Osservatorio politiche sociali. Secondo rapporto 2006
Il Secondo Rapporto dell'Osservatorio per le Politiche sociali si presenta, rispetto al precedente, molto più ricco di dati e di indicatori.
Rispetto la precedente edizione risultano sia implementate di dati le sezioni già presenti (Anziani, Disabili, Terzo settore, Spesa in conto capitale), sia introdotte nuove sezioni quali : Offerta di servizi (capitolo 2), Disagio e marginalità sociale (capitolo 8), Autorizzazione ed accreditamento (capitolo 9)
Guida alla lettura
La pubblicazione si compone di dieci capitoli.
Il primo capitolo (Struttura, dinamica demografica e stranieri) prosegue, rispetto lo scorso anno, nel suo intento di documentare come si compone, rispetto le fascie di età e quindi i bisogni potenziali, la popolazione regionale nei diversi ambiti amministrativi e aggiorna sulla componente straniera della popolazione al fine di recepirne con sempre maggiore chiarezza sviluppi e necessità assistenziali.
Il secondo capitolo (Offerta dei servizi e del perosnale) sana una lacuna, non intenzionale del Primo Rapporto, che attiene una panoramica relativa alle competenze istituzionali in materia di politiche sociali, alla rete di servizi (comprese le risorse di personale) e agli interventi economici messi in campo e assimilabili alle altre forme di prestazioni garantite dai livelli regionali.
Offerta dei servizi e del personale
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Il terzo (Famiglia, infanzia e minori), quarto (Anziani) e quinto (Disabili e invalidi civili) capitolo hanno, per quanto possibile, tutti la medesima forma: con una parte iniziale dedicata alla descrizione dell'utenza, seguita poi da un'altra che descrive l'offerta di servizi, le attività, le iniziative e quanto altro ad essi rivolto. Il paragrafo relativo all'Albo delle casalinghe è stato inserito volutamente nel capitolo dedicato alla famiglia intendendo questo uno dei tanti strumenti a disposizione e a supporto delle persone che, della cura della famiglia, fanno la loro (importante) attività principale.
Il sesto capitolo (Formazione, riqualificazione ed aggiornamento), il settimo (Terzo settore), il nono (Autorizzazione e accreditamento) ed il decimo (Spesa socio-assistenziale della Regione) trattano aspetti ritenuti “ trasversali” e “risorsa” per l'erogazione di tutti i servizi e di tutte le attività. Qui l'intento è di consentire ad un pubblico più vasto possibile di comprenderne le caratteristiche costitutive, le finalità e gli impegni, offrendo in questo uno scenario il più possibile aggiornato.
Un cenno a parte merita l'ottavo capitolo (Disagio, marginalità sociale e altri interventi di sostegno economico), non solo per i delicati temi trattati, ma anche per la difficoltà da parte dei dati di cogliere la reale dimensione del fenomeno, dovuta soprattutto alla sua difficile definizione in termini operativi. Si è cercato pertanto di valorizzare un discreto numero di indicatori indiretti, consapevoli del rischio di sottostima presente nella loro lettura ed interpretazione. E' compreso in questo capitolo anche il paragrafo sui dormitori e buoni pasto, intesi come elementi dell'offerta a parziale risposta ad alcune di queste forme di disagio. Il capitolo si chiude con i dati relativi ai suicidi, drammaticamente definibili come la manifestazione estrema di un disagio, purtroppo talvolta neanche espresso.
In tutti i capitoli è presente un numero importante di tabelle (Indice delle tabele, grafici e figure citati nel testo).
Nei casi in cui il precedente Rapporto non riportava i dati relativi al fenomeno indagato si sono inserite più tabelle dello stesso indicatore, ma riferite ad anni diversi. Poiché il commento è invece sempre rivolto all'ultimo dato disponibile, o al trend, si invita il lettore a prestare attenzione all'anno di riferimento della tabella per trovare una corretta corrispondenza con il testo.
Infine, la sezione di Approfondimento, che in questo Rapporto è dedicata dell'indagine condotta da questo Assessorato, in collaborazione con il Comune di Aosta, sulle famiglie monoparentali (o monogenitoriali) con almeno un figlio minorenne a carico, residenti nel capoluogo. Per la raccolta dei dati è stato utilizzato un questionario postale inviato a questa tipologia di famiglie per conoscerne i bisogni e le aspettative, che ha avuto una discreta adesione di rispondenti. La medesima indagine, al momento ancora in corso di svolgimento su altri 6 comuni valdostani, verrà discussa e presentata nel suo complesso successivamente in una sede dedicata.
Indagine sulle famiglie monoparentali
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Conclusioni
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Gli allegati statistici
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La normativa
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