelle nostre vallate, da costituire il simbolo della cultura ludica valdostana, sono esposte nelle suggestive sale del castello di Ussel accanto a cavallini a dondolo e animali con le ruote (tatà), bambole (pouette) di pezza, trottole (borioule), slittini, cerchi, birilli e altri balocchi con cui si divertivano i bambini prima dell'avvento dei giocattoli industriali.
Accompagnati dalle immagini in gran parte tratte dagli archivi fotografici del BREL (Bureau Régional pour l'Ethnologie et la Linguistique) e dalle testimonianze in patois raccolte per il XXXVe Concours Cerlogne sul tema Les jeux et les jouets traditionnels et modernes, i giocattoli esposti a partire dal 24 giugno a Ussel ci guidano in una sorta di viaggio nel mondo dell'infanzia in Valle d'Aosta tra la fine dell'800 e la prima metà del '900.
CATALOGO ESAURITO
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