L’edizione Les Mots. Festival della parola in Valle d'Aosta 2017 ruota attorno al tema de La Svolta. Un tema importante e chiaramente augurale. Svolta nella vita di ciascuno di noi: la “svolta” come segno di una collettività che fa della crisi una grande opportunità di cambiamento.
Come sempre, Les Mots è un cantiere d’idee e di pensieri vissuti in piazza. La Regione autonoma Valle d’Aosta, da anni soggetto ideatore e promotore della manifestazione, così le associazioni, i librai, la biblioteca, le scuole, i cittadini e la città, insieme agli scrittori, ai poeti, a musicisti e ad attori come alla migliore enogastronomia valdostana, si offrono per più di due settimane come parterre di un dibattito che vuole mediare spettacolo e profondità, intrattenimento popolare e rigore civile.
Les Mots ci sembra un meccanismo di grande successo: con le sue fedeltà e le sue bizzarrie, le sue imprevedibilità e quella 5 tensione all’accoglienza, alla semplicità dell’incontro contro qualsiasi accademismo o peggio qualsiasi chiusura ideologica. Les Mots vuole essere davvero il salotto di una comunità aperta e consapevole del suo ruolo nazionale ed europeo. Fra i suoi ospiti mondi diversi, eppure tutti centrati su un’esperienza di cultura intesa quale condivisione, inclusività, apertura degli schemi.
In piazza Chanoux fra i libri potremmo incontrare Sveva Casati Modigliani ma anche parlare di urgenze sociali e collettive con Salvatore Vella, Sostituto Procuratore di Agrigento. Ascoltare Umberto Ambrosoli e conoscere i massimi rappresentanti della scienza italiana, come il chimico Vincenzo Barone o l’astrofisico Marco Tavani. E poi scrittori e autori contemporanei, Nicola Lagioia o Veronica Pivetti, Antonello Dose, Gabriele Pedullà come Luca Bianchini o Paolo Cognetti. Infine tanta musica, quella di Giovanni Caccamo, teatro e poesia. Soprattutto tanta gioia di vivere.