Day surgery

La chirurgia di giorno o day-surgery e la chirurgia ambulatoriale costituiscono un modello assistenziale alternativo al ricovero ordinario, che consente una diversificazione dell’offerta sanitaria per i cittadini garantendo una maggiore appropriatezza delle prestazioni, il miglioramento dell’efficienza delle strutture a parità di efficacia, la riduzione delle liste di attesa e l’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse.

Tali obiettivi possono essere raggiunti mediante una organizzazione che consenta di erogare una assistenza chirurgica di pari efficacia e sicurezza rispetto a quella tradizionale, garantendo la continuità assistenziale. La day surgery e la chirurgia ambulatoriale sono modelli organizzativi distinti che si differenziano non solo in base alla durata della permanenza del paziente nella struttura, ma anche in base alla natura degli atti chirurgici ed alle sedi di attuazione.

Con il termine di chirurgia ambulatoriale si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirurgici od anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e seminvasive praticabili senza ricovero, in ambulatori e ambulatori protetti, in anestesia topica, locale, locoregionale (limitatamente agli ambulatori protetti) e/o analgesia, intendendo come ambulatorio protetto una struttura operante nell’ambito di ospedali e case di cura private con la possibilità di un eventuale ricovero.Le attività di chirurgia ambulatoriale non sono effettuate in regime di ricovero e le patologie trattate e le procedure eseguite devono richiedere solo una breve osservazione post-operatoria senza la necessità di dover garantire un’osservazione prolungata del paziente.

La chirurgia di giorno o day-surgery è la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa delle strutture sanitarie pubbliche e private di effettuare interventi chirurgici ed anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive e seminvasive in regime di ricovero limitato alle sole ore diurne, o con eventuale pernottamento, in anestesia locale, loco-regionale o generale. Qualora il ricovero preveda il pernottamento si parla di one day surgery. 

L’azienda USL della Valle d’Aosta ha regolamentato direttamente le attività di day surgery nell’anno 1999 con il seguente provvedimento:

Deliberazione del Commissario dell’Azienda USL 22.11.1999, n. 2631 recante “Approvazione delle linee guida e delle modalità organizzative per l’avvio del day surgery in ambito ospedaliero.” - Gli interventi chirurgici eseguibili in day surgery devono avere una durata contenuta entro i 60-90 minuti e con decorso post-operatorio semplice, poco doloroso, senza sequele importanti, idonei ad una gestione familiare accettabile. Sono eleggibili in tale regime assistenziale i pazienti classificabili in ASA I e II e con alcuni fattori socio-ambientali, quali, ad esempio, la garanzia di adeguata ed idonea assistenza familiare per 24-48 ore e la residenza a meno di 1 ora di viaggio dall’ospedale. 

La Regione, tenendo conto di queste prime esperienze, ha approvato, con deliberazione n. 5022 del 24 dicembre 2001, le Linee guida per l’attivazione,organizzazione e funzionamento, da parte dell’Azienda USL, delle attività di day surgery e di chirurgia ambulatoriale.

Successivamente tale deliberazione è stata revocata e sostitutita dalla deliberazione n. 1248 del 7 aprile 2003, con la quale sono state approvate nuove linee guida e relativi atti di indirizzo all’Azienda relativamente alla sola attività di day surgery.

Nel 2007 anche quest’ultimo atto è stato revocato e sostituito con la deliberazione n. 3190 del 16 novembre 2007, con la quale sono stata ridefinite nuovamente le linee guida sia per l’attività di day surgery che per quella ambulatoriale in tutte le strutture pubbliche e private operanti sul territorio regionale.  L’elenco allegato alle linee guida indica quali procedure chirurgiche sono effettuabili in day surgery o in one day surgery e quelle che invece possono essere erogate in regime ambulatoriale.Le linee guida forniscono, inoltre, indicazioni generali sui modelli organizzativi, sulla selezione degli interventi e sulle garanzie del percorso assistenziale. Per i criteri di selezione dei pazienti, si fa riferimento a criteri clinici e organizzativi della struttura, oltre ai fattori socio-familiari. Per l’effettuazione delle prestazioni è richiesto inoltre un consenso informato e documentato del paziente. 

 



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