Fiche de l'exposition

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Giangiuseppe Barmasse
Mémoires en bois

Eglise Saint-Laurent
14 Décembre 2002 - 30 Mars 2003
MOSTRA CHIUSA

COMPLICITÉ
2000, sculpture en bois
cm 115 x 120 x 60

COMPLICITÉ 2000, sculpture en bois cm 115 x 120 x 60

CONTREBANDIER
1994, sculpture en bois
cm 60 x 30 x 30
GUIDE ALPINE
1994, sculpture en bois
cm 120 x 35 x 40

CONTREBANDIER 1994, sculpture en bois cm 60 x 30 x 30 GUIDE ALPINE 1994, sculpture en bois cm 120 x 35 x 40

BALANÇOIRE
1994, sculpture en bois
cm 145 x 80 x 70

BALANÇOIRE 1994, sculpture en bois cm 145 x 80 x 70

NATIVITÉ
1999, sculpture en bois
cm 38 x 43 x 41

NATIVITÉ 1999, sculpture en bois cm 38 x 43 x 41

 
TEXTE EN TRADUCTION

Giangiuseppe Barmasse è nato ad Aosta nel 1962, vive e lavora a Valtournenche. Figlio d'arte, ha iniziato a lavorare da bambino. Dal 1978 partecipa alla Fiera di Sant’Orso e dal 1989 si dedica esclusivamente alla scultura tradizionale.
Ha realizzato, tra le altre, alcune opere per la Parrocchia di San Alberto Magno a Roma, la statua dell’Abate Amé Gorret eseguita in occasione del 90° anniversario della morte, il Crocefisso delle Missioni collocato nel 2001 a Chambave e la scultura dedicata agli alpinisti del Cervino realizzata nel 2002 per l’Anno Internazionale della Montagna.
"Nella mia scultura - sostiene Barmasse - ricorre il tema del passato. I personaggi che scolpisco appartengono alla montagna di un tempo, sono pastori, guide alpine, contrabbandieri, uomini che ho conosciuto da bambino o di cui ho sentito raccontare le gesta. Il fatto è che mi incuriosisce molto tutto quello che è passato e che credo possa, però, essere utile anche per costruire il futuro..... Nelle mie sculture - prosegue - non c’è quasi mai la raffigurazione del paesaggio, cerco piuttosto di mostrare una piccola porzione della realtà agro pastorale e di cogliere lo stato d’animo dei personaggi che scolpisco, la stanchezza dopo una giornata di duro lavoro, il bisogno di una minestra calda quando fuori fa freddo… Nelle mie opere, insomma, è spesso l’uomo che domina la scena, che racconta la fatica e la gioia della vita in montagna."
Partecipa a mostre, concorsi e simposi in Italia e all’estero. Note critiche e fotografie delle sue opere sono apparse su quotidiani, riviste e libri dedicati all’arte e all’artigianato alpino.
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