A seguito di una gara ad evidenza pubblica, per mezzo della procedura del Project Financing, nel gennaio 2010 l’Amministrazione Comunale di Saint-Vincent ha dato in concessione alla Società Saint-Vincent Thermae la riqualificazione con ampliamento e futura gestione del Complesso Termale, evento sicuramente atteso con giusta impazienza da tantissimo tempo dalla cittadinanza, quale indispensabile veicolo per l’incremento turistico, vocazione insita nel DNA della cittadina termale, aggettivo quest’ultimo ormai da sempre legato nell’immaginario collettivo a Saint-Vincent. Non possiamo dimenticare che la proposta legata al termalismo è nata in tempi ormai remoti, ma ben prima dell’avvento della casa da gioco, altra realtà di capitale importanza sotto l’aspetto del richiamo turistico. La salutare sorgente delle acque di Saint-Vincent, denominata Fons Salutis, venne scoperta da un sacerdote originario del paese medesimo, l'abate Jean-Baptiste Perret che, nell'estate del 1770, notando che con insistenza le mucche al pascolo erano interessate dall'acqua sorgiva sgorgante da rocce micacee tinte di rosso. L'acqua, raccolta e analizzata, risultò ricca di bicarbonato, acido carbonico, solfato sodico e cloruri. Acquistata la sorgente, l’abate richiese ulteriori e più approfondite analisi e ne risultò che quest’acqua poteva essere autorevolmente patentata come diuretica, purgativa e molto più mineralizzata di altre. Tralasciando la lunga storia legata al seguito dell’importante scoperta, passiamo alle autorità dell’epoca che predisposero prese, vasche e posa di rubinetti in modo di consentire una distribuzione più controllata dell’acqua “miracolosa”. La sua fama si diffuse rapidamente e nel contempo le analisi si moltiplicarono decretando che, in numerose sue componenti, superava altre acque famose come quella di Vichy e di Sangemini. Nel 1792 una strada carrozzabile aveva nel frattempo collegato il borgo alla Fons Salutis e al primo minuscolo locale d'accoglienza e di distribuzione. Crebbe col tempo lo stabilimento ed i personaggi famosi che si curarono con la Fons Salutis sono una lunghissima fila fra i quali ricordiamo la regina Maria- Teresa d'Asburgo d'Este moglie di Vittorio Emanuele I°, il principe Luigi Napoleone, Giosué Carducci, Ferdinando di Savoia duca di Genova, Silvio Pellico reduce dal terribile Spielberg. Quasi senza rendersi conto una modesta ma miracolosa sorgente ha di fatto modificato totalmente gli indirizzi di sviluppo economico e sociale di un piccolo paese serrato tra i monti qual’è Saint-Vincent. E sarà proprio il turismo la scelta che le varie amministrazioni succedutesi alla guida di questo comune considereranno come inseguibile e vincente, anche se difficile da gestire.
Tornando all’attualità, si tratta di un intervento su un’area di oltre 27.000 m2, che ricomprende la ristrutturazione dell’edificio delle “Nuove Terme”, della “Fons Salutis-Vecchie Terme” e dell’Hotel Source. L’estensione territoriale oggetto dell’intervento significa di per sé la macroscopicità delle opere connesse e da realizzare. I lavori sono stati suddivisi in tre stralci funzionali. Il primo riguarda le Nuove Terme, i cui interventi sono cominciati a settembre 2010 ed in corso di esecuzione. Seguiranno il recupero architettonico delle Vecchie Terme ed in ultimo dell’Hotel Source. Non solo edilizia e tecnica sanitaria all’avanguardia, ma anche un aspetto eminentemente legato al relax dell’utenza, individuabile nel maxiparco che circonderà la struttura termale adeguatamente curato ed abbellito da specialità floreali adeguate alla zona geografica. Importante la determinazione assunta dall’Amministrazione in accordo con la società di gestione, con la decisione che una parte di tale parco sarà accessibile anche a coloro, privati cittadini ed ospiti, ancorchè non legati da impegni collegati con l’attività termale.
A titolo di curiosità storica, si fa presente che il parco è attraversato orizzontalmente da un tratto della Via Francigena con l’entrata ad ovest con provenienza Châtillon e l’uscita ad est in direzione Monjovet (opportune segnalazioni indicheranno questa tratta) e verticalmente da un bellissimo sentiero che collega naturalmente il paese alle passeggiate collinari. È allo studio dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura – che sta attivamente collaborando con Amministrazione e concessionario – la ricreazione di una fascia con l’inserimento degli ambienti più caratteristici della nostra regione (ad esempio Parco Naturale Mont Avic, Parco del Mont Mars, ecc.) che potrà essere oggetto di visite sicuramente interessanti oltre che per il turista, anche per scolaresche e gruppi di studio.
I futuri servizi termali si articoleranno affiancando all’operatività tradizionale (cure idropiniche ed inalatorie) nuove attività legate al wellness, alla ricettività alberghiera e alla dialisi. Novità importante, se non fondamentale, per la crescita economica del paese sarà legata all’apertura dei servizi erogati non più a carattere stagionale, ma con copertura per tutto l’arco dell’anno.
L’attività wellness è quella per la quale c’è maggiore aspettativa e quella che produrrà nell’immediato i primi benefici alla struttura e all’indotto del paese. Sarà collocata interamente nel primo e secondo piano interrati dell’edificio delle Nuove Terme e consentirà la fruizione ad un’utenza di circa 150 persone con temporaneamente. Oltre a salette per trattamenti estetici e di massoterapia, l’offerta prevede la presenza di bagni turchi, saune, percorsi di cromoterapia e di aromaterapia, pioggia alpina, cascate di ghiaccio, parete di sale e parete verde, oltre a piscine e vasche idromassaggio interne ed esterne ed il solarium. Quelle che verranno installate ed impiegate saranno attrezzature tecniche di ultimissima generazione.
Quello che caratterizza l’offerta wellness è poi la realizzazione di tre “private SPA” per un’utenza di non più di 2/3 persone contemporaneamente in locali, ciascuno, con una sauna, un bagno turco, lettino ad acqua, vasca idromassaggio, lettini per massaggi ed altri trattamenti.
La dialisi è la vera novità tra le attività che si svolgeranno alle Terme. Questo nuovo servizio, che vedrà la luce nel 2012, sarà diretto ai residenti ma offrirà anche la possibilità di sviluppare un’offerta turistica unica su tutto l’arco alpino italiano, il primo al sud delle Alpi, mentre ne esistono in Francia e Svizzera. Turisticamente infatti, questo prezioso servizio offrirà a quelle famiglie che loro malgrado hanno il pesante onere di un dializzato, la possibilità di programmare un periodo di vacanza a scelta, più o meno lungo, durante il quale il gruppo familiare potrà trascorrere una vacanza con la certezza che il paziente potrà tranquillamente usufruire del suo indispensabile supporto sanitario.
Infine vi sarà l’attività ricettiva presso l’Hotel Source, accessoria a tutte le altre, con un collegamento diretto con la struttura termale per mezzo di un ascensore inclinato che percorrerà il parco.
Sorge, in calce alla sommaria descrizione delle grandi opere che hanno preso l’avvio con un programma piuttosto snello (e che il concessionario sta dimostrando sin dalla cosiddettaposa della prima pietra di saper rispettare con precisione), un’osservazione che investe l’ambiente cittadino sotto l’aspetto meramente toponomastico della zona abitata. È voce insistita che la zona est del paese sia in declino, una sorta di serie B rispetto a quanto in questo momento è in grado di presentare il resto del concentrico. Ma saranno proprio questi nuovi insediamenti ad offrire a questa fascia cittadina la giusta dignità e la Via Ponte Romano assumerà un moderno aspetto assurgendo a nuova vita. Il recupero dell’Hotel Source e la più che probabile riapertura dell’Hotel Miramonti con l’accesso all’area termale, saranno l’equo parallelo con la zona ovest che già presenta l’ingresso alla casa da gioco attraverso la “Sala Evolution” che caratterizza il Viale Piemonte. Dopo il completamento delle opere a monte ed a valle di Saint-Vincent il centro del paese sarà il cuore pulsante fra i due importanti poli, Casa da Gioco lato Aosta e Terme lato Torino.
Anche le Vecchie Terme-Fons Salutis, dalla particolare e gradevole architettura (che è stata tra l’altro la prima struttura in cemento armato della Valle d’Aosta), che nella tempistica del cronoprogramma dei lavori si inseriscono come “secondo stralcio”, torneranno a nuova vita. Si tratterà di un difficile, per quanto riguarda l’aspetto tecnico, recupero conservativo. Questo fabbricato, storicamente adibito alle cure di crenoterapia idroponica, non subirà stravolgimenti. Usufruito in un passato ormai lontano soltanto nella bella stagione e privo di chiusure perimetrali, verrà ora dotato di idonei serramenti adeguati alla bisogna, e potrà essere utilizzato per tutto l’anno. Si presterà anche in occasione di riunioni conviviali o di meeting.
La sinergia tra il Comune, proprietario concedente titolare delle concessioni minerarie di sfruttamento delle acque termali, con la Saint-Vincent Thermae, a cui è stata assegnata la concessione di progettare, realizzare e gestire l’opera con finanziamento interamente privato e l’Amministrazione Regionale, ha consentito l’inizio della realizzazione di un intervento unico nel suo genere, atteso da tempo e considerato percorso imprescindibile per il rilancio turistico di Saint-Vincent e del territorio limitrofo.